25/08/12 TRASH NIGHT ALL’ARVULTUùRA: TUTTO IN UNA NOTTE
by csamezzacanaja on Aug.19, 2012, under Arvultùra, Feste
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by csamezzacanaja on Aug.10, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
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by csamezzacanaja on Aug.10, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni
Lunedì 6 agosto si è tenuta la prima manifestazione pubblica indetta dal “Comitato Famiglie Disabili”, contro i tagli ai servizi per i disabili, effettuati dall’Amministrazione Comunale. La manifestazione, dopo gli interventi dei genitori e di altri cittadini, si è trasformata prima in un corteo in centro storico e poi in un breve blocco del traffico.
Di seguito il comunicato sulla mobilitazione:
SUL SOCIALE NON SI TAGLIA
“Lo stato non ha la disponibilità economica per sostenere tutti gli invalidi,
loro devono collaborare come gli altri cittadini”
(Mario Monti, 7 febbraio 2012)
“Non ci sono i soldi”. E’ questo il leitmotiv contro il quale si scontra ogni richiesta dei cittadini che si organizzano per rivendicare dei diritti, spesso elementari.
Quando abbiamo detto di investire sulle case popolari o di riqualificare il patrimonio sfitto, di non svendere il patrimonio pubblico o di aumentare i fondi per le politiche di sostegno al lavoro, la risposta è sempre stata la stessa: “non ci sono i soldi”.
Questa è anche la risposta che l’Amministrazione Comunale ha dato alle famiglie dei disabili alle quali ha improvvisamente tagliato i servizi.
E’ vero, i soldi non ci sono e questa non è una colpa dei Comuni, ma delle politiche europee fondate sui tagli allo stato sociale. Ad applicare queste politiche economiche in Italia è il Governo Monti.
Un’Amministrazione Comunale in questa situazione ha due scelte, o diventare mera esecutrice di decisioni altrui o schierarsi con i propri cittadini. I soldi sono pochi, la coperta è corta, ma decidere da che parte tirare questa coperta, cioè a chi erogare i soldi, dipende tutto dalla volontà politica e non dai tecnici che ci governano.
I Comuni, oggi, sono strumenti per la traduzione sul piano locale di politiche di rigore che hanno come unico risultato l’impoverimento di tutti noi. Se la Giunta Mangialardi non vuole essere una semplice esecutrice, a nostro avviso, dovrebbe aprire il bilancio comunale alla città, confrontarsi con le parti sociali, con i suoi abitanti e farlo prima di approvare un bilancio e non dopo.
E’ necessario che le politiche economiche comunali siano sottratte all’esclusivo ed escludente sapere dei tecnici e dirigenti per essere invece il risultato di una gestione partecipata, cioè essere oggetto di discussione politica pubblica. Serve un Consiglio Comunale Aperto che inviti la città a discutere del prossimo bilancio e quindi a poter decidere dove si taglia e dove no. Sui servizi pubblici, sociali, sull’istruzione e sulla salute, va posta una rigidità tutta politica, affermando: “qui non si può tagliare”.
Come Spazio Comune Autogestito Arvultùra, lunedì siamo scesi in piazza affianco del “Comitato Famiglie Disabili”, portando questi contenuti. La loro lotta è la nostra lotta e non lo diciamo in termini retorici o di mera solidarietà, ma perché le difficoltà che queste famiglie e i lavoratori stanno vivendo, è il risultato pratico, tangibile e quotidiano delle politiche economiche di rigore. Se non saremo in grado di porre almeno un argine, questo si ripercuoterà su tutti i servizi sociali. Sono in ballo la qualità e la dignità della vita di tutti noi.
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTÙRA
PER APPROFONDIRE:
(da Senigallia Notizie)
COMITATO FAMIGLIE DISABILI:
http://www.senigallianotizie.it/argomenti/comitato-famiglie-disabili
07/12 INIZIATIVE DI LUGLIO ALL’ARVULTùRA: APERITIVI KM 0, MOSTRA, SPETTACOLI, CENA SOCIALE
by csamezzacanaja on Jul.13, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
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by csamezzacanaja on Jul.13, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni, Serate e Dibattiti
RICOSTRUIAMO L’EMILIA DAL BASSO!!
INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ A SOSTEGNO DEI CASEIFICI COLPITI DAL SISMA
In questi ultimi anni ci hanno abituato, o stanno lentamente cercando di farlo, allo stato d’emergenza.
Già quello che per etimologia è un evento che ricorre improvvisamente e quindi anche in maniera straordinaria, è diventato all’ordine del giorno delle cronache nazionali e locali.
E’ proprio “l’ordinaria straordinarietà” dell’evento che lo rende sempre più spesso un vero e proprio “cavallo di troia”,uno stato d’eccezione o meglio d’interregno, dove tutti gli assetti politici, decisionali e di partecipazione vengono completamente sospesi e sostituiti dalla lobby speculatrice dell’emergenza.
Seduta a capotavola della grande abbuffata sta la Protezione Civile, assieme ai costruttori “amici”, agli investitori “amici”, ai politici conniventi e a quanti hanno un interesse economico nella non-risoluzione dello stato d’emergenza.
Le calamità – tutte – ma nello specifico il terremoto, diventano quindi un lauto piatto nel quale arricchirsi e abbuffarsi creando un’economia di mercato precisa, speculatrice e bieca che nulla ha a che vedere con la solidarietà.
Con questo non ci riferiamo assolutamente alle migliaia di volontari, uomini e donne che donano il loro tempo e le loro competenze in aiuto delle popolazioni colpite dalle calamità; piuttosto ai Bertolaso di turno che sostituendosi ai governi locali instaurano il sistema mafioso “tutta emergenza – niente partecipazione”.
All’interno di tale stato d’emergenza la lobby della ricostruzione ha tutto concesso; gestisce gli appalti e la ricostruzione e quindi l’economia di quei territori. Inoltre stabilisce l’andamento dell’ assistenza primaria, l’aspetto sociale e partecipativo della popolazione.
Nel sostituirsi completamente alla sovranità popolare di chi abita nei territori colpiti, la lobby non solo gestisce l’immediato ma programma e ricostruisce un futuro a sua immagine e somiglianza, dove anche l’assetto urbanistico altro non è che l’espressione di una società piramidale, specchio dell’economia capitalistica che ci vuole consumatore e non produttore, isolato e non centrale, marginale alle decisioni e non al centro del processo decisionale.
Pensiamo alle New Town dell’Aquila e all’immagine aberrante di chi addirittura alle 3.32 rideva di una disgrazia che per sempre, anche se ci auguriamo di no, cambiava il volto, le condizioni sociali e le vite dei cittadini abruzzesi.
Ricordiamo con molta rabbia i racconti che all’indomani del terremoto aquilano ci fecero gli abitanti delle tendopoli; divieto di assemblea e di volantinaggio nei campi, l’ingresso controllato con un vero e proprio checkpoint “militare”, zone interdette e un assetto bellico degno di una zona di guerra.
Con l’Aquila ancora negli occhi e la sua ricostruzione mafiosa in mente, in seguito al sisma che ha colpito l’Emilia abbiamo iniziato subito a ragionare su come e quale potesse essere l’aiuto più coerente e più concreto da poter portare, diffidando dalle raccolte fondi tramite degli SMS, concerti giganteschi e fondazioni bancarie.
Abbiamo inserito questo ragionamento all’interno della sperimentazione sulla Filiera Corta, perché abbiamo ritenuto che questo potesse essere un meccanismo capace di scardinare l’impianto “Bertolaso” alla radice, proponendo un modello economico e di relazione sociale completamente antitetico.
E’ una relazione diretta che si instaura tra il consumatore e il produttore, che li porta fuori dalla mera dinamica alienante del mercato globale e li “costringe” a conoscersi, a stimarsi e fidarsi reciprocamente mettendo a pari importanza gli “interessi” di entrambi.
Credere in questa relazione significa affermare l’esistenza di un’altra economia, nuova (anche se le esperienze dei gruppi di acquisto solidale esistono già da decine di anni), sana, libera da una mera logica di profitto per il profitto e solidale.
Per questo dal 1 al 10 di giugno abbiamo avviato la raccolta delle prenotazioni per il parmigiano terremotato, registrando un enorme successo, e in soli 10 giorni siamo arrivati a 3000 kg per un valore di circa 33 mila euro.
