CSOAMezzaCanaja

Serate e Dibattiti

14/07/10 SENIGART: LIBERA ARTE IN LIBERA PIAZZA | COMUNICATO DI CHIUSURA

by on Jul.15, 2010, under Serate e Dibattiti

 

Dal 9 all’11 luglio le piazze e le strade del centro storico di Senigallia sono state il palcoscenico di arti e sport di strada.

Giocolieri, teatranti, statue viventi, skaters, breakers, cantanti, musicisti e pittori hanno annullato quella distanza che vi è tra palco e realtà.

La politica artistica, culturale e dell’intrattenimento si fonda essenzialmente sulla produzione di grandi eventi, dove gli abitanti sono fruitori passivi; pubblico a cui è richiesto di battere le mani e soprattutto di consumare. Consumare divertimento, spesso a caro prezzo.

SenigArt ha voluto trasformare il centro storico in un grande evento dove artista e pubblico si confondevano, cooperavano, diventando entrambi soggetti attivi della performance artistica e/o sportiva.

SenigArt ha voluto portare alla luce coloro che lontano dal business dei riconoscimenti e delle passerelle, producono quotidianamente arte e sport nella nostra città e nella nostra Regione.

SenigArt ha voluto restituire all’arte e allo sport la loro dimensione popolare, pubblica, ludica, rendendola accessibile a tutti e tutte.

Tra palco e realtà per una volta non vi erano transenne, ma uno spazio comune.

 

– GALLERIA FOTOGRAFICA 


CSOA Mezza Canaja

Comments Off on 14/07/10 SENIGART: LIBERA ARTE IN LIBERA PIAZZA | COMUNICATO DI CHIUSURA more...

15/06/10 PRESENTAZIONE LIBRO/INCHIESTA IL PORTO SEQUESTRATO – CAMPAGNA WELCOME

by on Jun.08, 2010, under Comunicati e Manifestazioni, Serate e Dibattiti

Il CSOA Mezza Canaja presenta

Martedì 15 giugno 2010 – ore 21.30

LIBRO/INCHIESTA

     IL PORTO SEQUESTRATO  

Security e respingimenti: reportage sul porto di Ancona al di qua e al di là delle reti 
A cura dell’ Osservatorio Faro sul Porto/Ambasciata dei  Diritti

 

 

Verso la GIORNATA DEL RIFUGIATO del 20 giugno e la mobilitazione ai porti di Ancona, Venezia e Bari: campagna "Welcome. Indietro non sitorna"incontro pubblico all’interno della Campagnacontro tutti i respingimenti e per la difesa del diritto d’asilo.

Domenica 20 GIUGNO APPUNTAMENTO ore 17.00 parcheggio retrostadio – Senigallia. Spostamento verso Ancona in macchina. Per info: 3331295984


Ad un annodall’inizio dell’ inchiesta sullo stato di salute del porto di Ancona,l’Ambasciata dei diritti Marche è lieta di presentare “Il porto sequestrato”,pubblicazione realizzata a cura dell’osservatorio Faro sul Porto.
Dopo la totale "messa in sicurezza", loscalo portuale è ormai da tempo a tutti gli effetti zona di Frontiera chequotidianamente respinge chi fugge da paesi in guerra, nella speranza diottenere, in Italia, protezione umanitaria, e che, allo stesso tempo, è luogopienamente sottratto alla città dorica e a chi vi abita.
L’incontro pubblico non vuole essere solol’occasione per consegnare 83 pagine di storie, dati, riflessioni… ma proporre,partendo dal libro, un progetto comune che denunci le violente trasformazionidel porto di Ancona, che ne hanno radicalmente cambiato il volto e lacondizione delle persone, aldiquà e aldilà delle reti, alle quali viene negatoil diritto di attraversarlo e viverlo.
Già molta attenzione è stata data all’argomentodalla stampa nazionale, che in più occasioni si è rivolta a noi per raccogliereinformazioni e dati utili a sollevare una necessaria (ed ormai improrogabile)presa di coscienza pubblica su ciò che avviene, non solo in Ancona, ma anchenegli altri porti dell’Adriatico.
Per questo faremo parte della campagnainternazionale, i cui protagonisti saranno gruppi e associazioni italiane egreche che si uniranno per mettere in campo tutti gli strumenti necessari percontrastare i dispositivi di controllo presenti alle frontiere europee cheingiustamente ed arbitrariamente colpiscono chi ha diritto a fuggire, negando,di fatto, il riconoscimento del diritto d’asilo.

