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Archive for November, 2011

26/11/11 INAUGURAZIONE MOSTRA WEIKAP! UTOPIE/MOVIMENTI/RISVEGLI

by on Nov.26, 2011, under Arvultùra, Serate e Dibattiti

INAUGURAZIONE MOSTRA WEIKAP! UTOPIE/MOVIMENTI/RISVEGLI INTERPRETATI DA 21 ILLUSTRATORI

Il Mezza Canaja e il Collettivo Studentesco presentano, all’interno dello Spazio Occupato Arvultùra, “Weikap!” una mostra di poster illustrati a cura di Caterina Giuliani e Giulia Sagramola.

Weikap! è una parola che mai come in questi mesi ci sembra legata a tutta una serie di esperienze e movimenti che stanno attraversando l’Italia. La rioccupazione delle piazze, la difesa dei beni comuni, le lotte per il lavoro e per l’istruzione, percorrono il paese da un capo all’altro. Quali scenari si possono immaginare a partire da questo momento? Quali utopie da realizzare, quali città in cui vivere, quali vite da inseguire? Weikap! è allora il concetto da interpretare: come risveglio, ma anche come idea di cambiamento. Weikap come scossone, come un’alzata di voce contro l’intorpidimento, come ritrovata voglia di partecipare. Weikap! gridato da 21 illustratori, a modo loro.

In mostra le opere di: Amalia Mora, Arianna Vairo, Bianca Bagnarelli, Caterina Giuliani, Cristina Spanò, Erugiery, Fabio Tonetto, Filippo Doner, Francesca Capellini, Giacomo Bagnara, Giulia Guerra, Giulia Sagramola, Giulia Sambugaro, Inserire Floppino, Makkinoso, Marco Tavarnesi, Martina Merlini, Olimpia Zagnoli, Serena Federici, Tone, Umberto Mischi

La mostra è stata esposta per la prima volta nel luglio 2011 durante il Weikap! Festival di Tolentino. Si ringrazia l’associazione culturale Weikap! per il sostegno.
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Inaugurazione sabato 26 novembre h 19
con aperitivo messicano!
Spazio Occupato Arvultùra
viale 4 novembre n.19
Senigallia, Italy

La mostra è visitabile dal 26 novembre al 24 dicembre 2011
ogni sabato h 19.00-24.00 e giovedì h 21.00-24.00

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19/11/11 ARVULTùRA – APEROL

by on Nov.19, 2011, under Arvultùra, Serate e Dibattiti

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17-24/11 – 01/12 CINEMARVULTùRA

by on Nov.17, 2011, under Arvultùra, General

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12/11/11 LA COMUNE DI PIAZZA ROMA

by on Nov.12, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

LA COMUNE DI PIAZZA ROMA

Centinaia di persone- trecento? Quattrocento? – hanno partecipato all’assemblea di Piazza Roma.

Cittadini di tutte le età insieme a sindacati – confederali e di base – attivisti dei Centri Sociali delle Marche, del Comitato No Rigassificatore, del Coordinamento Acqua Bene Comune, dell’associazione Gratis, La Stanza e Domomia e partiti politici si sono stretti attorno agli occupanti di Arvultùra.

La piazza ha avuto due vittorie: la prima di fronte al clima di tensione crescente costruito dal Sindaco e dalla stampa locale, ha reso evidente una solidarietà di cittadini che non hanno avuto paura di prendere pubblicamente parola. La seconda la riaffermazione prepotente sull’agenda politica territoriale della difesa dei beni comuni.  Soprattutto, di fronte all’accettazione bipartisan delle politiche di austerity.

Un pezzo di città con la propria presenza ha lanciato un messaggio politico preciso all’Amministrazione: dalla crisi non si esce svendendo i beni pubblici, ma valorizzandoli fuori dalle dicotomie del pubblico e del privato.

E’ questa la proposta dello Spazio Occupato Arvultùra, che non chiede aiuti e stampelle economiche ma spazi da poter aprire alla socialità, all’aggregazione, alla produzione culturale e politica.

