CSOAMezzaCanaja

Archive for December, 2011

23/12/11 CHIAVI IN MANO ALL’ARVULTùRA

by on Dec.23, 2011, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni

CHIAVI IN MANO ALL’ARVULTùRA
“Questo è stile fratello, sorella è azione, è un progetto d’amore ai tempi della globalizzazione, è lavoro nelle rotte del mercato mondiale, vero campo unificato di battaglia globale”
(Assalti Frontali – Album “HSL” – “Sulla Strada”)

Sono i primi passi quelli che abbiamo mosso questi giorni dentro lo spazio conquistato con un mese di occupazione e di mobilitazione permanente. I primi passi di una nuova storia che ha l’ambizione di diventare una casa comune dei movimenti senigalliesi. Ad oggi la casa comune del Mezza Canaja, del Collettivo Studentesco e dell’Associazione “Giuliano Rosa”.

I patti sono stati rispettati. L’associazione è stata costituita. Il contratto firmato. E ci sembra opportuno specificare che in queste due settimane i termini contrattuali sono cambiati e per noi in meglio. La presenza dell’affitto oltre che delle utenze, elimina radicalmente ogni pettegolezzo sui privilegi, le corsie preferenziali e la disparità di trattamento. Afferma in maniera chiara e diretta l’autonomia e l’indipendenza dall’Amministrazione Comunale, valorizzando ancora di più l’autogestione dello spazio.

Questa casa comune è lo “Spazio Autogestito Arvultùra” – come abbiamo già scritto – uno spazio comune che possa fungere da luogo di aggregazione e di ritrovo, da laboratorio culturale e soprattutto da organizzazione politica autonoma. Il tutto, finalmente, in uno spazio stabile e riconosciuto; precondizioni essenziali per organizzare una progettualità politica e per dare forma a necessità e desideri.

Ora non ci resta che rimboccarci le maniche, fare gli ultimi lavori in modo da aprire entro la fine di gennaio l’Arvultùra alla città.

Stay tuned!

SPAZIO AUTOGESTITO ARVULTÙRA
(Via Abbagnano – Senigallia)

Comments Off on 23/12/11 CHIAVI IN MANO ALL’ARVULTùRA more...

23/12/11 MEZZA CANAJA: ARVULTùRA, UN’ALTRA STORIA

by on Dec.23, 2011, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni

MEZZA CANAJA: ARVULTùRA, UN’ALTRA STORIA
“Il mio vestito è nuovo, ma resto il bastardo che ero: senso dello stato uguale zero”
(Assalti Frontali – “Banditi”)

Sono passati quasi otto anni da quando il 14 aprile del 2004 occupammo l’ex-SEP al porto.
Il primo striscione calato da quelle mura diceva: “Con l’Iraq negli occhi. Con Carlo nel cuore”.
La nostra formazione, le coordinate politiche del mondo che vedevamo e quello da cui venivamo.
Una scommessa collettiva. Una scelta di parte. Lo sguardo rivolto in basso a sinistra.

Otto anni:
Tre occupazioni.: Ex-Sep, ex-Enel, la fabbrica “Ragno”.
Tre sgomberi: due posti demoliti, uno sequestrato dall’autorità giudiziaria.

In questi otto anni il Mezza Canaja è stato:

– Uno spazio autogestito antagonista al business del divertimento, al profitto sulla socialità e alla privatizzazione della cultura. Concerti, dj-set, spettacoli teatrali, mostre fotografiche, installazioni, performance gratuite e un bar a prezzi popolari. Una pratica costante e pubblica di disobbedienza civile al pizzo imposto dalla SIAE.

– Uno spazio di proposta e discussione politica. Presentazione di saggi e romanzi, incontri con gli autori, dibattiti con personalità del mondo della politica e della cultura, assemblee cittadine.

– Uno spazio che è stato tra i principali animatori dei movimenti cittadini. Il comitato No-Complanare, il coordinamento Difesa Scuola Pubblica, le Femme Canaja, il coordinamento migranti Terza Italia, il collettivo studentesco Zenit, il coordinamento Acqua Bene Comune.