Per approfondire:
Welcome. Indietro non si torna – L’Appello a unamobilitazione internazionale
(http://www.globalproject.info/it/in_movimento/WelcomeIndietro-non-si-torna-Appelloa-una-mobilitazioneinternazionale/4987)
Ancona – Il Porto Sequestrato
(http://www.globalproject.info/it/in_movimento/AnconaIl-porto-sequestrato/4848)
Tutte le informazioni sulle iniziative dellaCampagna Welcome
(http://www.meltingpot.org)

Comments Off on 15/06/10 PRESENTAZIONE LIBRO/INCHIESTA IL PORTO SEQUESTRATO – CAMPAGNA WELCOME more...

14/05/10 AUDIO DELLA SERATA: REDDITO PER TUTTI. PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI E CON ANDREA FUMAGALLI E CRISTINA MORINI

by on May.17, 2010, under Serate e Dibattiti

PER UNA LEGGE REGIONALE SUL REDDITO MINIMO GARANTITO ANCHE NELLE MARCHE 

     

Venerdì 14 maggio, al CSOA Mezza Canaja è stato presentato il libro “REDDITO PER TUTTI” (AA. VV. – Manifestolibri, Roma, 2010) con la presenza di Cristina Morini(giornalista e ricercatrice sociale) e di Andrea Fumagalli (Docente di Economia Politica all’università di Pavia).

Alla presenza di più di sessanta persone si è affrontato il tema del reddito minimo garantito come l’unica prospettiva politica di trasformazione dello welfare all’altezza dei nostri tempi. Il reddito inteso non come l’ennesima politica assistenziale, ma come retribuzione e ridistribuzione della ricchezza sociale. In poche parole: “Il reddito sta al lavoro precario, come il salario stava al lavoro stabile”.

Non solo un’iniziativa di “politica culturale”, ma soprattutto un’iniziativa con scopi organizzativi e di lotta: l’apertura anche nelle Marche di una campagna per una legge regionale sul reddito minimo garantito.  

Pubblichiamo l’audio della discussione:

Intervento di Alessandro Natalucci (Csoa Mezza Canaja) http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

 

 

Comments Off on 14/05/10 AUDIO DELLA SERATA: REDDITO PER TUTTI. PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI E CON ANDREA FUMAGALLI E CRISTINA MORINI more...

14/05/10 REDDITO PER TUTTI. PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI E CON ANDREA FUMAGALLI E CRISTINA MORINI

by on May.11, 2010, under Serate e Dibattiti

"Tra le macerie fumanti della società salariale, negli sconquassi di una crisi globale di civilta’, di fronte alla bancarotta conclamata delle politiche neoliberiste, la parola d’ordine del «reddito per tutti» rappresenta una via di fuga per la fondazione di un nuovo progetto sociale.
Per una società basata finalmente sui concetti del «diritto all’esistenza», della libertà di scelta, della libera creazione, della distribuzione della ricchezza prodotta e della pari dignità per tutti.
Gli autori di Reddito per tutti. Un’utopia concreta per l’era globale, chiamati a raccolta dal Bin Italia, l’associazione italiana per il reddito garantito, ne sono più che convinti. Con sguardo radicale e con spregiudicato piglio teorico l’idea del reddito di cittadinanza viene sottoposta al vaglio di una pluralità di approcci e di ambiti disciplinari: ne esce un quadro sfaccettato, ricco, persuasivo."
Un testo indispensabile per affrontare, senza preconcetti, le sfide del tempo presente."
 
Comments Off on 14/05/10 REDDITO PER TUTTI. PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI E CON ANDREA FUMAGALLI E CRISTINA MORINI more...

23/04/10 NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA! PER LA COSTITUZIONE DI UN COORDINAMENTO CITTADINO PER LA DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA

by on Apr.23, 2010, under Serate e Dibattiti

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA!