L’Amministrazione deve prendere in seria considerazione la piazza di oggi e con essa l’idea di ridiscutere il bilancio, aprirlo al confronto e alla partecipazione della città. Possiamo costruire insieme un’alternativa alla svendita del patrimonio pubblico senza tagliare i servizi sociali. Possiamo insieme affermare un rifiuto ai dictat della BCE e dei costrittivi assestamenti di bilancio. A vincere non sarebbero solo gli occupanti, ma anche il Sindaco e la sua maggioranza. Vincerebbe la città!

Ora si plachino i pruriti di sgombero e le pose da sceriffi e si apra un tavolo di confronto sul come i cittadini possano riappropriarsi dei loro beni, a partire dalla garanzia degli occupanti di avere uno spazio e dalla definizione di “bene comune” degli immobili pubblici.
In piazza oggi però c’è stata anche una pessima sorpresa, un nutrito gruppo di “black bloc” in divisa da antisommossa con blindati e cani antidroga ha tentato di intimidire i cittadini riuniti in assemblea, che hanno risposto con una sonora risata e con un corteo che ha bloccato le strade del centro storico fino allo spazio occupato.

Come recitava lo striscione in piazza: Resisteremo un minuto più di voi!

Spazio Occupato Arvultùra

Foto e video

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12/11/11 SABATO 12 NOVEMBRE – ASSEMBLEA CITTADINA IN PIAZZA ROMA

by on Nov.09, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

PRENDIAMO PAROLA – PRENDIAMO LA PIAZZA
SABATO 12 NOVEMBRE – ASSEMBLEA CITTADINA IN PIAZZA ROMA

A Senigallia da venerdì è in atto una mobilitazione permanente. E’ in atto ‘n’arvultùra!
Uno spazio occupato attraversato e vissuto da centinaia di persone.
Un luogo d’incontro, di aggregazione e di confronto.
Una presa di parola collettiva e pubblica che forse in città non ha precedenti.
Una presa di parola che l’Amministrazione Comunale non comprende – il Sindaco in primis – e per questo reagisce istericamente, urlando sui giornali e sul tavolo di trattativa.

Ad aver occupato c’è un pezzo di città: precari, lavoratori, disoccupati e studenti. Un pezzo di città che rispecchia un pezzo di società, quella a cui si sta facendo pagare la crisi.
In prima fila ci sono gli studenti delle scuole superiori, la linfa vitale, sociale ed economica di questa città.
In prima fila ci sono coloro ai quali la Riforma Gelmini ha detto: “Voi non avete e non avrete nessun futuro”.  In tutta Italia gli studenti e con loro un’intera generazione precaria, hanno risposto a tono: “Occupiamo il presente per riprenderci il futuro”.

L’occupazione della vecchia casa del custode dell’Opafs di viale IV Novembre è proprio questo: partire dal presente per trasformare le proprie vite – la propria routine quotidiana – per cambiare il futuro.
Esagerati, il futuro? Sì, il futuro!

Non sta scritto da nessuna parte che il futuro di Senigallia sia di essere venduta pezzo per pezzo e di essere privatizzata.
Non sta scritto da nessuna parte che per tamponare i tagli del Governo bisogna svendere il patrimonio pubblico fino ad azzerarlo.

E quando tutto ciò che appartiene alla collettività sarà venduto che resterà?
Come farete quadrare il bilancio?
Dopo la città saranno messi all’asta i cittadini?

L’asta, tutte le aste, sono andate vuote, e se l’arvultùra è servita a inibire gli sciacalli, bene, ne siamo orgogliosi. E’ la conferma che la lotta paga!
Ora però dopo l’asta pubblica – come da copione – si passerà alla trattativa privata, dove lontani da sguardi indiscreti, gli acquirenti potranno mettere all’angolo in Comune, svalutando ancora di più l’immobile.

Poiché la casa del custode dell’Opafs è ancora di proprietà comunale, l’Amministrazione faccia un atto di grande coraggio. Investa, ma invece di investire sul breve termine traendoci qualche spicciolo, investa sul futuro, regolarizzando l’occupazione, stipulando un contratto.
Investa sui propri cittadini, su quelli più giovani.
Investa sull’autogestione, sulla produzione di cultura e aggregazione.
Investa non sul sociale ma sulla società, la lasci vivere senza strangolarla con privatizzazioni o con sgomberi.