Abbiamo scelto accuratamente le due cooperative-caseifico con le quali relazionarsi; il primo della zona di Campegine (RE) Latteria Sociale Lora e l’altro Caseificio Sociale 4 Madonne di Lesignana di Modena (MO). Con loro abbiamo parlato ripetutamente, siamo stati sul posto di persona, instaurando una relazione al di là della mera contingenza del parmigiano.
Ci siamo fatti raccontare le loro storie che ci hanno permesso di capire molto ma ancora più importante abbiamo trovato la conferma che cercavamo rispetto alla scelta dell’acquisto collettivo.
I caseifici stanno ripartendo, questo grazie all’aiuto di moltissimi che stanno acquistando il parmigiano; questo ha permesso di avere a disposizione liquidità necessaria per poter affrontare immediatamente parte dei lavori di ripristino dei magazzini di stagionatura danneggiati dalle scosse.
Quello che sembrava impossibile si sta realizzando, come per noi poteva essere inimmaginabile donare 33.000 mila euro per i terremotati, invece l’unione di quasi 2000 famiglie che hanno voluto credere in questo progetto ci riporta ad un risultato unico.
Siamo lo spazio Autogestito Arvultùra, il Mezza Canaja e il Collettivo studentesco, siamo la parte di questo paese che da anni si è messa in cammino per cambiare il futuro, siamo l’alternativa, unica e possibile e questa crisi.
Questa è la nostra differenza. Questa la capacità di mettersi in discussione e di portare un cambiamento costruttivo; che non sia momentaneo o “emergenziale” ma che sia reale e dignitoso. Collaborare con chi con forza e coraggio cerca di ricostruire il proprio futuro mantenendo la propria dignità di lavoratore e cittadino, è per noi essenziale. Difendere la propria terra dalla speculazione il nostro primo pensiero, che si tratti di quella post sisma o di quella affetta dell’urgenza della grande velocità. Riconoscere e difendere con le unghie ed i denti quel Bene Comune che la crisi ci vuole negare. In questo caso, la nostra capacità di essere solidali.
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTÙRA
FOTO CASEIFICIO LATTERIA SOCIALE LORA 10/07/’12
VIDEO VIAGGIO/CONSEGNA 10/07/’12
FOTO CASEIFICIO SOCIALE 4 MADONNE 05/07/’12
FOTO CONSEGNA 05/07/’12
CONFERENZA STAMPA 05/07/’12
27/06/12 SENIGALLIA – CRONACA DI UNA LOTTA OPERAIA… VINTA!
by csamezzacanaja on Jun.28, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni
SENIGALLIA – CRONACA DI UNA LOTTA OPERAIA… VINTA!
Si è conclusa mercoledì 27 giugno la lotta degli operai edili per vedersi riconosciuto il salario per il lavoro di muratura fatto nel cantiere Erap di Senigallia.
Tutto è cominciato tre mesi fa, quando gli operai sono saliti sulla gru bloccando il cantiere per ottenere le mensilità arretrate. L’occupazione è durata qualche ora, poi la mediazione dell’Amministrazione Comunale ha portato al pagamento dei salari.
Il collettivo Precari United e l’Arvultùra erano sotto la gru, a portare solidarietà e sostegno alla lotta.
Tutto sembrava risolto, fino a giovedì 21 giugno, quando i telefoni di alcuni attivisti dell’Arvultùra hanno squillato di nuovo. Dall’altra parte del telefono c’erano gli operai che stavano chiedendo sostegno perché mancava ancora il 60% dei salari: gli straordinari fatti e non riconosciuti.
Di lì inizia una mobilitazione permanente che vede gli operai edili e gli attivisti di Arvultùra e Precari United, muoversi insieme e ri/organizzare la lotta con un obiettivo chiaro: il lavoro è sudore e fatica, e va pagato!
In una settimana s’incontrano tutte le parti, in primis l’Amministrazione Comunale che si fa da mediatrice con L’Erap e poi la CGIL di Senigallia che prende in carico la vertenza sindacale.
