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No complanare

08/12/08 PRANZO SOCIALE ORGANIZZATO DAL COMITATO VERSUS COMPLANARE ORE 13 AREA VERDE BORGO RIBECA::PRENOTAZIONE ENTRO SAB 6/12 AL NUM: 3331295984

by on Dec.03, 2008, under No complanare

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17/10/08 LA VOSTRA DEMOCRAZIA, LA VOSTRA PARTECIPAZIONE – NO COMPLANARE!

by on Oct.18, 2008, under No complanare

 

LA VOSTRA DEMOCRAZIA, LA VOSTRA PARTECIPAZIONE  

Ieri sera,
abbiamo visto un Sindaco e i suoi assessori arroccati su un castello di carta,
costruito da un esercito di tecnici armati fino ai denti di numeri, dati e
studi. Abbiamo
visto una giunta in difficoltà farsi scudo con questi tecnici (per giunta non
solo a nostro parere poco preparati e molto poco convincenti), scudo che non è
stato sufficiente a ripararli dalle accuse della folla. Abbiamo
visto le solite lobby della nostra città, le stesse che la governano e
l‘amministrano in tutte le stagioni politiche e naturali che si sono susseguite
in questi anni, difendere questa maestosa opera come solo chi difende i propri
interessi può fare. Abbiamo
visto tecnici porre domande tecniche ed avere risposte come abbiamo anche visto
le riflessioni politiche dei cittadini presenti cadere nel nulla. Abbiamo
anche visto tanti, tantissimi cittadini rivendicare i propri diritti, liberi da
mere posizioni di tornaconto elettorale o economico, in nome del principio
di  salute e di tutela del territorio
comune.

Ieri sera
abbiamo assistito ad una grandissima lezione di partecipazione, viste le
numerose ipotesi alternative proposte; tante le idee dai progetti alternativi
di riutilizzo dell’attuale A14 alla posizione 
di dialogo (la più moderata in assoluto) quella che chiede semplicemente
qualche mese ulteriore per discutere e se necessario rivedere quest’ opera ad
altissimo impatto ambientale sotto la supervisione di soggetti terzi
garanti,sostenuta in maniera trasversale dalla platea,sindacati e singoli e
arbitrariamente rifiutata dal Sindaco. Questa
partecipazione non è sicuramente la stessa di cui parla l’Assessore Ceresoni
quando dice “questo Forum è stato creato per avvicinare i cittadini a delle
grandi questioni” sapendo già dall’inizio dell’assemblea che la possibilità di
revisione di quest’opera non fosse assolutamente  in discussione. Non accetteremo
mai queste logiche sviluppiste che avvelenano il territorio ed abbassano la
qualità della vita di chi lo abita, che non sono altro che l’altra faccia della
speculazione edilizia e della totale assenza di un reale studio delle
problematiche legate al traffico e all’urbanistica cittadina. Non
accetteremo mai l’autoritarismo e l’arroganza del Sindaco a difesa di una
democrazia che è sempre più formale e sempre meno sostanziale, di quale
democrazia parlate se pensiamo ai 334 cittadini ai quali verranno espropriate
case,magazzini,campi coltivati,vigneti che a tutt’oggi non hanno avuto ancora
nessuna comunicazione della loro situazione. Non
accetteremo mai che 192.248 mq del territorio di questa città, pari a 27,5 campi
da calcio, vengano espropriati per la costruzione del più grande cartello
elettorale che solo un’opera di queste dimensioni può dare.

Ieri ci
avete ribadito che il tempo per la discussione è finito, in realtà si potrebbe
tornare indietro in qualsiasi momento dato che l’iter burocratico di
approvazione del progetto esecutivo non è ancora concluso,basta volerlo!! Prendiamo
atto dunque di questa chiusura totale consci che la nostra salute e la nostra
vita sono in pericolo e che le difenderemo a tutti i costi. Per noi
non è stata ancora scritta l’ultima parola sulla vicenda complanare, e non ci
fermeremo, anzi allargheremo il consenso e la partecipazione a questa lotta,
ora più che mai……

 
NO COMPLANARE !!!