La svendita del pubblico ha prodotto la crisi. La svendita del pubblico non può essere la soluzione alla crisi.

La crisi è anche crisi della rappresentanza politica – da destra a sinistra – e spesso rifiuto della politica stessa. Nel momento in cui un pezzo di città riscopre la politica – la gioia del vivere collettivo – e si autorganizza in uno spazio, pensate veramente, cari amministratori, che investire sul futuro voglia dire distruggere quest’esperienza, dividerla tra buoni e cattivi, lacerarla e lasciarla ai manganelli della polizia e ai sigilli dell’autorità giudiziaria per far arricchire il costruttore o l’immobiliarista di turno? Non siate miopi, il dito sta indicando la luna!

Per tutti quelli che non si fermano a guardare il dito e pensano che dalla crisi si esca costruendo un’alternativa di sistema e non riproducendo il sistema che ha prodotto la crisi.
Per tutti quelli che non vogliono tagliare le ali a una nuova generazione che ha smesso di occuparsi del proprio condominio ed ha iniziato a occuparsi del mondo.
Per tutti quelli che amano Senigallia e la ritengono un bene comune.

Vi invitiamo a costruire e a partecipare a una grande presa di parola collettiva e pubblica.
Lanciamo per sabato 12 novembre alle ore 17.00 in piazza Roma, una grande assemblea cittadina.

Riprendiamo parola. Riprendiamoci la politica. Riprendiamoci il diritto a decidere sulle nostre vite.
Riprendiamoci il presente. Costruiamo il futuro.

SPAZIO OCCUPATO ARVULTÙRA

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07/11/11 REPORT DEL PRIMO INCONTRO TRA IL SINDACO E ARVULTùRA

by on Nov.09, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

REPORT DEL PRIMO INCONTRO TRA IL SINDACO E ARVULTùRA

Lunedì 7 novembre, alle 15.00, una settantina di attivisti del Collettivo Studentesco e del Mezza Canaja sono partiti in corteo dallo Spazio Occupato Arvultùra, con uno striscione con scritto “Date spazio ai nostri bisogni” e si sono diretti all’incontro in Comune con il Sindaco di Senigallia.

Una delegazione di sei persone è salita nelle stanze del palazzo comunale, gli altri sono rimasti a fare un sit-in nella piazza sottostante. L’incontro è durato circa un’ora e mezza: quando i ragazzi sono usciti dal Comune, i loro volti non erano molto distesi.

Direttamente nella piazza è subito iniziata un’assemblea pubblica, in cui è stata riportata la discussione tra gli attivisti e il Sindaco di Senigallia.

Ciò che è emerso non lascia molti spiragli alle aspettative, ci troviamo infatti in una situazione di muro contro muro dove gli interessi economici hanno il sopravvento sulle necessità e sui desideri di una pezzo di città, soprattutto della sua parte più giovane.

Nonostante lo stato di tensione tra Amministrazione e occupanti la trattativa continua con un altro incontro con il Sindaco Mangialrdi per lunedì 14 novembre alle ore 15:00. In questa data gli occupanti dovranno portare al Primo Cittadino alcune proposte di spazi sfitti alternativi presenti in città.

L’occupazione continua.

Spazio Occupato Arvultùra

Le foto

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07/11/11 CENTRI SOCIALI MARCHE: SOLIDARIETA’ AD ARVULTùRA

by on Nov.07, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

SOLIDARIETA’ ALLO SPAZIO OCCUPATO ARVULTURA
COMUNICATO CENTRI SOCIALI DELLE MARCHE

Il vento non si ferma e quando soffia narra di speranze e spazza via le contraddizioni.

Il 4 novembre i compagni del Collettivo Studentesco e del Mezzacanaja hanno occupato uno stabile pubblico, da anni non utilizzato e messo all’asta dal Comune di Senigallia. Uno spazio che invece di divenire patrimonio privato diventa, con il loro atto, un bene comune da preservare e tutelare.

Sottrarre luoghi alla rendita e al profitto significa aprire spazi di libertà collettivi. Soprattutto nella nostra regione dove il potere economico e politico è riservato e lottizzato da cricche di interesse.
Oltre però alle lobbies affaristiche e alle loro autotutele, c’è il 99% della popolazione che vede i propri diritti sempre più oltraggiati e calpestati.

La crisi economica ed occupazionale che invade i nostri territori trova i suoi più nefasti riflessi nelle condizioni di vita di tantissimi uomini e donne che hanno perso il loro lavoro, il precariato diffuso da condizione materiale diventa esistenziale, la scuola pubblica è ostaggio di una terribile riforma e l’isolamento delle soggettività è imposto comeparadigma del nostro tempo.

Liberarsi da queste costrizioni è per noi reale e immediata, produzione di comune. Questi giorni a Senigallia i compagni e tanti studenti hanno voluto far sentire la propria voce, un urlo che attesta un’esistenza che nessuno, Sindaco Mangialardi in testa, può far finta di non vedere.

L’Arvultùra, la tempesta improvvisa, nasce da esigenze ben precise e porta con sé idee di autogestione e di produzione politica.

In un momento in cui gli spazi di socialità vengono compressi e sottoposti al tribunale mediatico e repressivo, aprire fornaci di idee collettive è un atto di resistenza. Doveroso, da sostenere senza alcuna remora.

Non solo però siamo solidali con i compagni di Senigallia, ma il nostro cuore è con i loro corpi, perché noi siamo loro e siamo consapevoli che l’incessante creazione di luoghi di aggregazione, produzione e confronto sia lo stimolo più importante per la costruzione del domani.

Centri Sociali Marche

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07/11/11 COMUNICATO DI SOLIDARIETà AD ARVULTURA DA ASSOCIAZIONI E SINDACATI

by on Nov.07, 2011, under Comunicati e Manifestazioni, Uniti contro la crisi senigallia

SOLIDARIETA’ AD ARVULTùRA
COMUNICATO DI ASSOCIAZIONI E SINDACATI SENIGALLIESI

Per contrastare quella deriva sociale che vede il continuo dilagare dell’individualismo, abbiamo da sempre ritenuto fondamentale porre l’attenzione su obiettivi collettivi, e nel contempo intraprendere un percorso di confronto chiaro e concreto con le differenti giunte comunali avvicendatesi nel corso degli anni.

Venerdì 4 novembre una settantina tra studenti medi, universitari, lavoratori e precari di Senigallia, hanno occupato uno spazio comunale abbandonato da più di tre anni e che era destinato ad essere venduto e privatizzato.

Vogliamo entrare nel merito dell’occupazione dalla casa di via 4 novembre per offrire la testimonianza che il dialogo, a volte anche attraverso fasi dure, può comunque portare a dei risultati e per affermare che la difesa dei beni comuni passa anche attraverso scelte politiche non usuali di questi tempi, ma che potrebbero portare alla valorizzazione di risorse umane, in contrasto con la pur reale esigenza di fare cassa.
Anche attraverso queste semplici pratiche passa il vento del cambiamento.

Pertanto auspichiamo che l’amministrazione comunale intenda iniziare un dialogo costruttivo con gli occupanti e nel contempo offriamo la piena solidarietà ai collettivi protagonisti della vicenda.

Associazione culturale La Stanza
Associazione GRATIS
Comitato Acqua Bene Comune Senigallia
Cobas comitato di base della scuola
Uniti Contro la Crisi Senigallia
FIOM Senigallia
La Piaga di Velluto
Associazione CirkOlistico
ARCI Capanna

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05/11/11 BLITZ A SENIGALLIA DI ARVULTURA: IL VENTO NON SI SGOMBERA!

by on Nov.06, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

IL VENTO NON SI SGOMBERA! ARVULTURA!
BLITZ IN CENTRO CITTA’

Oggi – sabato 5 novembre – verso le ore 18.00 un centinaio di attivisti dello Spazio Occupato Arvultùra di Senigallia, si sono messi in corteo bloccando le strade fino al Palazzo Comunale. Lì è stato appeso uno striscione con scritto: “Il vento non si sgombera! Arvultùra.”

