14/03/09 CENA SOCIALE PER LA RACCOLTA DI FONDI A SOSTEGNO DELLA BATTAGLIA CONTRO LA COMPLANARE
by csamezzacanaja on Mar.09, 2009, under No complanare

14/03/09 PRESIDIO: NO LAGER NO CIE – COMUNITA RESISTENTI MARCHE – ORE 11 PIAZZA ROMA, ANCONA
by csamezzacanaja on Mar.09, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni
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NO AL PACCHETTO SICUREZZA
LIBERTÁ & REDDITO CONTRO LA
CRISI
SABATO 14 MARZO 2009 ORE 11:00
P.ZZA ROMA – ANCONA
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Nel mezzo di una crisi globale che costringe milioni di persone a sopravvivere
nell’incertezza del futuro e nella precarietà del presente, si susseguono leggi
e decreti-legge che contrabbandati come politiche per la sicurezza colpiscono
pesantemente proprio i soggetti più deboli.
Lo chiamano pacchetto sicurezza ma in realtà si tratta di norme che producono
insicurezza sociale creando ad arte un clima di paura, odio, intolleranza e
razzismo.
Il pacchetto sicurezza è un altro passo verso un diritto disuguale, in cui non
conta quello che fai ma quello che sei. É il presupposto di ogni legge
razzista. Nel mirino i migranti, i poveri, i senza casa e chiunque si opponga
all’ingiustizia e alla discriminazione.
Le ronde non faranno altro che rendere insicuri i nostri quartieri
I C.I.E (ex-cpt) trasformeranno le nostre città in prigioni a cielo aperto,
creando ghetti nei quali le persone vengono private di ogni diritto.
La nostra società è iniettata di paura. Paura del presente, paura del reale,
del vicino, del collega di lavoro (sicuro concorrente), paura del migrante,
paura del gay. Paura di pensare altro che non sia il privato. Paura come
strumento di controllo tipico dei regimi totalitari.
E’ necessario resistere al tentativo di utilizzare la crisi come strumento per
soffocare le nostre libertà (già ridotte al lumicino) e cancellare i nostri
diritti (oramai ben pochi).
Contro la crisi rivendichiamo LIBERTA’ E REDDITO.
Contro la crisi rivendichiamo il diritto alla salute ed alle cure come diritto
universale: nei nostri ospedali vogliamo medici e infermieri non spie e
delatori.
Non permettiamo ai fantasmi razzisti di impossessarsi dei
nostri territori.
SABATO 14 MARZO 2009 ORE 11.00 – P.ZZA ROMA – ANCONA
COMUNITÁ RESISTENTI DELLE MARCHE
AMBASCIATA DEI DIRITTI – MARCHE
ASSOCIAZIONE YABASTA – MARCHE
SOLO IL 3% DELLE FAMIGLIE SCEGLIE IL MAESTRO UNICO! GELMINI BOCCIATA!
by csamezzacanaja on Mar.09, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni
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SOLO IL 3% DELLE FAMIGLIE
SCEGLIE IL MAESTRO UNICO!
GELMINI BOCCIATA!
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"Sonora bocciatura della proposta del ministro
Gelmini di istituzione del maestro unico con 24 ore settimanali di
insegnamento. In tutta Italia, secondo stime del ministero, solo il 3% delle
famiglie ha scelto l’opzione oraria 24 ore settimanali ed il 7% l’opzione 27
ore. Tutti gli altri, il 90%, hanno scelto le 30 ore o le 40 (tempo
pieno)".
E’ evidente che le famiglie hanno seguito le loro esigenze
dettate dai tempi di lavoro e dalla qualità dell’offerta formativa di una
scuola pubblica che non può tornare agli standard di 50 anni fa. Gli italiani
non hanno abboccato alla propaganda mediatica che spacciava i tagli di 8
miliardi di euro in tre anni, nella scuola, come riforma.