Per la costituzione di un coordinamento cittadino per la difesa dell’acqua pubblica 

 

Un centinaio di persone hanno partecipato all’assemblea pubblica contro la privatizzazione dell’acqua tenutasi mercoledì  21 aprile al CSOA Mezza Canaja. Tra i tanti cittadini anche rappresentati del mondo dell’associazionismo senigalliese e dei partiti di maggioranza e di opposizione. [  Ascolta gli audio della serata ]

Marco Bersani  – Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua – ci ha raccontato come l’acqua sia un paradigma di questa società, in quanto anche da essa dipendono guerre e migrazioni, nuove forme di energia e tutela dell’ambiente, la salute e la qualità della vita. Per tutti questi motivi l’acqua va sottratta ad ogni privatizzazione, che nel caso specifico essendo unica la rete idrica si tratterebbe di un monopolio e non di una liberalizzazione.

Paolo Cognini – Comunità Resistenti Marche/CSOA TNT – ha invece posto l’accento sulla necessità di iniziare a ragionare su una nuova fonte del diritto che sappia sottrarre i “beni comuni” dall’appropriazione della proprietà privata e da quella statale. L’acqua come bene né pubblico né privato ma comune: una “proprietà sociale”. 

      

Il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua propone tre quesiti referendari:  

PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua

Si propone l’abrogazione dell’art. 23bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.

È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.

Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entrogiugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.

Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese. 

SECONDO QUESITO : aprire la strada della ripubblicizzazione

Si propone l’abrogazione dell’art. 150(quattro commi) del D. Lgs. n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), relativo aLla scelta della forma di gestione e procedure di affidamento, segnatamente al servizio idrico integrato.

L’articolo definisce come uniche modalità di affidamento del servizio idrico la gara o la gestione attraverso Società per Azioni a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico. L’abrogazione di questo articolo non consentirebbe più il ricorso né alla gara, né all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali. Darebbe inoltre ancor più forza a tutte le rivendicazioni per la ripubblicizzazione in corso in quei territori che già da tempo hanno visto il proprio servizio idrico affidato a privati o a società a capitale misto. 

TERZO QUESITO : eliminare i profitti dal bene comune acqua

Si propone l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.

Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici, avviando l’espropriazione alle popolazioni di un bene comune e di un diritto umano universale. 

Riteniamo che la difesa dell’acqua e della sua dimensione pubblica, comune e sociale sia una battaglia prioritaria per resistere contro chi vuole privatizzare e trasformare in merce ogni diritto fondamentale e ogni  forma di vita. Per questo sosterremo attivamente la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua.  

Riteniamo fondamentale che anche a Senigallia si costituisca un coordinamento per la difesa dell’acqua pubblica aperto ai movimenti, alle associazioni, ai sindacati, ai partiti e soprattutto ai singoli cittadini. Un coordinamento cittadino che si ponga tre obbiettivi. Il primo, il sostegno e l’adesione alla campagna referendaria lanciata dal Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua. Il secondo, il cambiamento dello statuto comunale per definire l’acqua e la rete idrica dei beni privi di rilevanza economica. Il terzo, l’affidamento della gestione del servizio idrico ad “Aziende Speciali Consortili”  soggette a diritto pubblico e non – com’è ora con la Multiservizi – in S.P.A. soggette a diritto privato. 

System change,not climate change! 
 

CSOAMezza Canaja

 

 

Comments Off on 23/04/10 NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA! PER LA COSTITUZIONE DI UN COORDINAMENTO CITTADINO PER LA DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA more...

11/04/10 VIDEO: SPRING FLAT FIGHT! CONTEST DI SKATE IN FLAT!

by on Apr.23, 2010, under Collettivo Studentesco Zenit, Serate e Dibattiti

http://www.youtube.com/watch?v=EC1fFeGnxgw
Comments Off on 11/04/10 VIDEO: SPRING FLAT FIGHT! CONTEST DI SKATE IN FLAT! more...

30/04/10 SENIGALLIA AI TEMPI DELLA LOTTA DI CLASSE: MOSTRA FOTO, CENA SOCIALE E PROIEZIONE

by on Apr.21, 2010, under Serate e Dibattiti

Comments Off on 30/04/10 SENIGALLIA AI TEMPI DELLA LOTTA DI CLASSE: MOSTRA FOTO, CENA SOCIALE E PROIEZIONE more...