Un’azione comunicativa indirizzata al Sindaco Mangialardi ed alla sua maggioranza dopo la minaccia di denuncia e di sgombero fatta dal Primo Cittadino.
Un’azione che ha voluto subito affermare ad alta voce che qui la paura non è di casa! [Le foto]

Il corteo è poi ritornato nello spazio occupato per l’inaugurazione della mostra fotografica sul 15 ottobre. Lo spazio è gremito di senigalliesi di ogni età.

Di seguito la lettera lasciata al Sindaco di Senigallia:

Risposta al Sindaco Mangialardi.
IL VENTO NON SI SGOMBERA!

Nel leggere la dichiarazione del Sindaco Mangialardi questa mattina sui quotidiani locali siamo rimasti sbalorditi. Una posizione politica (?) degna della peggiore cultura leghista e della peggiore destra.

Davanti a più di settanta senigalliesi – studenti medi, universitari, precari e lavoratori – che si sono riappropriati di un posto pubblico e abbandonato per sottrarlo al degrado e alla sua svendita, con la volontà di aprirlo alla città, il Sindaco afferma una soluzione manu militari, senza neanche aver accettato un incontro e un dialogo in prima persona.
Incontro e dialogo richiesto nel comunicato stampa, nelle interviste ai giornali e tramite la mediazione dei consiglieri comunali di Partecipazione.

Perché il Sindaco non accetta di parlare con i propri cittadini, soprattutto con quelli più giovani? Dove sono finite le tanto vantate “politiche giovanili”? Pensate veramente che il CAG risolva questo problema?

Certo l’illegalità, ma non è forse il compito della politica e dei politici quello di mediare i conflitti? Esiste ancora la politica o esistono solo interessi economici?

C’è la fila per le associazioni?! Bene, usciremo subito da questo posto quando la Giunta dirà pubblicamente che invece di privatizzare lascerà lo spazio alle associazioni. Ce ne andremmo contenti, perché vincerebbe tutta la città.

Se la maggior parte degli occupanti sono studenti delle scuole medie-superiori che hanno deciso di metterci la faccia, l’hanno fatto perché sono solo dei piccoli borghesi annoiati o dei proletari irruenti, oppure hanno delle cose da dire, dei bisogni sociali da esprimere? Siete così ingenui da pensare che il conflitto sociale possa esprimersi solo con toni garbati e pose composte? Avete visto cosa sta accadendo in Italia, in Europa e nel Mondo? Senigallia sta sulla terra, non sulla luna.

E per favore non siate così ipocriti da dire che il guadagno che ricavereste dalla vendita di questo spazio è determinante per mandare avanti le politiche sociali martoriate dai tagli del Governo. Perché se si deve tagliare allora si tagli sui superstipendi dei dirigenti, sulle consulenze pagate a peso d’oro, sulle SPA e sui loro consiglieri d’amministrazione … sui fuochi estivi!

Chiediamo un incontro con il Sindaco. Chiediamo la regolarizzazione di questo spazio o il trasferimento in un altro. Chiediamo un contratto. Chiediamo che non sia svenduto a privati ma aperto alla cittadinanza.

Se si tratta però, non si tratta dopo ma durante; durante l’occupazione, perché solo così ci si confronta tra pari. In strada non c’è trattativa possibile.

Spazio Occupato Arvultùra

L’occupazione

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04/11/11 SENIGALLIA – NASCE LO SPAZIO OCCUPATO ARVULTURA

by on Nov.06, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

NASCE LO SPAZIO OCCUPATO ARVULTùRA
Difendere il pubblico per costruire il comune

 

La differenza tra cercare contratti e stringere mani, oppure spingere compatti per stringere contatti umani”.
(Brokenspeakers – La cosa nostra)

Esiste un’evenienza meteorologica particolarmente pericolosa specie nelle coste marchigiane a nord di Ancona.