Nella nostra città i dati pubblicati dai 4 istituti
comprensivi evidenziano due elementi ancora più forti: 1) nessuno, ripetiamo
nessuno, ha scelto la formula oraria 24 e 27 ore settimanali, 2) cresce una
fortissima domanda di tempo pieno: con 30 iscritti alla Pascoli e la richiesta
di istituire ben 4 nuove sezioni a Scapezzano, Puccini, Rodari e Marzocca.
Crediamo che ciò sia il risultato di una straordinaria
mobilitazione che abbiamo messo in campo come genitori ed insegnanti del
Coordinamento. Ora sono necessari due provvedimenti, il primo da parte
dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale che accolga le richieste delle
famiglie e le inserisca nella richiesta di dotazione organica al Ministero, il
secondo del Comune che garantisca strutture, servizi, personale e trasporti
funzionali a soddisfare le esigenze espresse dalle famiglie.
Da oggi il Coordinamento dichiara lo stato di
mobilitazione generale che troverà il primo appuntamento giovedì 12 marzo 2009,
alle ore 15 con un sit-in presidio sotto la sede dell’Ufficio scolastico
regionale ad Ancona. Sarà una manifestazione pacifica, colorata e determinata!
Invitiamo tutti coordinamenti presenti nel territorio regionale a partecipare
con loro delegazioni. Questo è il momento per muoversi tutti insieme. Per mesi
il governo ha sbandierato ai quattro venti che avrebbe soddisfatto le richieste
delle famiglie italiane, ora deve farlo! Invitiamo i comuni delle Marche a
sostenere concretamente e politicamente questa nostra iniziativa che prosegue
da sei mesi e che si trova oggi in una fase cruciale.
Coordinamento Difesa
Scuola Pubblica
LETTERA INVIATA AL SINDACO SULLA SANITA’
by csamezzacanaja on Mar.07, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni
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Alla
cortese attenzione:
del Sindaco Luana Angeloni
del Direttore Generale
della Zona 4 di Senigallia, Ing.
Maurizio Bevilacqua
della
Direttrice Sanitaria dell’ospedale, Dott.ssa
Silvana Seri
Addì, 6
Marzo 2009
OGGETTO:
“Lettera aperta in difesa della salute pubblica”
Siamo abitanti di questa città. Siamo italiani, migranti regolari e
clandestini, ma soprattutto siamo persone che lavorano, studiano e che nella
loro quotidianità contribuiscono alla crescita sociale, culturale ed economica
di Senigallia.
Sabato 21 febbraio in più di trecento abbiamo manifestato lungo le vie
cittadine contro la norma che abolendo il divieto di segnalazione verso i
migranti irregolari, istituisce la facoltà di denunciarli nel momento in cui
ricorrano a delle cure. In poche parole il trasformare i medici in spie.
Pensiamo che siate al corrente degli importanti risultati ottenuti dalla
mobilitazione. Scriviamo “pensiamo”, poiché la stampa locale – tranne il
giornale online 60019 – non ne ha fatto minimamente menzione. Quel giorno in
piazza non solo erano presenti alcuni medici delle strutture sanitarie locali,
ma il Dirigente del Pronto Soccorso di Senigallia Attilio
Casagrande, ha preso pubblicamente posizione, affermando che
la struttura da lui diretta non denuncerà nessuno. In seguito, la stessa
posizione è stata assunta anche dal locale Dipartimento per le dipendenze
patologiche (SERT). Riteniamo questo un risultato politico importante in quanto
espressione di civiltà contro la barbarie giuridica e sociale espressa dalla norma.
Un risultato importante,ma a nostro avviso, non sufficiente, ed è per questo
che vi scriviamo.
Al Sindaco Angeloni in quanto rappresentante della massima autorità
sanitaria del territorio, chiediamo una presa di posizione politica pubblica di
opposizione a questa norma delatoria.
Al Direttore Generale della Zona 4 di Senigallia, Ing. Maurizio
Bevilacqua e alla Direttrice Sanitaria dell’ospedale Dott.ssa Silvana Seri,
chiediamo che l’Azienda Sanitaria nel suo complesso faccia propria la posizione
del Dott. Casagrande e che lo faccia in forme pubbliche, attraverso
l’affissione di cartelli informativi che spieghino a chiare lettere che nell’ospedale
di Senigallia non si denuncia nessuno, così come sta avvenendo in molte città
d’Italia tra cui Bologna e Roma.
In ultimo, vi chiediamo di prendere in considerazione la possibilità di
sanzionare per violazione del codice deontologico, quei singoli medici che dopo
aver prestato le cure denunceranno il paziente.
Riteniamo che la norma presente nel pacchetto sicurezza, abbia come
principale scopo non tanto quello di vincolare i medici nel loro lavoro, ma
quello di produrre e diffondere paura tra i migranti, in modo che al di là
delle posizioni locali, rifiutino a prescindere di farsi curare per paura di
essere denunciati. Questo oltre a ledere i diritti umani, mette a repentaglio
la salute pubblica.
Riteniamo che le varie autorità preposte si debbano assumere la responsabilità
di prendere una posizione pubblica e netta contro quest’attacco al diritto e
alla dignità umana.
In attesa di una vostra risposta,
vi porgiamo i più cordiali saluti.
Coordinamento Migranti Terza Italia
CSOA Mezza Canaja
Ambasciata dei Diritti Marche
Rassegna
Stampa:
Da Vivere
Senigallia.it | Lettera aperta in difesa della salute pubblica.
Dal Corriere
Adriatico| Lettera alle autorità “Aiutiamo gli stranieri”
ECCO CHE COS’E’ IL COORDINAMENTO MIGRANTI TERZA ITALIA -COMUNICATO DI ABDELLAH MANYANI
by csamezzacanaja on Mar.07, 2009, under Ambasciata dei diritti
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ECCO COS’È IL COORDINAMENTO MIGRANTI
"TERZA ITALIA"
Vorrei
chiarire alcuni punti rispondendo alle domande che alcuni senigalliesi si
pongono circa la neonato coordinamento migranti "Terza Italia".
Capita spesso di sentire per strada senigalliesi del tipo: Cos’è Terza Italia?
Chi è dietro essa? A cosa punta? Perché è nata proprio adesso?ecc… Per
rispondere a queste domande bisogna tenere presente dei dati di tipo politico,
sociale e legati alla presenza degli immigrati in questa zona dell’Italia. A
Senigallia ci sono circa 3000 immigrati, di cui la maggior parte provenienti
dal terzo mondo. Tra i motivi per cui scelgono Senigallia ci sono: la posizione
geografica della città, il carattere aperto della sua gente e l’offerta di
lavoro stagionale. Bisogna inoltre tenere presente il danno rappresentato dai
cosiddetti rappresentanti degli immigrati, che si gloriano di questo titolo
mentre in realtà perseguono solo i loro personale tornaconto.
La multietnica storicamente è la prima associazione di immigrati. Negli ultimi
quattro anni, una nigeriana agisce per nome e conto dell’associazione,
sfruttando l’avanzata età del socio fondatore e presidente dell’associazione
Bruno Malatesta. Inoltre usa i locali dell’associazione come sede di un’altra
sua associazione chiamata Acads, senza averne il titolo perché i suddetti
locali erano stati in precedenza messi a disposizione da parte del comune alla
Multietnica. Questa signora cambia la serratura della sede quando vuole,
decidendo di volta in volta chi far entrare e chi lasciare fuori (due volte
negli ultimi 4 mesi). Rappresenta l’associazione presso la consulta regionale
degli stranieri, pur non assumendosi ufficialemente nessuna responsabilità a
riguarado, visto che non fà parte del direttivo, ma questo non le impedisce do
tenere costantemente all’oscuro i soci, della situazione finanziaria
dell’associazione. Come rappresentanti degli immigrati abbiamo inoltre due
consiglieri aggiunti in comune e un consigliere aggiunto nella Provincia. Non
conoscono i problemi dei migranti, ne prendono posizioni pubbliche a difesa
delle persone che rappresentano. Non organizzano iniziative, ne sono mai
apparsi su testate giornalistiche, ne su qualunque altro media informativo.