– Uno spazio che è sempre stato presente – organizzandone la partecipazione – dentro le principali lotte che si sono date in questi anni nelle Marche, in Italia e in Europa.

– Uno spazio radicato nel territorio, nelle sue contraddizioni, nei suoi problemi e nei suoi conflitti. La difesa del diritto alla casa con circa cinquanta sfratti bloccati, una proposta di legge per la ricostruzione di un patrimonio di edilizia pubblica, le occupazioni delle case con i senza tetto, gli interventi pubblici sulle questioni spinose dell’urbanistica cittadina dal Piano Cervellati ai poli di lusso (ex-Sacelit ed ex-Enel), il lavoro con gli abitanti dei borghi sventrati dalla Complanare e con i migranti in Via Carducci, la difesa della spiaggia libera da chi come la Uisp tentava di lucrarci sopra.

– Uno spazio che tra le sue mura ha ospitato degli alloggi per i senza casa, uno skate-park, uno sportello di consulenza legale sui problemi legati alla casa, al lavoro e al permesso di soggiorno, un corso d’italiano per migranti, una palestra popolare di danza, tessuto, trapezio e giocoleria, una sala internet, un’artigianale sala cinematografica, una sala prove per musicisti e attori, un’osteria popolare, una piccola biblioteca e per due anni il festival nazionale di artisti di strada “MarkiJuggling” Il tutto ad accesso libero e gratuito.

– Uno spazio che con le proprie iniziative si è sempre autofinanziato, senza mai trarne un lucro privato e senza mai ricevere soldi pubblici.

– Uno spazio che ha nel proprio dna la cultura e la pratica dell’antirazzismo, dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antiproibizionismo.

– Uno spazio che in estate era “Plage Sauvage”. Un campeggio autorganizzato durante la settimana di Ferragosto dove il precariato veniva a prendersi la vacanza. Un campeggio con musica, cinema, dibattiti e azioni, che alla sua quarta edizione aveva visto la partecipazione di quasi mille persone da tutta Italia.

– Uno spazio che ha sempre fondato la propria pratica politica sul binomio “conflitto-consenso”, sapendo che il secondo si costruisce sul primo e mai viceversa.

– Uno spazio che in ogni azione – anche in quelle illegali, anche in quelle più radicali – ha sempre fatto ciò che diceva e detto ciò che pensava. In pubblico, alla luce del sole, mettendoci la faccia, assumendosene le responsabilità, quelle politiche e quelle penali. Quest’ultime con il loro strascico di multe, denunce e processi. La morale dei “vizi privati e delle pubbliche virtù”, l’adagio del “si fa ma non si dice”, la lasciamo volentieri agli ipocriti e ai frustrati di turno.

Venerdì 4 novembre 2011 con l’occupazione dell’ex-casa del custode in viale IV Novembre è iniziata un’altra storia. C’è stata ‘n’arvultùra, che in un mese ha scompaginato la politica cittadina.
L’improvviso e burrascoso cambio di vento ha aperto uno spazio pubblico di discussione sui beni comuni, sul come difenderli e ha ottenuto l’assegnazione di uno spazio autogestito, l’ex-cag.

Il Mezza Canaja non è lo “Spazio Autogestito Arvultùra”.
Il Mezza Canaja è un’organizzazione politica che fa parte insieme al “Collettivo Studentesco Senigallia” di questa nuova casa comune.

Ancora una volta una scommessa collettiva. Ancora una volta una scelta di parte.
Lo sguardo sempre rivolto in basso a sinistra.

Sul letto d’ospedale, quell’ultimo pugno alzato.
Giuli, te l’avevamo promesso: qui non si arrende nessuno!

MEZZA CANAJA

Comments Off on 23/12/11 MEZZA CANAJA: ARVULTùRA, UN’ALTRA STORIA more...