Quando al mattino verso le otto invece che cessare il vento di terra si fa più caldo e secco, significa che sta tirando il “garbino”, il vento da sud, sud – ovest che sul Tirreno corrisponde al Libeccio. Dunque se il garbino soffia a raffiche quasi nessuno dei marinai più accorti esce in mare, anche se il cielo è sereno e il mare fino a mezzo miglio dalla costa è calmo e particolarmente trasparente.

Infatti, prima o poi compare all’orizzonte verso nord una linea scura, la tressa, e poi all’improvviso – quando il mare si fa bianco di schiuma – il vento non aumenta gradatamente ma si scatena all’improvviso. E’ la rivultùra, dai pescatori ancora più dialettizzata in “arvultùra”.

Che il vento stia cambiamo lo abbiamo visto e vissuto nelle piazze italiane di quest’ultimo anno, dal 14 dicembre del 2010 al 15 ottobre del 2011. Piazze aspre, dure e irruente, ma desiderose di riprendersi in mano ciò che è stato tolto: il presente, il futuro, la possibilità di poter autodeterminare con dignità la propria vita. Piazze irrappresentabili dall’attuale compagine politica sia quella seduta in parlamento sia quella che corteggia i movimenti per entrarci.

Il vento sta cambiando anche qui, a Senigallia. Lo vediamo nella crescita delle persone che partecipano alle assemblee, che vengono ai cortei, che si autorganizzano nelle scuole, nel lavoro, nei gruppi di consumo e per la difesa del territorio da rendita e speculazioni.

La crisi morde anche nella benestante provincia rossa. Le piccole aziende chiudono, gli operai si ritrovano disoccupati o in cassa integrazione. Aumentano gli sfratti e le file davanti alla Caritas. Le scuole delle frazioni sono chiuse e gli insegnati tagliati. I precari, beh loro continuano a fare lavori di merda.

La finanziaria del Governo Berlusconi con i suoi tagli agli enti locali non ha fatto altro che togliere le risorse per le politiche sociali. Gli enti pubblici senza più soldi sono diventati ostaggi dei grandi capitali o addirittura pignorati, gli spazi pubblici sono stati svenduti a ditte “amiche”, e a colpi di varianti e piani particolareggiati l’urbanistica è stata completamente deregolamentata. La conseguenza è l’accentuazione della dispersione urbana e cioè – per dirla nuda e cruda – la cacciata dei senigalliesi – soprattutto i giovani e precari – dal centro città.

L’arvultura comincia da qui, dal porre un freno alla svendita della nostra città. Ciò che è pubblico è amministrato dallo Stato ma appartiene a tutti: è comune, e in quanto tale deve essere sottratto alle logiche del profitto privato. Oggi più che mai.

Oggi, nasce lo “Spazio Occupato Arvultùra” come unione di due realtà sociali e politiche cittadine.

Un’occupazione che non vuole essere un centro sociale, ma uno spazio comune che possa fungere da luogo di aggregazione e di ritrovo, da laboratorio culturale e soprattutto da organizzazione politica autonoma. Uno spazio comune nella città, per la città e della città.

Oggi, il Collettivo Studentesco e il Mezza Canaja hanno occupato uno degli ultimi spazi comunali rimasti in città. Uno spazio in pieno centro, abbandonato da più di tre anni e che lunedì 7 novembre sarà messo all’asta e svenduto. Non è un’occupazione simbolica, siamo entrati per restare.

Alla Giunta chiediamo un contratto in comodato ad uso gratuito. Non chiediamo nessun finanziamento in quanto riteniamo che i soldi pubblici debbano essere investiti per i servizi sociali. Saremo noi a ristrutturarlo, a sistemarlo, a farlo vivere, ad aprirlo alla città e tramite l’autofinanziamento pagheremo le normali utenze (luce, acqua, gas).

All’Amministrazione Comunale diciamo che è il momento di valorizzare ciò che è pubblico e che vuole diventare comune e non il privato e i suoi profitti.

Al Sindaco Mangialardi, al PD, all’IdV, a SeL, ai Verdi e al PdCI resta la responsabilità politica di assumere una posizione chiara e trasparente di fronte alla cittadinanza tutta.

Spazio Occupato Arvultùra
Mezza Canaja – Collettivo Studentesco

La cronaca
Le foto

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