In soldoni è come se queste persone non esistessero. Le nuove leggi approntate
dal governo in carica sono in contraddizione con i diritti fondamentali
dell’uomo, come le classi ponte, le lungagini nel rinnovo del permesso di
soggiorno, le difficoltà nei ricongiungimento familiare, i nuovi ostacoli per
quanto riguarda l’accesso alle cure, gli eccessivi controlli da parte delle
forze dell’ordine, il razzismo, e tutto ciò viene ad aggiungiersi alle
difficoltà derivanti dalla lontananza dai propri cari. Il problemi riguardo
l’argomento casa: ci sono tante case sfitte ma sono inaccessibili agli
immigrati. Gli affitti sono esorbitanti. Il comune continua a ribadire che il
centro di accoglienza è aperto mentre in realtà è vuoto, nonostante l’alto
numero delle richieste per accedervi. A questo punto ci chiediamo quali sono le
politiche che il PD intende attuare nei confronti degli immigrati? Per quanto
riguarda il lavoro, diventato ancora più inafferrabile, per via della crisi che
stiamo attraversando. Iniziata dagli Stati Uniti, arrivando alla maggioranza
dei paesi, per la dipendenza della politica internazione, dal capitalismo
americano.
Adesso si ricercano soluzioni con programmi di stampo socialista. L’ultimo
decreto flussi del dicembre 2008 per 150.000 lavoratori, non ha fatto che
aggrava la crisi, in quanto quei posti di lavoro potevano essere assegnati ai
clandestini già presenti sul territorio, sanando la loro situazione economica e
del permesso di soggiorno. In realtà il decreto flussi è una miniera d’oro per
i trafficanti di uomini, che pretendono fino a 12000 euro a persona
procacciando contratti di lavoro falsi, senza garantire né casa e né lavoro.
Questi signori continuano a prosperare coi loro traffici in barba alle leggi
vigenti perché non ci sono controlli a riguardo. Tutti questi problemi hanno
fatto in modo che gli stranieri di Senigallia si uniscano per la prima volta,
per difendere i loro diritti e sollecitare risposte ai loro problemi in maniera
legale e propositiva. La sfida della "Terza Italia" consiste nel
avere l’aiuto delle coscienze vive, per essere pronti a sostenere la responsabilità
in cui consistono questi problemi.
Abdellah Manyani
INFORMATI! FAI VALERI I TUOI DIRITTI!! PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL COMITATO VERSUS COMPLANARE NEI QUARTIERI DI SENIGALLIA
by csamezzacanaja on Mar.07, 2009, under No complanare
Comments Off on INFORMATI! FAI VALERI I TUOI DIRITTI!! PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL COMITATO VERSUS COMPLANARE NEI QUARTIERI DI SENIGALLIA more...07/03/09 DANCEHALL: KAYA KILLA SOUND LS HOTTA FAYA
by csamezzacanaja on Mar.07, 2009, under Feste
INTERVENTO AL CONSIGLIO GRANDE SULLA RIFORMA SCOLASTICA
by csamezzacanaja on Mar.01, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni, Serate e Dibattiti
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CONSIGLIO
GRANDE SULLA RIFORMA SCOLASTICA
Quattro
proposte per difendere la
nostra scuola
Quattro
proposte per non pagare la crisi
Abbiamo scelto in questa sede di non entrare nel merito
delle questioni politiche, culturali e sociali della Riforma Gelmini; questo
perchè le nostre posizioni in merito sono ampiamente conosciute ed inoltre sottoscriviamo
completamente ciò che è stato detto dagli insegnanti, dai genitori e dagli
studenti del Coordinamento Difesa Scuola Pubblica. Siamo d’accordo con il Vicesindaco
Ceresoni quando dice che lo scopo del Governo Berlusconi è di spostare il
conflitto nei territori, lasciando alle singole amministrazioni “l’onere” di
dover supplire agli inevitabili disservizi che colpiranno il sistema scolastico
come logica conseguenza dei tagli economici. Lo scenario che si profila è quello
di uno scontro interno tra genitori, insegnanti, studenti, dirigenti scolastici
e amministrazione locale. Una guerra di tutti contro tutti, dove l’unica vincitrice
sarà la Gelmini.
Questa prospettiva è da evitare e per quanto ci riguarda, lo
scontro non è tra parti del territorio, ma tra territorio e Governo centrale.
La nostra presenza al Consiglio Grande mira infatti ad
avanzare quattro proposte – ognuna valutabile a sé – che hanno lo scopo di indicare
all’Amministrazione dove poter reperire i fondi economici necessari al
mantenimento degli attuali standard qualitativi e quantitativi del sistema
scolastico locale, che possano andare oltre quei due anni scarsi che il
Vicesindaco Ceresoni ha affermato di riuscire a garantire.
–
A
seguito della manovra finanziaria del 2007, per i comuni come quello di Senigallia
è possibile applicare una tassa di 1 o 2 euro di soggiorno presso le strutture
alberghiere. Questa tassa, già applicata a Venezia e Firenze, è conosciuta come
“Tassa turistica” o “ Di scopo “ e nasce dall’esigenza di compensare i costi
aggiuntivi provocati dai grandi flussi turistici soprattutto nel ramo dei
trasporti e in quello della raccolta dei rifiuti. Considerato il successo degli
eventi delle ultime stagioni estive – plauditi anche dalla Confesercenti – uno
o due euro al giorno sono una cifra irrisoria che non crediamo possa
compromettere il turismo. Le entrate
provenienti da questa tassa potrebbero essere utilizzate per il mantenimento
della scuola pubblica, delle sue infrastrutture e dei suoi servizi. Considerato
che l’offerta turistica – con tutto il suo indotto di infrastrutture ad hoc – è
essenzialmente finanziata dalle tasse di noi tutti, non riteniamo di cattivo
gusto chiedere un contributo irrisorio a coloro che vengono in questa città a
passare le vacanze. Anzi, per il turista rappresenterebbe un gesto nobile per
una nobile causa e per il comune un incentivo per la buona riuscita della
stagione turistica. Per quanto ci riguarda, invece che turistica o di scopo,
preferiamo denominarla “ Tassa sul lusso ”, in quanto non dev’essere applicata
ad ogni forma di turismo, ma solo ed esclusivamente verso quello più facoltoso:
grandi eventi, strutture alberghiere con più di tre stelle, futuri poli di
lusso (ex-sacelit, ex-enel, ex liceo scientifico ecc …) ed affitti estivi. In
quest’ultimo caso, si otterrebbe anche un ottimo strumento per il monitoraggio
dei fitti in nero.
–
L’articolo
23bis della Legge 133/08
prevede la privatizzazione delle reti idriche. L’acqua, come l’istruzione, sono
dei beni comuni e vanno difesi. Per questo motivo proponiamo che il Comune di
Senigallia promuova insieme agli altri comuni serviti da Gorgovivo, la municipalizzazione
del servizio idrico. Essendo la nostra città la seconda azionista con una quota
di partecipazione del 16,87% (9.390.880 azioni paria a 9.390.880,00 euro), chiediamo
che i profitti ricavati siano destinati come risorsa strategica per le
strutture e infrastrutture scolastiche del nostro territorio. Inoltre la
municipalizzazione permetterebbe la stabilizzazione del prezzo dell’acqua,
limitando eventuali azioni speculative. Un meccanismo virtuoso dove i beni
comuni si difendono e si sostengono tra loro. Tale iniziativa sarà intrapresa
dal comune di Parigi prima della fine del 2009. Sulla stessa esperienza si
stanno muovendo anche i comuni di Bordeaux, Lione, Tolosa e Saint-Dizier.
–
Considerato
che i possibili accorpamenti delle scuole avranno come logica conseguenza una
maggiore congestione del traffico urbano, in modo particolare dalle frazioni
dell’entroterra verso il centro, riteniamo che la complanare essendo progettata
per l’attraversamento della città da nord a sud, non inciderà minimamente per
lo smaltimento di questa nuova morsa di traffico. Infatti, nella malaugurata
ipotesi in cui gli accorpamenti previsti dal decreto Gelmini vengano attuati
negli edifici scolastici delle frazioni di Sant’Angelo e Scapezzano, i
cittadini lì residenti si vedranno costretti ad usufruire necessariamente del trasporto
su gomma sia pubblico che privato, affinché i propri figli possano accedere
alla scuola pubblica più vicina. Ci troveremo di fronte ad un ennesimo,
incontrollato e imprevisto mutamento della mobilità urbana. Infatti, facendo
un’ipotesi, gli abitanti di Scapezzano si troveranno costretti a raggiungere la
scuola elementare statale alla Cesanella oppure l’Aldo Moro presso Borgo
Ribeca, mentre chi risiede a Sant’Angelo si vedrà costretto a raggiungere la
“vicina” scuola elementare Giacomo Leopardi in via Marche. Andranno dunque a
crearsi nuovi recettori di traffico completamente non serviti dagli svincoli
della complanare. In più, la scuola elementare Aldo Moro di Borgo Ribeca,
rientrando per ubicazione geografica nella “prima fascia” rispetto alla futura
strada della complanare (la distanza che le separerà sarà di soli 30 metri), non
rispetterebbe i parametri di sicurezza previsti nel decreto di edilizia
scolastica del 18 dicembre 1975. Infatti, il punto 1.1.4. del suddetto decreto
prevede che per quanto riguarda le condizioni ambientali, la scuola dovrà
essere ubicata: 1) In località aperta, possibilmente alberata e ricca di verde,
che consenta il massimo soleggiamento o che sia comunque, una delle migliori in
rapporto al luogo. 2) Lontana da depositi e da scoli di materie di rifiuto, da
acque stagnanti, da strade di grande traffico, da strade ferrate e da aeroporti
con intenso traffico, da industrie rumorose e dalle quali provengono esalazioni
moleste e nocive, da cimiteri e da tutte quelle attrezzature urbane che possono
comunque arrecare danno o disagio alle attività della scuola stessa. 3) In
località non esposta a venti fastidiosi e non situata sottovento a zone da cui
possono provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli. Paradossalmente,
l’Aldo Moro non rientra tra i recettori sensibili sottoposti a verifica
acustica e ambientale. Ancora più grave è il fatto che nella valutazione
d’impatto ambientale il problema della scuola venga semplicemente liquidato
come “altra destinazione”. Preso atto di tutto ciò, chiediamo che gli eventuali
soldi pubblici che verranno spesi per realizzare la complanare, vengano
congelati e destinati al mantenimento dei servizi scolastici, come ad esempio
le mense o gli insegnati di sostegno.
–
Chiediamo
che l’Amministrazione Comunale faccia proprio l’appello lanciato dal settimanale
Carta nell’articolo “E noi disobbediamo”
di Gianluca Carmosino, dove s’invitano le Amministrazioni locali ad una
disobbedienza civile che sia in grado di bloccare o rendere difficile l’applicazione
della riforma nei territori. Sarà poi compito del Sindaco e dei suoi Assessori
trovare le forme più idonee, in modo che la contrarietà alla Legge Gelmini non
si fermi a dei semplici enunciati, ma assuma in pieno quel “principio responsabilità”
necessario alla difesa della scuola pubblica, mettendo in conto il rischio di commissariamento.
A questa campagna hanno già aderito il Presidente della Regione Puglia Niki
Vendola, che ha proposto una legge regionale contro il maestro unico ed una
serie di provvedimenti volti a ridurre i costi del trasposto pubblico per
favorire la mobilità degli studenti. Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia
di Roma, che ha promesso di non toccare le scuole della propria provincia a
costo di rischiare il commissariamento. Massimo Rossi, Presidente della Provincia
di Ascoli Piceno, che ha proposto l’utilizzo di fondi UE, consigli comunali e
provinciali aperti e soprattutto la non approvazione di tutti gli atti che
riguardano la
riforma. Silvia Facchini, Assessore della Provincia di
Modena, che ha affermato: “Fare bene gli amministratori, ad esempio non
abbandonando le scuole come chiede la Costituzione, significa disobbedire”. Altre
adesioni da Giulia Rodano, Assessore alla cultura della Regione Lazio, Franco
Zunino, Assessore all’ambiente della Regione Liguria e Cinzia Bottene
consigliere comunale di Vicenza. Per non dimenticare che anche la Regione Marche
aveva in principio esplicitato il rifiuto di applicare la riforma.
Sono quattro semplici proposte, le
prime tre pratiche e realizzabili, quindi dipendenti esclusivamente dalla
volontà politica, e l’ultima forse più simbolica, ma sicuramente di alto
contenuto morale. Quattro proposte che permettono all’Amministrazione sia di
dare sostanza e credibilità alle proprie dichiarazioni, ma soprattutto di
reperire ulteriori risorse economiche per sostenere degnamente quel gioiello
che è la scuola pubblica nella nostra città. Se istruzione, cultura e
formazione sono valori condivisi e quindi beni comuni, allora, è necessario che
ognuno secondo le proprie competenze ed attitudini, faccia il proprio ruolo per
difenderli, affinché non siano i cittadini senigalliesi – soprattutto i bambini
– a pagare la crisi.
CSOA Mezza Canaja
21/02/09 VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE: LA SALUTE E’ UN DIRITTO. MEDICI NON SPIE. NO AL PACCHETTO SICUREZZA
by csamezzacanaja on Feb.25, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni
PER APPROFONDIRE:
21/02/09 DOPO IL CORTEO: “L’OSPEDALE RIMARRA’ LIBERO DA RAZZISMO E PAURA”
by csamezzacanaja on Feb.23, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni
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DOPO IL
CORTEO: “L’OSPEDALE RIMARRÀ LIBERO DA RAZZISMO E PAURA”
Sabato 21
febbraio il Coordinamento Migranti Terza Italia, il CSOA Mezza Canaja e
L’Ambasciata dei Diritti hanno portato in strada più di trecento persone tra
migranti e italiani per protestare contro il pacchetto sicurezza, soprattutto
contro la norma che dà la facoltà ai medici di denunciare i clandestini.
Il corteo,
che ha visto la partecipazione di alcuni medici ed infermieri, era aperto da
uno striscione con scritto: “Medici, non spie. La salute è un diritto: No al
pacchetto sicurezza”. Partito da Via Carducci per fare una prima sosta sotto l’ingresso
dell’ospedale cittadino, dove hanno preso la parola alcuni attivisti di Terza
Italia provenienti dal Senegal e dal Marocco, l’avvocato dell’Ambasciata dei
Diritti Marche Paolo Cognini e il Direttore del pronto soccorso di Senigallia,
il Dottor Attilio Casagrande. Quest’ultimo con grande coraggio e chiarezza si è
schierato contro la norma che vuole trasformare i medici in spie, affermando
chiaramente che il pronto soccorso non denuncerà nessun clandestino che
ricorrerà a cure mediche. Un risultato importante della mobilitazione, che
rende le strutture sanitarie locali libere dalla paura e dal razzismo.
Il corteo
poi si è diretto in centro storico, per finire nella piazza centrale della
città. Qui, oltre a comunicare a molti cittadini presenti le ragioni della
manifestazione è stato anche lanciato un appello all’Amministrazione Comunale
di rifiutare l’attivazione delle ronde e la determinazione nel bloccarle dal
basso.
PER APPROFONDIRE:
– Comunicato pre
manifestazioe del Coordinamento Migranti Terza Italia
– In corteo contro il governo
della paura | Comunicato pre manifestazione del Csoa Mezza Canaja e
dell’Ambasciata dei Diritti
– Volantino
della manifestazione