Dopo il primo muro contro muro, dove l’Erap sembra non voler accettare nessun confronto, gli operai insieme agli attivisti senigalliesi, occupano il cantiere, decisi a impedirne la riapertura fin tanto che non si sarà avuta la garanzia che il lavoro fatto sarà pagato.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 giugno arriva – finalmente – l’accordo: gli straordinari saranno pagati e di conseguenza si pone fine all’occupazione.
Vincere questa lotta per la dignità di operai che hanno lavorato dodici ore al giorno – sabato e domenica compresi – non era affatto scontato. Se è stato possibile, è perché operai e attivisti sono riusciti attraverso un’intelligente azione conflittuale a impegnare l’Amministrazione Comunale e il sindacato CGIL a prendere parola, in vista di un risultato comune: la tutela di chi nell’opaco mondo dell’edilizia sta all’ultimo posto, gli operai.
Dopo la contestazione alla CISL, questa nuova lotta ci dimostra che c’è una Senigallia democratica e solidale, irriducibile a qualsiasi forma d’ingiustizia sociale e sfruttamento.
Una Senigallia diversa e opposta a quella dei politici che si lamentano se non riescono a dormire nelle proprie case di lusso per qualche decibel in più o peggio, dei fondamentalisti cattolici e delle loro indegne crociate antiabortiste.
Ancora una volta, la lotta paga!
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTÙRA
PRECARI UNITED
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO:
(tratti da www.senigallianotizie.it)
13/06/12 IL MIO VOTO VA RISPETTATO – BLITZ ALLA MULTISERVIZI DI SENIGALLIA
by csamezzacanaja on Jun.13, 2012, under Comunicati e Manifestazioni
IL MIO VOTO VA RISPETTATO – BLITZ ALLA MULTISERVIZI DI SENIGALLIA
L’abbiamo buttata fuori dalla porta a furor di popolo un anno fa esatto, ma la stanno facendo rientrare dalla finestra. Nel frattempo gli amministratori locali, l’ATO 2 ed i gestori della Multiservizi S.p.A. fanno finta di nulla, continuando ad appropriarsi indebitamente del denaro degli utenti senigalliesi.
Stiamo parlando della remunerazione del capitale investito. Quella voce presente nel calcolo della tariffa, che 27 milioni d’italiani hanno scelto di non volere più pagare con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011, e diventata legge a tutti gli effetti il 21 luglio 2011.
Sono parole che puntualmente in ogni comunicato riportiamo e non ci stancheremo di essere ripetitivi perché non accettiamo l’idea di vivere in un paese in cui vengono ignorati gli elementari principi su cui si fondano le democrazie moderne.
Nelle bollette dei cittadini ancora grava quella voce che non ha nessun reale collegamento ad alcun tipo di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio idrico integrato; una voce che 27 milioni di cittadini hanno deciso di abrogare affinchè quel capitale non diventasse appetibile per i privati, ne’ per dar vita ad una speculazione bancaria e finanziaria poiché capace di garantire profitto semplicemente investendo del capitale.
Il Sindaco Mangialardi continua a sostenere pubblicamente che i proventi del Comune di Senigallia sono rinvestiti nella stessa Multiservizi S.p.A.. L’art 13 della legge Galli n.36/1994 che disciplina il servizio idrico dichiara esplicitamente che la tariffa “è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione”. Il costo del servizio idrico lo paghiamo già attraverso la tariffa, senza che sia necessaria la remunerazione del capitale.
Inoltre questo “virtuosismo”è tutto da dimostrare. Non è dato conoscere a quanto ammonta la remunerazione del capitale, quanto spetta al Comune di Senigallia, quanto incide in percentuale nelle bollette degli utenti, quali sono le spese dei costi d’amministrazione. Le chiacchiere stanno a zero.
Ad un anno esatto dall’esito referendario che ha sancito l’abrogazione della remunerazione del capitale investito, dalle parole abbiamo deciso di passare ai fatti. Dopo numerosi banchetti informativi effettuati tra la città di Senigallia e di Corinaldo, 140 utenti – cioè 140 famiglie, ed bene specificarlo – hanno sottoscritto la lettera di formale reclamo che questa mattina abbiamo consegnato alla sede della Multirservizi S.p.A. di Senigallia.
