CSOAMezzaCanaja

04/11/11 SENIGALLIA – NASCE LO SPAZIO OCCUPATO ARVULTURA

by on Nov.06, 2011, under Comunicati e Manifestazioni

NASCE LO SPAZIO OCCUPATO ARVULTùRA
Difendere il pubblico per costruire il comune

 

La differenza tra cercare contratti e stringere mani, oppure spingere compatti per stringere contatti umani”.
(Brokenspeakers – La cosa nostra)

Esiste un’evenienza meteorologica particolarmente pericolosa specie nelle coste marchigiane a nord di Ancona.

Quando al mattino verso le otto invece che cessare il vento di terra si fa più caldo e secco, significa che sta tirando il “garbino”, il vento da sud, sud – ovest che sul Tirreno corrisponde al Libeccio. Dunque se il garbino soffia a raffiche quasi nessuno dei marinai più accorti esce in mare, anche se il cielo è sereno e il mare fino a mezzo miglio dalla costa è calmo e particolarmente trasparente.

Infatti, prima o poi compare all’orizzonte verso nord una linea scura, la tressa, e poi all’improvviso – quando il mare si fa bianco di schiuma – il vento non aumenta gradatamente ma si scatena all’improvviso. E’ la rivultùra, dai pescatori ancora più dialettizzata in “arvultùra”.

Che il vento stia cambiamo lo abbiamo visto e vissuto nelle piazze italiane di quest’ultimo anno, dal 14 dicembre del 2010 al 15 ottobre del 2011. Piazze aspre, dure e irruente, ma desiderose di riprendersi in mano ciò che è stato tolto: il presente, il futuro, la possibilità di poter autodeterminare con dignità la propria vita. Piazze irrappresentabili dall’attuale compagine politica sia quella seduta in parlamento sia quella che corteggia i movimenti per entrarci.

Il vento sta cambiando anche qui, a Senigallia. Lo vediamo nella crescita delle persone che partecipano alle assemblee, che vengono ai cortei, che si autorganizzano nelle scuole, nel lavoro, nei gruppi di consumo e per la difesa del territorio da rendita e speculazioni.

La crisi morde anche nella benestante provincia rossa. Le piccole aziende chiudono, gli operai si ritrovano disoccupati o in cassa integrazione. Aumentano gli sfratti e le file davanti alla Caritas. Le scuole delle frazioni sono chiuse e gli insegnati tagliati. I precari, beh loro continuano a fare lavori di merda.

La finanziaria del Governo Berlusconi con i suoi tagli agli enti locali non ha fatto altro che togliere le risorse per le politiche sociali. Gli enti pubblici senza più soldi sono diventati ostaggi dei grandi capitali o addirittura pignorati, gli spazi pubblici sono stati svenduti a ditte “amiche”, e a colpi di varianti e piani particolareggiati l’urbanistica è stata completamente deregolamentata. La conseguenza è l’accentuazione della dispersione urbana e cioè – per dirla nuda e cruda – la cacciata dei senigalliesi – soprattutto i giovani e precari – dal centro città.

L’arvultura comincia da qui, dal porre un freno alla svendita della nostra città. Ciò che è pubblico è amministrato dallo Stato ma appartiene a tutti: è comune, e in quanto tale deve essere sottratto alle logiche del profitto privato. Oggi più che mai.

Oggi, nasce lo “Spazio Occupato Arvultùra” come unione di due realtà sociali e politiche cittadine.

Un’occupazione che non vuole essere un centro sociale, ma uno spazio comune che possa fungere da luogo di aggregazione e di ritrovo, da laboratorio culturale e soprattutto da organizzazione politica autonoma. Uno spazio comune nella città, per la città e della città.

Oggi, il Collettivo Studentesco e il Mezza Canaja hanno occupato uno degli ultimi spazi comunali rimasti in città. Uno spazio in pieno centro, abbandonato da più di tre anni e che lunedì 7 novembre sarà messo all’asta e svenduto. Non è un’occupazione simbolica, siamo entrati per restare.

Alla Giunta chiediamo un contratto in comodato ad uso gratuito. Non chiediamo nessun finanziamento in quanto riteniamo che i soldi pubblici debbano essere investiti per i servizi sociali. Saremo noi a ristrutturarlo, a sistemarlo, a farlo vivere, ad aprirlo alla città e tramite l’autofinanziamento pagheremo le normali utenze (luce, acqua, gas).

All’Amministrazione Comunale diciamo che è il momento di valorizzare ciò che è pubblico e che vuole diventare comune e non il privato e i suoi profitti.

Al Sindaco Mangialardi, al PD, all’IdV, a SeL, ai Verdi e al PdCI resta la responsabilità politica di assumere una posizione chiara e trasparente di fronte alla cittadinanza tutta.

Spazio Occupato Arvultùra
Mezza Canaja – Collettivo Studentesco

La cronaca
Le foto


Comments are closed.

Looking for something?

Use the form below to search the site:

Still not finding what you're looking for? Drop a comment on a post or contact us so we can take care of it!