 

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mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bidi-language:#0400Intervento video di Andrea:

http://www.youtube.com/watch?v=ZOsVm3iSslk
Rassegna Stampa | Complanare: il comitato lancia il controforum
Corriereadriatico: http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=AA74666405463CC153AE7FDFD85FB465
Il Messaggero: http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data=20081018&ediz=13_ANCONA&npag=52&file=B_4339.xml&type=STANDARD
 
 
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L’UDC E NO ALLA COMPLANARE: QUANDO ETICA E POLITICA FANNO A CAZZOTTI

by on Sep.24, 2008, under No complanare

 

L’UDC E IL
NO ALLA COMPLANARE:

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Quando etica e politica fanno a cazzotti

L’essenza e la forza di un
comitato sono il suo essere uno spazio pubblico, aperto, orizzontale e
trasversale, dove associazioni, movimenti, collettivi e soprattutto singoli
cittadini s’incontrano per discutere ed organizzare la difesa del territorio
inteso come bene comune. I partiti politici si
relazionano con i comitati – li sfruttano e ne sono sfruttati – ma non possono
mai rivendicarne una totale/formale internità. In caso contrario, è il senso
stesso dell’essere comitato a venir meno. I comitati sono politici in quanto
sono apartitici.

Molti partiti si sono
relazionati con il “Comitato Versus
Complanare … e non solo
”, ne hanno legittimità. R.C. ha (ri)guadagnato la sua
coerenza sulla Complanare rompendo con la Maggioranza. Marcantoni
e Savini non fanno parte di strutture nazionali e le loro liste civiche non si
sono mai irrimediabilmente compromesse – direttamente o indirettamente – con
questo mostro. L’UDC, invece, sembra aver
scambiato la lotta contro la complanare per la propria campagna elettorale.

La Complanare è
figlia diretta della “Legge Obbiettivo” (21/5/’01) fortemente voluta dal
precedente Governo Berlusconi per attuare le Grandi Opere. La “Legge Obbiettivo
” svuota
la Valutazione di Impatto Ambientale e prevede grandi investimenti di risorse
pubbliche, (tramite Stato, Regioni, Anas, Comuni) con consequenziale
indebitamento bancario a fronte di esigue partecipazioni private. E’ con questa legge che si è
dato avvio a mostri come il “MOSE” a Venezia, la TAV in Val Susa e il Ponte
sullo Stretto di Messina. E’ contro questa legge che sono nati i primi comitati
in difesa dei beni comuni.

L’allora Ministro alle
Infrastrutture e Trasporti Lunardi (FI) e il Viceministro Mario Tassoni (UDC)
ne furono i padrini: il primo in conclamato “conflitto d’interesse” in quanto
ha direzionato le decisioni governative per favorire le proprie ditte, quali la
Rocksoil, di proprietà della moglie, la società Stone e la società Treesse,
controllate sempre dalla famiglia Lunardi. In Parlamento – Camera e Senato
– l’UDC votò a favore.

Nella nostra Regione anche la “Quadrilatero SPA
Marche-Umbria” è figlia di questa legge-vergogna. E’ una società di diritto privato
a partecipazione pubblica, nel senso che pubbliche sono le risorse, privati i profitti – solo il 2,3% del
capitale della società proviene da finanziamenti privati – e prevede il
collegamento tra Ancona e Perugia, attraverso l’allargamento delle statali 16,
76, 77 e la Pedemontana. Contro di essa è nato un
comitato “Rete No-Pav” a cui Beppe Grillo diede il suo appoggio. Alla Regione Marche, benché
fosse all’opposizione, l’UDC votò a favore della Quadrilatero.

Riassumendo: la richiesta della
valutazione ambientale è uno dei cavalli di battaglia del Comitato. L’UDC dopo
aver votato – sia in Parlamento che in Regione – la legge che affossa la
valutazione ambientale, ora, senza colpo ferire, se ne fa paladina. Infine, alla prima votazione in
Consiglio Comunale sulla Complanare – dicembre ‘05 – il Consigliere Comunale
Cameruccio – allora rappresentante dell’UDC – votò a favore.

A questo punto riteniamo lecito
chiederci come l’UDC possa dirsi contro la Complanare se non per puro
tornaconto elettorale e di potere, cercando di farsi largo tra PD e PDL. Non si possono tenere i piedi in
due o più staffe quando si ha a che fare con i problemi dei cittadini.

Se Gambelli e Mazzarini sono
onesti, responsabili e sinceri, allora, si guadagnino la coerenza, la serietà e
la credibilità delle loro parole e della loro politica uscendo dall’UDC,
altrimenti, la smettano di far campagna elettorale sulla pelle delle persone.

Per quanto ci riguarda, la
logica de “il nemico del mio nemico è mio amico” non ci appartiene.

 
CSOA Mezza Canaja

 

APPROFONDIMENTI:

La Legge
Obiettivo
:

http://italy.indymedia.org/news/2005/12/946602.php

La
Quadrilatero
:

http://209.85.135.104/search?q=cache:5dESjuiG_IsJ:www.webalice.it/kontatto1/blog/q/grande%2520imbroglio.doc+legge+obiettivo+quadrilatero+marche&hl=it&ct=clnk&cd=8&gl=it

Il Comitato “Rete No-PAV”

http://www.glomeda.org/documenti.php?id=512

 

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13/08/08 CORTEO NO COMPLANARE

by on Aug.13, 2008, under No complanare

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RISERVE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE SUL TRATTO AUTOSTRADALE DELL’ A14 FANO-SENIGALLIA – DOCUMENTO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE 28 DICEMBRE 2006

by on Aug.10, 2008, under No complanare

 

SCARICA IL DOCUMENTO DEL MINISTERO:     ->  Prima parte      ->  Seconda parte

 

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LA PARTITA CONTRO LA COMPLANARE COMINCIA ADESSO!!

by on Aug.04, 2008, under No complanare

LA
PARTITA CONTRO LA COMPLANARE COMINCIA ADESSO!!!

DOCUMENTO DEL MINISTERO:     ->  Prima parte      ->  Seconda parte

E’
davvero un compito arduo portare avanti politiche ambientaliste
nell’era della legge obiettivo dove, la realizzazione e la celere
finalizzazione dell’opera, spacciata per interesse generale, viene
anteposta alla tutela e salvaguardia dell’ambiente ed alla salute
dei cittadini. Una politica che si definisce ambientalista non può
che miseramente riparare all’ingente danno solo ed esclusivamente
attraverso quelle toppe che chiamano mitigazioni ambientali e,
attraverso seri rilevamenti sia sull’impatto ambientale sia
sull’emissione di agenti inquinanti e di rumore, la cui utilità
sta nel fare tacere popolazione, comitati e quant’altro. Nella
breve e triste esperienza dei due anni del governo Prodi, ci stava
provando l’allora Ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio ed il
Ministro dei beni culturali Francesco Rutelli attraverso il decreto
del 28 dicembre del 2006. Visto poi i risultati elettorali delle
recenti elezioni politiche, quel decreto è stato reso carta straccia
non solo dal centrodestra ma, a livello locale, anche dallo stesso
centrosinistra (e di certo non ci meravigliamo!) e dal partito dei
Verdi (a quel tempo paladini della tutela dell’ambiente), per dare
cosi continuità al disfacimento più totale di quell’area politica
oramai “extraparlamentare” e, addirittura, trarre virtù da
quella legge obiettivo allora tanto contestata in fase di
approvazione durante il primo governo Berlusconi.

In
quel perfetto sconosciuto decreto riguardante l’ampliamento del
tratto autostradale marchigiano, l’allora ministro richiedeva dei
quesiti specifici proprio nel tratto Senigallia –Fano citando anche
la neofamigerata complanare. In un testo di 50 pagine l’allora
ministro poneva delle condizioni in quanto trovava nel progetto
della terza corsia degli aspetti inaccettabili. Aspetti che tra
l’altro non tengono conto dell’ulteriore passaggio della
complanare nella tratta citata e che rimarcano la superficialità
delle valutazioni effettuate per la realizzazione del progetto.

Il
primo aspetto in questione riguarda l’inquinamento da rumore.
Poiché la complanare passa a ridosso dei borghi di rimpetto alle
finestre delle case, il ministero trova da ridire sul fatto che hanno
fatto una valutazione non tanto considerando il carico massimo di
traffico quanto quello di una giornata domenicale invernale. Al
ministero questa valutazione non è andata bene in quanto sostiene
che bisogna considerare le giornate estive dove il carico è maggiore
e, tra l’altro, non bisogna considerare la domenica, giornata in
cui i camion non transitano. Quindi il ministero in quel documento
sostiene di rifare la valutazione dell’inquinamento da rumore. Il
ministero poi nel documento sostiene che, chi abita nei pressi
dell’autostrada, gli viene leso anche il diritto di “confort
interno”. Attraverso la legge 142 ed il decreto dei parametri
passivi, quando vengono superati determinati limiti acustici bisogna
pagare agli abitanti delle zone limitrofe tutte le spese
d’insonorizzazione affinché questi possano vivere dentro casa, con
la costruzione di barriere acustiche e l’insonorizzazione delle
finestre delle case e quindi il convivere con finestre sempre chiuse
e con un paesaggio esterno costituito non più da colline ma da
barriere di plastica. Inoltre a seguito di in questi interventi
esprime delle perplessità in quanto gli abitanti delle zone
adiacenti alla bretella possono essere soggetti all’effetto tubo.

Riguardo
al quadro di riferimento ambientale, le perplessità del ministero
sono ancora più palesi in quanto nonostante Senigallia sia tra le”
zone a rischio”in materia di qualità dell’aria e, fino al
dicembre 2006 non vi era (e forse non vi è tutt’ora) una stima di
livelli di inquinamento atmosferico per gli ambiti territoriali, né
un’articolazione di tali livelli all’interno degli ambiti
stessi”, la regione Marche ha espresso parere positivo al progetto,
non evidenziando criticità in merito alla qualità dell’aria.

Dal
momento che la complanare (dapprima bretella autostradale, poi strada
extraurbana, variante alla s.s.16 ecc..) nell’ultima conferenza
stampa del comune è stata definita come strada interquartiere, il
rispetto delle suddette prescrizioni per le quali il ministero ha
espresso la riserva al parere favorevole spetta dunque agli enti
comunali.

Invitiamo
dunque tutti i cittadini ed i rappresentati dell’amministrazione
comunale(dato che al momento dell’incontro con la S.P.E.A. ne hanno
chiesto una copia ad un membro del comitato!) a prendere visione del
decreto scaricandolo dal nostro Blog.

Poiché
è compito di un comune tutelare e salvaguardare l’interesse per la
salute dei cittadini, ci chiediamo come mai si continua ad insinuare
l’irreversibilità del progetto nonostante questa mancanza di
garanzie e, soprattutto, nonostante non vi è ancora l’ufficialità
della fine della fase progettuale. Nell’arco di poco più di un
mese ovvero dal 26 giugno, giorno in cui l’Assessore
all’urbanistica dichiarava “siamo ormai nella fase del progetto
esecutivo e sulla complanare indietro non si può tornare”, alla
conferenza stampa dell’accordo tra A.N.A.S. e Comune, è stato
falsamente ribadito per ben due volte l’inizio della fase
esecutiva.

Nel
mezzo di questo lasso di tempo ovvero mercoledi 23 luglio, in sala
consiliare si discuteva e si bocciava la mozione portata avanti dal
consigliere Roberto Mancini richiedente la revisione del progetto, a
dimostrazione del fatto che la possibilità di poterlo ritirare c’è
ma manca esclusivamente la volontà politica, malamente e
distrattamente camuffata.

Ci
ritroviamo di fronte alla consueta dinamica del tutto italiana dove
la bandiera della legalità viene sbandierata in faccia al popolo
inerme mentre chi ci governa ne rimane esente e, in molti casi per
tutelare i propri interessi, s’inventano leggi su misura.
Esprimiamo la nostra solidarietà a cittadini dei Borghi minacciati
dagli “espropri ai proletari” e dalle ruspe “ambientaliste”.
La partita contro la complanare non è affatto conclusa ma comincia
adesso.

CSOA
MEZZA CANAJA

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29/07/08 NO COMPLANARE: SIT IN DAVANTI AL COMUNE

by on Jul.30, 2008, under No complanare

 

COMPLANARE:
LE RAGIONI DEL NO!

  • Il
    progetto della Complanare non rappresenta la soluzione ai problemi
    della congestione del traffico urbano, ma un’ulteriore striscia
    d’asfalto che andrà ancora di più ad erodere i pochi spazi verdi
    sopravvissuti alla cementificazione, ad incentivare l’utilizzo
    dell’automobile con il conseguente innalzamento sia del traffico
    che dell’inquinamento cittadino.

  • Per
    chi dall’entroterra si appresta a raggiungere Senigallia e per chi
    proviene da Ancona o da Pesaro utilizzando la strada statale, la
    Complanare non risulta utile e non alleggerisce il traffico della
    strada statale.

  • La
    strada della Complanare non ha a tutt’oggi una sua classificazione
    ufficiale (urbana? extraurbana? nuova S.S.16? ) Inoltre, per chi la
    dovesse percorrere da nord a sud, si vedrebbe costretto a fermarsi
    lungo la carreggiata attendere che quella opposta sia libera ed
    usufruire degli svincoli posti esclusivamente nella corsia da sud a
    Nord. In virtù di questo modello non viene garantito lo scorrimento
    delle automobile cosi come la sicurezza delle stesse, in modo
    particolare in prossimità dell’uscita di Borgo Coltellone
    completamente a ridosso della galleria artificiale!

  • Pubblicizzato
    come progetto d’interesse generale, nella realtà mira a
    sviluppare interessi particolari ovvero in primis quello di
    “visibilità di grandi opere” da parte dell’amministrazione
    in vista delle prossime elezioni poi, aspetto non secondario,
    quello della rendita fondiaria dei suoli e dei grandi centri
    commerciali ( a discapito dei piccoli negozi di quartiere ) che ,
    guarda caso, sono tutti costruiti lungo il percorso della Complanare
    .

  • Il
    progetto, in fase di realizzazione, non ha tenuto conto e non ha
    coinvolto le comunità locali direttamente interessate. Tutto questo
    in totale sfregio con quella politica territoriale avente come fine
    esclusivo l’interesse della collettività.

  • Nelle
    lottizzazioni prefissate per la realizzazione della strada, non vi è
    data alcuna garanzia affinché le aree in adiacenza, o nelle
    vicinanze dell’opera, non diventino territori edificabili. Il
    territorio di Senigallia continuerebbe cosi ad essere deturpato dal
    consumo del suolo per un’edilizia privata dai costi inaccessibili
    e non per l’edilizia pubblica.

  • Essendo
    il progetto parzialmente spesato dalla Società Autostrade (che pur
    sempre beneficia di soldi pubblici!),
    il
    Comune non ha mai preso in considerazione progetti alternativi
    .
    La Complanare costituisce la merce data in scambio dalla Società
    Autostrade al Comune affinché venisse autorizzata la realizzazione
    della terza corsia dell’Autostrada. E domandiamo come possa
    essere possibile che
    la
    Terza Corsia autostradali costituisca una incompatibilità
    urbanistica mentre, al contrario, le nuove quattro corsie aggiunte
    siano urbanisticamente compatibili.

  • Dal
    dicembre del 2006 ad oggi non sono mai stati resi noti i dati
    relativi all’impatto ambientale. In termini di inquinamento
    acustico ed ambientale, nella fase di realizzazione del progetto,
    gli studi sono stati fatti soltanto prendendo in considerazione le
    corsie dell’autostrada escluse le due ulteriori corsie della
    complanare. Quest’ultimi dovrebbero essere a carico o della
    provincia o del comune in base alla classificazione della strada a
    tutt’oggi ancora ignota, ma nessuno dei due enti predisposti ha
    dato notizie.

  • I
    quartieri di Borgo Ribeca, Borgo Coltellone e Borgo Mulino, la
    Capanna che già pagano il prezzo della convivenza con l’A14, si
    vedrebbero ulteriormente danneggiati con l‘aggiunta di altre 4
    corsie. Oltre al devastante impatto ambientale sopra citato,
    vedrebbero
    perdere di valore le proprie abitazioni
    .
    Oltre al danno anche la beffa.

  • La
    complanare è stata fatta per tutelare i profitti di pochi contro
    gli interessi ed i diritti di noi semplici cittadini ai quali
    vengono proposti solo semplici contentini.

Comitato
Versus Complanare …
e
non solo
!

IL
NO ALLA COMPLANARE SOTTO IL COMUNE: CRONACA DELLA MATTINATA

Questa
mattina la SPEA con i suoi tecnici insieme al Sindaco Angeloni ed al
ViceSindaco Ceresoni hanno risposto alle osservazioni presentate lo
scorso marzo da singoli cittadini in merito alla realizzazione della
Complanare.
Visto l’evento, di comune accordo con il "
Comitato
Versus Complanare  … e non solo
",
abbiamo fatto un agile volantinaggio (i volantini in allegato) sotto
il Comune per spiegare ai presenti ed ai passanti il perché del no
"senza se e senza ma" alla complanare.
Con noi uno
striscione che chiedeva alla SPEA  di mostrare la valutazione
d’impatto ambientale. Ovviamente nessuna risposta in quanto la
valutazione non è mai stata fatta.
La prima conclusione che
traiamo è che, pur avendo distribuito più di 100 volantini e
nonostante il "problema complanare" abbia più volte
occupato le prime pagine delle cronache locali, la maggior parte
delle persone non sanno minimamente non solo cos’è la complanare ma
neanche della sua esistenza. La risposta più gettonata è:
"
Complanare
cosa?".

Questa la dice lunga su come la città sia stata informata, di come
la stesura del progetto e la sua approvazione siano stati partecipati
dai cittadini tutti.
Il Sindaco e la sua Amministrazione che
anche all’ultimo Consiglio Comunale hanno pubblicamente vantato la
trasparenza e la partecipazione al progetto, mentono spudoratamente.
La stragrande maggioranza dei senigalliesi della complanare non sa
nulla e l’unica informazione che è stata e viene fatta è quella dal
basso, certosina, quartiere per quartiere, fatta dal comitato: le
ragioni del no.
Infatti, appena le persone vengono informate
scatta subito l’interesse e spesso il disappunto verso il
progetto.
Il nostro è stato un volantinaggio minuto e agile,
che però pian piano si è ingrossato, grazie alla presenza dei
cittadini dei borghi interessati ed evidentemente agli occhi attenti
della Polizia Municipale, questo chiacchiericcio dev’essere sembrato
una "adunata sediziosa", infatti, puntuali, sono partite le
provocazioni.
Due agenti prima ci hanno intimato di togliere il
banchetto in quanto non autorizzato, ma il banchetto non era il
nostro ma del comune presente in piazza dalla sera prima. Poi sono
arrivati i rinforzi ed hanno cominciato ad esigere i documenti per
schedare i presenti per poi passare direttamente agli insulti fatti
dall’agente Sandro, che ha dato letteralmente delle "
teste
di cazzo
"
a dei cittadini, molti dei quali presenti per capire i danni che
subiranno le proprie abitazioni ed anche ad un consigliere comunale.

Un comportamento inqualificabile e provocatorio quello dei
vigili urbani, tanto più se si pensa che il volantinaggio era già
stato visionato dalla Digos e dagli uomini della Polizia senza porre
alcun problema. Alla
fine si è capito il perché di tanta attenzione, quando un agente
della Municipale ha detto "
il
Sindaco non tollera questa situazione
".
E invece, volente o nolente, la dovrà "tollerare" sempre
di più se il progetto non verrà fermato, ed ancora è possibile
farlo.