Lo abbiamo fatto oggi, anche per partecipare alla due giorni di mobilitazione nazionale contro il Governo Monti e il DDL Fornero. Giornate indette dalla “coalizione sociale” Blockupy DDL Fornero, che vede oggi – mercoledì 13 giugno – azioni decentralizzate nei singoli territori, e domani – giovedì 14 giugno – una manifestazione unitaria a Roma, sotto il Parlamento.
Chiediamo che venga eliminata dalle fatture emesse dalla società la quota di remunerazione del capitale investito, avvisando che la stessa costituisce una pratica scorretta ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. n.20672005 (c.d. Codice del Consumo).
Contestualmente chiediamo che la Multiservizi S.p.A. provveda a rimborsare ai firmatari quanto già da questi indebitamente corrisposto a titolo di remunerazione del capitale investito, con riguardo al periodo successivo al 20.07.2011.
Senza alcun preavviso, ci riserveremo di promuovere le azioni più opportune comprese quelle legali nelle competenti sedi giudiziarie o di autoriduzione della bolletta.
Comitato Acqua Bene Comune Senigallia
13-14/06/12 BLOCKUPY DDL FORNERO – ROMA
by csamezzacanaja on Jun.05, 2012, under Comunicati e Manifestazioni
Comments Off on 13-14/06/12 BLOCKUPY DDL FORNERO – ROMA more...01/06/12 ARTE, GASTRONOMIA E SOLIDARIETA’ ALL’ARVULTùRA
by csamezzacanaja on May.31, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni, Serate e Dibattiti
ARTE, GASTRONOMIA E SOLIDARIETA’ ALL’ARVULTùRA
Arte, gastronomia e solidarietà. Sono queste le caratteristiche della serata che si terrà venerdì 1 giugno, presso lo Spazio Comune Autogestito Arvultùra.
Si parte alle ore 19:30 con un aperi/cena: degustazione di vino, formaggi, miele, confetture e pane della zona. La prima tappa di un percorso di sensibilizzazione e di promozione della Filiera Corta, attraverso iniziative che prevedano la degustazione e la vendita diretta di prodotti locali.
In sintonia con il percorso della Filiera Corta e per una solidarietà attiva con le popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto, l’Arvultùra aderisce all’appello lanciato dall’Arci di Modena e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, grazie al quale più di 9.000 persone in tutta Italia stanno sostenendo i caseifici colpiti dal sisma. La raccolta sarà strutturata attraverso la prenotazione obbligatoria fino al 10 giugno al numero 3331295984, allo scadere delle prenotazioni si provvederà al ritiro della merce presso i punti di raccolta nelle zone terremotate e in seguito alla ridistribuzione nella città di Senigallia.
I prodotti che possono essere prenotati durante la serata del 1 giugno, sono i seguenti:
– 12 mesi € 9 al kg in pezzi da 500 gr o 1 kg sottovuoto;
– 14 mesi € 11,5 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
– 27 mesi € 13,00 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
La serata continua alle ore 21:30 con lo spettacolo teatrale “OTTO, OVVERO PER IL DIRITTO ALLA RABBIA”, di e con Carla Viatantonio, musiche di Paolo Tizianel.
Otto, che è stato partorito nel cuore del modello produttivo del nordest, è una riflessione su questo modello, questo modello che non funziona, che a furia di imporci di essere “disponibili al cambiamento” ci fa dimenticare quale faccia avevamo prima di cominciare a trasformarci, questo modello che sforna termini nuovi, che trasforma la sintassi senza trasformare il contenuto: la cultura le culture la differenza le differenze le diversità l’integrazione l’inclusione e poi?
Otto è uno spettacolo che rivendica il diritto a chiamare le cose con il loro nome. Otto non usa la dicitura car@ per indicare entrambi i generi. Otto non crede alle pari opportunità, ma ci spera.
Otto non parla di flessibilità ma di precarietà strutturale. Otto non è autobiografico, però nasce dall’osservazione del reale. Otto è in bilico.
Che se un contratto regolare è un favore, se una casa (e non una stanza) in affitto è un privilegio, se una casa di proprietà è un lusso sfrenato, incazzarsi, almeno, sarà un diritto?
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTÙRA
30/05/12 PRESENTAZIONE LIBRO TUMULTI DI E CON AUGUSTO ILLUMINATI
by csamezzacanaja on May.27, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti