CSOAMezzaCanaja

18/04/09 CHE LA PAURA CAMBI FRONTE! COMUNICATO POST CORTEO

by on Apr.21, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni

CHE LA PAURA CAMBI FRONTE! 

“Le cose su cui si fonda la forza dello Stato sono
l’illusione, la presunzione d’assenza di una resistenza e la passività”.

(Toni Negri – “Il Ritorno”)

Dopo sabato
sono in molti ad avere meno paura. Lo abbiamo letto negli sguardi pieni di
gioia e rabbia dei migranti, ma anche di molti ragazzi della nostra città che
si sono uniti al corteo. Per la prima volta non erano soli, isolati, obbligati
al silenzio dalle perquisizioni che diventano intimidazioni, vessazioni o
violenza. Sabato hanno potuto guardare le forze dell’ordine in faccia e dire
che fatti come il pestaggio accaduto il 3 aprile non passeranno più sotto
silenzio. Sabato, fosse anche per qualche minuto, la paura ha cambiato fronte.

La paura,
oggi, è uno strumento di governo. Ha paura l’operaio della grande fabbrica in
vista della prossima decentralizzazione. Ha paura il lavoratore della piccola
azienda di servizi che deve cambiare gestione. Ha paura il giovane precario del
call-center o la giovane lavoratrice di un centro commerciale a causa del
salario troppo basso e in ansia per il rinnovo del contratto. Ha paura
l’insegnate pendolare con contratto annuale. Ha paura la giovane laureata che
non trova spazio nel mercato del lavoro, abita ancora in famiglia e tira su qualche
soldo facendo la cameriera o la baby sitter. Ha paura l’operaio a rischio di
vita nei cantieri edili in appalto. Ha paura lo studente che tra debiti,
crediti e parziali non sa se riuscirà a dare gli esami sufficienti a non perdere
la borsa di studio e quindi a non essere espulso dal sistema censitario
dell’università. Ha paura il migrante che, pur di mantenere il permesso di
soggiorno, è costretto a vivere in condizioni di schiavitù. Tutte queste figure
sociali sono accomunate dalla paura, la paura come sistema di sfruttamento,
come strumento coercitivo per mettere i corpi obbedientemente al lavoro.

Senza paura
non potrebbero governare la crisi e le tensioni sociali che esploderanno in
autunno, quando anche la cassa integrazione verrà meno.  Senza paura non potrebbero giustificare le
limitazioni di libertà e diritti.

L’emergenza
sicurezza si fonda sulla produzione di paura. Isolare le persone, chiuderle in
casa, in ufficio o in un supermarket a diffidare del vicino, soprattutto se migrante.
Distruggere ogni spazio di socialità reale e allora, chiudere i parchi,
eliminare panchine e fontane, installare telecamere, diminuire le illuminazioni
nelle vie, togliere bidoni e bagni pubblici, aumentare le forze dell’ordine,
trasformare chi beve una birra in un pericoloso alcolizzato e chi si fa una
canna in un contagioso drogato. Se non basta, via la patente, sequestro
dell’automobile, multe per migliaia di euro, lavori socialmente (in)utili, psicologi,
assistenti sociali, visite mediche, tribunali e carcere.

Nella nostra
città niente spiaggia nelle notti estive, se non in quelle comandate, e niente
musica dopo le una: più che un lungomare, un ospizio.

Le strade e
le piazze non si sono svuotate per la microcriminalità. Le strade e le piazze
erano già vuote ed è per questo che la microcriminalità si è insediata. Il
Rione Porto è insicuro perché è vuoto, non perché vi sono i migranti. Il Rione
Porto necessita di spazi sociali, culturali, economici e aggregativi che non
siano il fuoco di paglia di un evento folkloristico. Sono i residenti di quel
quartiere – migranti e italiani – che, valorizzando proprio l’aspetto
multiculturale, possono trasformare Via Carducci in qualcosa di unico a
Senigallia, reintegrandola così nel tessuto sociale cittadino. Solo ridando
vita, insieme, alle strade e alle piazze smetteremo di avere paura. Solo non
avendo più paura saremo veramente sicuri. Sicuri d’essere liberi.
 

 

CSOA Mezza Canaja

Coordinamento Migranti
Terza Italia

Ambasciata dei Diritti
Senigallia

 

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Cronaca del corteo

Galleria Fotografica

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Video del corteo

Comunicati di indizione
del corteo:


-  Per
la libertà rompiamo i controlli
| Coordinamento Migranti Terza Italia
-  Il
18 aprile: diritti e dignità
| Ambasciata dei Diritti Senigallia
-  La
vostra sicurezza è la nostra prigionia
| Csoa Mezza Canaja

 


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