16/12/11 CRONACHE DI RESISTENZA. CORTEO STUDENTESCO

by on Dec.16, 2011, under Arvultùra, Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni

CRONACHE DI RESISTENZA. CORTEO STUDENTESCO
“Non vogliamo il vostro presente. Vogliamo il nostro futuro”

La manifestazione del 16 dicembre ha visto scendere per le strade di Senigallia circa 500 studenti.
Il corteo si è mosso dal palazzetto dello sport – epicentro del campus scolastico – verso Via Anita Garibaldi, mostrando una strada densa di ragazzi decisi a rivendicare ciò che gli è stato tolto: il futuro.

Gli studenti hanno rivolto aspre critiche contro le misure del Governo Monti, in quanto, sebbene presentandosi con nuove facce, si pone in continuità con le politiche di quello che fu il tridente Gelmini-Tremonti-Berlusconi.

Continuando in Via Matteotti è stato affisso uno striscione sull’ingresso della chiesa del Portone con scritto: “Nessun privilegio per il clero”. Una critica che riguarda sia l’esenzione dall’ICI sia l’investimento di denaro pubblico nelle scuole private.

Arrivati all’incrocio di Viale IV Novembre nonostante il tentativo da parte della polizia di bloccare il corteo – minacciando denunce – si è riusciti a raggiungere la curva della penna, snodo nevralgico del traffico cittadino. Lì i book block si sono schierati nelle varie arterie stradali, bloccando il traffico per circa mezz’ora.

Si è poi proseguito per Viale Leopardi, dove davanti alla sede dell’Unicredit è stato affisso uno striscione con scritto: “No al governo delle banche, ribelliamoci ai diktat della BCE”. Parallelamente altri studenti mettevano uno striscione davanti all’ingresso degli uffici comunali – ex-GIL – con scritto “Contro la rendita, apriamo spazi sociali”.

Imboccando Corso II Giugno si è giunti fino a piazza del Duca, dove alcuni attivisti del collettivo studentesco hanno accolto il corteo calando uno striscione dalla Rocca Roveresca con scritto: “Salviamo le scuole, non le banche”.

Dopo alcuni interventi si è ripartiti alla volta di piazza Roma, dove la manifestazione si è trasformata in un’assemblea che ha espresso chiara e forte la propria solidarietà nei confronti della comunità senegalese di Firenze dopo il vile assassinio fascista. Dalla piazza una sola parola: “Fuori i fascisti dalle nostre città. Chiudere Casa Pound”.

Durante l’assemblea altre voci hanno preso parola contro l’assurdità del gesto razzista compiuto a Torino nei confronti di un campo rom, contro le spese militari e per i beni comuni.

Il corteo è poi ripartito verso il campus scolastico dove si è chiusa questa intensa e significativa giornata di lotta invitando tutti gli studenti a partecipare all’evento Occupy Ancona del 17 dicembre.

I numeri portati in piazza in una data a ridosso delle vacanze natalizie e priva di ogni mobilitazione nazionale, dimostrano il radicamento che il collettivo studentesco ha nelle scuole e soprattutto che il percorso di occupazione dell’Arvultùra non ha allontanato gli studenti, ma che, anzi, gode di un vasto consenso. La manifestazione di oggi ne è l’ennesima dimostrazione.

Collettivo Studentesco Senigallia

FOTO E VIDEO

Comments Off on 16/12/11 CRONACHE DI RESISTENZA. CORTEO STUDENTESCO more...

07/12/11 07/12/11 LETTERE DA DUE GENITORI DEGLI ATTIVISTI DI ARVULTùRA

by on Dec.07, 2011, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni

LETTERE DA DUE GENITORI DEGLI ATTIVISTI DI ARVULTùRA
Risposte pubblicati su facebook ai comunicati di Elena Santolini, Coordinamento Civico, IDV e Fiamma Tricolore

Mi chiamo Marina Manfredi, sono una mamma orgogliosa di una “figlia di papà” che ha LAVORATO con il Mezza Canaja prima e con l’Arvultura adesso.
Ho messo in evidenza “lavorato” perché ho vissuto in casa l’esperienza dell’impegno che questi ragazzi hanno messo in tutte le loro azioni. Scusate l’errore non devo dire azioni ma “prepotenze”.

Mi ricordo della prepotenza di occupare le case della Chiesa per darle a due famiglie di extra-comunitari con figli piccoli, la prepotenza nella protesta contro la complanare che ha espropriato terreni e case a famiglie. La prepotenza di quando c’è stato l’ultimo condono per i lavoratori stranieri e i prepotenti sono stati in piedi giorno e notte, con l’aiuto di computer portati da casa, per compilare gratuitamente le domande.
La prepotenza di organizzare corsi di lingua gratis per stranieri, o quando hanno prepotentemente raccolto firme per il referendum dell’acqua pubblica……..

Adesso mi pongo una domanda, ma se l’Amministrazione Comunale ha voluto aiutare questi “prepotenti” non sarà perché tutto sommato hanno dato una mano per risolvere problemi sociali che riguardano la nostra città?
Mi chiedo ancora se l’appellativo “figli di papà” è veramente rivolto a questi ragazzi laureandi e laureati, che lavorano durante la stagione estiva e nei fine settimana d’inverno, che si sono sempre autogestiti nei vari spazi senza il minimo contributo pubblico, che si sono inventate cene sociali e feste per sovvenzionarsi.

O se i veri figli di papà sono quelli che vanno a spasso lungo il corso con abiti firmati e girano il lungomare con macchine costose?
Sarò sempre una mamma orgogliosa di questi “figli di papà” che hanno un’ideologia politica e sociale e non fanno code nei negozi di abiti firmati ma fanno cortei e proteste per chiedere che i loro diritti vengano rispettati.

Marina Manfredi

———————

Sono il padre di uno dei figli di papà che tanto disturbano la destra cittadina, devo dire solo una cosa.
Mio figlio, e insieme a lui gli altri figli di papà (qualcuno anche di mamma), difficilmente lo trovate il sabato sera a seminare distruzione nel centro storico, a distruggere biciclette, motorini, vetrine, a vomitare per strada e a disturbare il sonno dei cittadini del centro storico, come ormai succede tutti i fine settimana.

Ho parlato con una vigilessa domenica 4 dicembre mattina mentre stava fotografando i disastri della sera precedente e lei candidamente mi ha detto che loro erano passati alle ventidue e tutto era calmo, solo che dalla mezzanotte in poi sembrava Roma durante la manifestazione di ottobre.

Quelli secondo la Fiamma o l’idv o la signorina E.S. non sono censurabili, nessuno li può inquadrare tra gli attivisti del Mezza. Perché loro li potete trovare ai concerti alle riunioni ai cineforum alle feste che questi figli di papà organizzano nel loro “caravanserraglio” (nell’eccezione buona della parola)
Poi, per quanto riguarda l’essere figli di papà io e mia moglie, guadagniamo poco più di 2.000 euro al mese, mio figlio non è mai andato in vacanza in Inghilterra con la scusa della vacanza studio, non va in vacanza in montagna, non porta abiti firmati, come la maggior parte dei duri e puri che sono inscritti nel novello gruppo contrario al mezza.

Detto questo dirò solo un’altra cosa, grazie al Sindaco, grazie a Simone ma sopratutto grazie a tutti quelli dell’Arvultura; continuate così.

IL PADRE DI UN FIGLIO DI PAPA’
(Guy Giovannetti)

Comments Off on 07/12/11 07/12/11 LETTERE DA DUE GENITORI DEGLI ATTIVISTI DI ARVULTùRA more...

16/12/11 CORTEO STUDENTESCO PROVINCIALE SENIGALLIA

by on Dec.05, 2011, under Arvultùra, Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni

CORTEO STUDENTESCO SENIGALLIA
16 DICEMBRE 2011- COMUNICATO INDIZIONE

Oggi come non mai sentiamo il bisogno di scendere in piazza per mettere davanti agli occhi di tutti le criminose manovre finanziare (e non solo) che stanno per investire, se non lo hanno già fatto, questo Paese.

Crediamo siano inaccettabili i tagli che colpiscono le scuole e le università italiane causando la perdita di lavoro di 150.000 persone, tra docenti e personale ata, riducendo di 8.5 miliardi i finanziamenti alle scuole e diminuendo drasticamente le ore di attività scolastica. Inoltre vengono concessi 600-700 milioni di euro alle scuole private facendo si che il sapere, per definizione pubblico, venga dato in pasto ad “imprenditori scolastici”, che giocano con il nostro futuro.

Contemporaneamente a tutto ciò assistiamo ad un aumento delle spese militari, arrivate quest’anno a circa 29 miliardi, e ad un aumento delle azioni del Governo italiano in Afghanistan.

Scendiamo in piazza per difendere i beni comuni che, dal sapere all’acqua, comprendono anche gli spazi sociali e pubblici ormai in via di privatizzazione. È il momento che noi giovani prendiamo coscienza del presente per progettare insieme il futuro. Un futuro fondato su validi principi dati dall’informazione e dalla condivisione.

SCENDIAMO IN PIAZZA PER DARE UN PESO ALLA NOSTRA PAROLA!
SCENDIAMO IN PIAZZA CON DETERMINAZIONE!
ED è CON QUELLA DETERMINAZIONE CHE, CENTIMETRO PER CENTIMETRO, CI RIAPPROPRIEREMO DI CIO CHE CI è STATO TOLTO!

Collettivo Studentesco

Comments Off on 16/12/11 CORTEO STUDENTESCO PROVINCIALE SENIGALLIA more...

04/12/11 L’ARVULTùRA: UNA SCOMMESSA COLLETTIVA. UNA BATTAGLIA VINTA

by on Dec.04, 2011, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni

L’ARVULTùRA: UNA SCOMMESSA COLLETTIVA. UNA BATTAGLIA VINTA

Trattativa finita. Spazio ottenuto. Battaglia vinta! Venerdì 2 dicembre alle ore 21.00 abbiamo raggiunto l’accordo con l’Amministrazione Comunale e chiuso la trattativa. Entro la mezzanotte di domenica 4 dicembre abbandoneremo lo stabile occupato di Viale 4 novembre per entrare, entro e non oltre giovedì 15 dicembre, nel nuovo spazio: l’ex-Cag in Via Abbagnano.

Ex-Cag in quanto lo spazio ottenuto, ovvero il piano terra dello stabile, non sarà più il Cag, che si trasferirà al piano superiore, ma lo Spazio Autogestito Arvultùra: autogestito e autonomo sia dal centro di aggregazione che dalle regole e dai disciplinamenti istituzionali.

La prossima settimana costituiremo un’associazione con la quale stipuleremo un contratto che prevede la completa autogestione dello spazio, l’assenza di un affitto e il pagamento da parte nostra delle utenze: luce, gas, acqua.

Lasciando da parte i dati tecnici, sul piano politico si tratta per noi di una vittoria, soprattutto coerente con il percorso portato avanti con l’occupazione dello stabile di Viale 4 Novembre.

In meno di un mese abbiamo aperto uno spazio abbandonato alla città: l’Arvultura è stata un cinema, ha ospitato mostre, è stato un polo di aggregazione e di incontro per gli studenti medi e soprattutto è stata un’assemblea permanente vissuta da cittadini dai quattordici ai sessant’anni, attraversata da attivisti, sindacalisti, consiglieri comunali, associazioni, precari e – per noi un onore – dal partigiano Camillini.

Da questo spazio sono partiti cortei di centinaia di persone, siamo entrati nelle assemblee d’istituto dei licei e degli istituti tecnici per raccontare la nostra storia, abbiamo trasformato per un giorno Piazza Roma in un’agorà dove la città ha potuto prendere parola. Ed è stata proprio la “Comune di Piazza Roma” ad affermare il punto di non ritorno, esplicitando il consenso che si era creato in città dietro a parole e pratiche di riappropriazione diretta degli immobili pubblici e quindi degli spazi di democrazia.

In quella giornata un pezzo di città ha preso parola, affermando con nettezza due questioni fondamentali: la necessità di trovare una soluzione politica e non militare all’occupazione e il coraggio di non cedere ai ricatti di svendita del patrimonio pubblico e di dismissione delle politiche sociali imposte dal triunvirato della finanza Berlusconi-Draghi-Monti.

Per la prima volta in città il bilancio è uscito dagli asettici uffici amministrativi ed è stato portato in piazza. Passare dal piano tecnico di pochi a quello politico di molti è oggi una questione dirimente per la difesa della democrazia. Proprio per questo la stabilizzazione dell’Arvultùra non vuol dire la fine della battaglia politica in difesa dei beni comuni, ma al contrario avere uno strumento in più per svilupparla attivamente, senza la spada di Damocle dello sgombero sulla testa.

Questa scelta tutta politica da una parte ci da ora la possibilità reale di rispondere stabilmente alla richiesta di socialità dei tanti studenti che sono stati la linfa vitale di questa esperienza e che hanno capito con lucidità i limiti delle politiche giovanili fin qui messe in campo dalle amministrazioni. Dall’altra il grande consenso intorno alle parole d’ordine dell’Arvultùra ha aperto una grandissima discussione sulla ridefinizione delle politiche sociali e urbanistiche del nostro territorio, tale addirittura da stravolgere l’agenda politica della maggioranza, imponendo il tema dei beni comuni come unica alternativa possibile all’autoritarismo privatistico dei pareggi di bilancio.

Lo stabile di Viale 4 novembre – come il Musinf e altre strutture pubbliche – non deve essere svenduto a rapaci privati ma restituito alla città come sede di associazioni o come case a canone sociale. Su questo continueremo la battaglia con ancora più energia.

Pensiamo che questa vittoria sia un risultato non solo nostro ma di tutti coloro che ci hanno sostenuto. Non abbiamo mai creduto nella nostra autosufficienza, né in quella di nessuno, e per questo riteniamo corretto ringraziare tutti coloro che ci sono stati affianco in questa battaglia: Gratis Club, Ass. la Stanza, Ass. Bubamara, Ass. Domomia, Ass. Italia-Cuba, Ass. Confluenze, CirKo ListiCo, Fiom-Cgil Senigallia, Cobas Scuola, USB, Piaga di Velluto, Comitato No-Rigassificatore, Uniti Contro la Crisi Senigallia, i Centri Sociali delle Marche, Comitato Acqua Bene Comune, ARCI Capanna, Lista Partecipazione, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI, e soprattutto tantissimi singoli e liberi cittadini.

A Paradisi, Pazzani, De Amicis e all’IdV auguriamo una buona gastrite. Abbiamo sempre saputo che giustizia non fa rima con legge e che ciò che oggi è illegale domani sarà diritto.

Spazio Autogestito Arvultùra

VIDEO

Comments Off on 04/12/11 L’ARVULTùRA: UNA SCOMMESSA COLLETTIVA. UNA BATTAGLIA VINTA more...

02/12/11 “NON LAVORARE STANCA” SPETTACOLO TEATRALE

by on Dec.02, 2011, under Serate e Dibattiti, Uniti contro la crisi senigallia

“NON LAVORARE STANCA”
spettacolo di frammenti teatrali e musicali
di e con TIZIANA SCROCCA e ROBERTO MAZZOLI

“Tre donne, tre paesi, tre storie diverse, ma un filo rosso che cuce la narrazione: il mondo del lavoro raccontato secondo prospettive diverse, talvolta in chiave tragicomica,talvolta in chiave drammatica
Due personaggi inventati e presi a prestito dalla quotidianità, ci raccontano la loro storia di precarietà, di sopravivenza, di perdita non solo di dignità, ma anche di senso e identità e accanto a loro, la storia vera di Kostantina Kuneva ,sindacalista che nel 2009 ad Atene, è stata vittima di violenza per il suo impegno politico.
Dopo le narrazioni, si farà un piccolo viaggio nella musica brasiliana, alla ricerca di quelle canzoni che hanno espresso la resistenza, la lotta e l’impegno sociale dei suoi autori.”

VENERDÌ 2 DICEMBRE ore 21.30
presso GRATIS CLUB via Bonopera n.53 – Senigallia (di fronte stazione ferroviaria)

Comments Off on 02/12/11 “NON LAVORARE STANCA” SPETTACOLO TEATRALE more...

Looking for something?

Use the form below to search the site:

Still not finding what you're looking for? Drop a comment on a post or contact us so we can take care of it!