27/01/10 STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO. DIBATTITO A SAN ROCCO CON DOMENICO FINIGUERRA

by on Jan.25, 2010, under No complanare, Serate e Dibattiti

 

Dal rapporto Istat,cosìcome dal rapporto del Consumo del Suolo a cura del Politecnico di Milanoemergono dati inquietanti e spaventosi. Dal 1995 al 2006 la somma del consumodi suolo ad uso residenziale, produttivo ed infrastrutturale è stato, in Italia,di quasi 70 mila

ettari/anno. Significache, in poco più di un decennio, è stato coperta di cemento ed asfalto unasuperficie grande quanto le Regione Umbria e che ogni anno sparisce unasuperficie grande come l’intero comune di Ravenna. Un piccolo paese, Cassinettadi Lugagnano in Provincia di Milano, si è posto recentemente all’attenzione perla drastica inversione di tendenza, sia nella dotazione della strumentazione

urbanistica (il Piano diGoverno del Territorio a Crescita Zero), sia nel modo di amministrare che sibasa sul coinvolgimento nelle scelte decisionali e nella condivisione deicittadini alle procedure innovative. Si potrebbe obiettare che è facilemantenere intatto il territorio quando le dimensioni sono quelle che sono, gliabitanti raggiungono appena le 1.800 unità, e le grandi attivitàproduttivecommerciali non insistono sul territorio comunale. Ma non è propriocosì se il piccolo comune si trova a ridosso della Grande Città Metropolitanache preme ai confini e spinge sui terreni rimasti ancora liberi per scaricarela propria “incontinenza edilizia “- come dice il Sindaco Domenico Finiguerra.Terreni tanto più appetibili se rientrano “nella mezzaluna fertile” dellapianura lombarda, tanto più se i terreni sono così pregiati da essere statidichiarati Riserva della Biosfera dall’Unesco e tanto più se si trovano lungola direttrice per l’aeroporto di Malpensa e su cui grava l’ipotesi di unaautostrada a qua tro corsie con tutta la fanfara della “cattura di valore”commerciale del contorno e con tutto il corredo di lottizzazioni, centricommerciali, capannoni industriali che di solito si attaccanoall’infrastruttura come il Paguro al Pesce Pilota. Tanto più che sono proprio ipiccoli comuni a dover fare i conti con le risorse economiche, con la finanzalocale strozzata e con il problema del reperimento delle risorse per far frontealla spesa corrente. E ed è per questo che sono proprio i piccoli comuni quellimaggiormente esposti alle pressioni della “res edificatoria” e quindi piùesposti alla monetizzazione del

territorio e a dirottaresulle spese correnti gli oneri di urbanizzazione, piuttosto che sullarealizzazione dei servizi collettivi ed il verde. Il successo di Cassinetta diLugagnano si fonda su di un programma chiaro da parte del Sindaco e sullapartecipazione e coinvolgimento dei cittadini sin dalla fase preparatoria. Icittadini, attraverso riunioni ed assemblee, sono stati messi subito di frontead una scelta precisa: se finanziare la spesa corrente con nuove lottizzazionie relativi oneri di urbanizzazione oppure investire sulla finanza locale. Lascelta dei cittadini è stata netta ovvero

quella di evitare “lasvendita” del territorio per fare cassa, accettando anche un aumento di tasse elavorando piuttosto sul taglio delle spese comunali di rappresentanza, solosobrietà e rigore amministrativo. I cittadini hanno scelto l’interesse comune ela responsabilità verso il futuro. Oggi il Comune di Cassinetta è al centrodell’attenzione delle più grandi testate giornalistiche nazionali e dei servizitelevisivi di grande ascolto (Report [vedi video], Ambiente Italia , RaiParlamento ) e anche della maggiore testata giapponese Asahi Shimbun chegli ha dedicato un articolo [originale] [traduzione]. Il Sindaco DomenicoFiniguerra ha voluto rispondere e cortesemente accettare il nostro invitoall’Incontro-Dibattito del prossimo 27 Gennaio. Come Comitato ne siamo felici…..e anche un po’ orgogliosi.
 
Comments Off on 27/01/10 STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO. DIBATTITO A SAN ROCCO CON DOMENICO FINIGUERRA more...

23/12/09 SYSTEM CHANGE NOT CLIMATE CHANGE! INCONTRO- DIBATTITO DI RITORNO DA COPENHAGEN

by on Dec.17, 2009, under Serate e Dibattiti

Comments Off on 23/12/09 SYSTEM CHANGE NOT CLIMATE CHANGE! INCONTRO- DIBATTITO DI RITORNO DA COPENHAGEN more...

Looking for something?

Use the form below to search the site:

Still not finding what you're looking for? Drop a comment on a post or contact us so we can take care of it!