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CONTRO LA COMPLANARE OLTRE MILLE FIRME PER LA SOCIETA’ AUTOSTRADE

by on Jun.30, 2008, under No complanare

Contro la complanare oltre mille
firme per la società Autostrade

A
conclusione della raccolta delle firme che sono state allegate alla lettera
indirizzata a Società Autostrade per manifestare il nostro dissenso nei
confronti del progetto della complanare, possiamo ritenerci soddisfatte per la
riuscita dell’iniziativa e per aver raggiunto l’obiettivo delle oltre mille
firme in pochi giorni. da Comitato Versus ComplanareAnna Manoni, Francesca
Angeletti e Susanna Vignoli

Rispetto
ai primi incontri in cui registravamo nella gente sfiducia e rassegnazione nei
confronti di un’ opera considerata quasi un percorso obbligatorio, ora è
aumentata la voglia di reagire ad una decisione che passa totalmente sopra la
testa dei cittadini. Abbiamo avuto, tra chi ha firmato la petizione, anche
persone residenti nei pressi della Statale 16 e Viale 4 Novembre, segno che un
numero sempre più alto di cittadini sta divenendo consapevole dell’inutilità di
un asse viario che con il suo tracciato e mega- svincoli passa a pochi metri dal
centro e non risolve problemi di traffico ma, al contrario, peggiora la
situazione legata all’ inquinamento nella nostra città, già a livelli critici.
Alcune persone ci hanno chiesto se esistono o se siano possibili progetti
alternativi. Noi sappiamo che ne esistono, ultimamente un Circolo cittadino ha
parlato di una alternativa, ma gradiremmo che questi fossero presentati ed
illustrati formalmente alla città perchè possano costituire oggetto di
dibattito sulla Viabilità generale della città. Poi su questi avremo modo di
dire la nostra. Per adesso il progetto della Complanare , con la tanto
sbandierata idea di essere l’occasione unica e gratuita in quanto finanziata
dalla Società Autostrada, rappresenta solamente la logica del "prendere o
lasciare". Altri cittadini ci hanno suggerito la manutenzione e
riqualificazione dell’esistente, in particolare via Po, via Cellini, viale IV
Novembre, altri ancora hanno rimarcato le mancate promesse relative alla
realizzazione di spazi verdi e parchi dovuti a oneri di urbanizzazione in
seguito a recenti lottizzazioni o di frustoli di terreno acquisiti e lasciati
in stato di abbandono. I nostri tavoli insomma sono diventati una sorta di
sportello, di valvola di sfogo, di osservazioni e proteste, opinioni e proposte
relative ai problemi del territorio. In ordine a tutto ciò ci preme
sottolineare, come risulta dal nome del nostro comitato "Versus complanare
…e non solo", tutto il nostro dissenso verso un modello di sviluppo al
quale autostrada e complanare sono strettamente connesse,secondo vecchie
logiche espansionistiche centrate sul binomio cemento – asfalto e
caratterizzate da un insostenibile consumo di suolo, che sta mostrando tutti i
suoi limiti, con il beneficio di pochi ed il discapito di molti. La critica si
estende anche verso un metodo , che è diventato ormai prassi consolidata, in
cui i progetti per la citta’ vengono discussi fra pochi e poi presentati belli
e pronti in fase avanzata e verso i quali ai cittadini non rimane altro che la
protesta. Ci auguriamo però che i nostri amministratori siano ancora in tempo
per correggere in corsa questa decisione presa in modo assolutamente poco
condiviso e possano prendere atto che è necessario un’ inversione di rotta che
si orienti verso il benessere delle persone e la salvaguardia del territorio.
In questa direzione proseguirà il nostro lavoro e di quelli che vorranno
aggregarsi.

da Comitato Versus ComplanareAnna Manoni, Francesca Angeletti e
Susanna Vignoli

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