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Serate e Dibattiti

19/11/11 ARVULTùRA – APEROL

by on Nov.19, 2011, under Arvultùra, Serate e Dibattiti

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01/10/11 CENA SOCIALE DI AUTOFINANZIAMENTO

by on Sep.28, 2011, under Serate e Dibattiti

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27/05/11 VENI A SOSTENE’ IL MEZZA CANAJA – CENA SOCIALE

by on May.19, 2011, under Serate e Dibattiti

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29/04/11 I PRECARI E LO SCIOPERO – INCONTRO CON IL GIORNALISTA LORIS CAMPETTI

by on Apr.14, 2011, under Serate e Dibattiti

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08/04/11 PRESENTAZIONE LIBRO IL REGIME DEI PADRONI DI E CON GIORGIO CREMASCHI

by on Apr.14, 2011, under General, Serate e Dibattiti

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12/11/10 CENA SOCIALE VENERDI 12 NOVEMBRE

by on Nov.04, 2010, under Serate e Dibattiti

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22/09/10 L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA METTE SOTTO SEQUESTRO IL CSOA MEZZA CANAJA

by on Sep.22, 2010, under Ambasciata dei diritti, Cirko Canaja, Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni, Drugstore - bottega antipro, Femme Canaja, Feste, General, Serate e Dibattiti

L’autorità giudiziaria mette sotto sequestro il csoa mezza canaja

IL GIUDICE, IL SINDACO E LO SPAZIO DELLA POLITICA

Sequestro mezza canaja

Nella mattina di mercoledì 22 settembre l’autorità giudiziaria di Ancona ha posto sotto sequestro la fabbrica ex-ragno che il Mezza Canaja occupa da dieci mesi.

La messa dei sigilli è la conclusione di un’articolata operazione giudiziaria che è cominciata lo scorso 24 giugno con la notifica a tredici attivisti del centro sociale di altrettante denunce con l’accusa di occupazione, scasso e istigazione a delinquere. In verità, compare anche un altro denunciato, ovvero il direttore responsabile del Corriere Adriatico per aver pubblicato le motivazioni dell’occupazione. Altro che bavaglio, questa è intimidazione bella e buona verso chi svolge il proprio lavoro.

Le denunce firmate dal Procuratore della Repubblica Giovanna Lebboroni hanno fornito su un piatto d’argento al Giudice per le Indagini Preliminari la motivazione per mettere sotto sequestro lo spazio. Ricordiamo, uno spazio abbandonato da circa vent’anni, di proprietà della società “SO. DE. CO. REAL ESTATE S.R.L.”, una delle scatole cinesi della “Unione Fiduciaria s.p.a.”. In pratica, uno stabile in mano alla grande rendita finanziaria e speculativa.

La pratica della messa dei sigilli, del sequestro preventivo, per sgomberare gli spazi occupati è ormai un dispositivo repressivo da anni ampiamente usato in tutta Italia. L’azione giudiziaria occupa lo spazio della politica, si sostituisce a essa, eliminando di fatto ogni possibilità di mediazione, di trattativa, d’incontro, di confronto, di dialogo e di dialettica tra la dimensione sociale dei movimenti e quella politica delle istituzioni.

L’azione giudiziaria si dà quindi come atto di violenza pura.

La strategia politica della seconda Amministrazione Angeloni – quella con i Verdi al governo – verso il Mezza Canaja è stata essenzialmente quella di aprire una trattativa che avesse, di fatto, come unico obiettivo la demolizione delle ex-colonie Enel, utilizzando il ricatto della penale per evitare ogni tipo di resistenza. La strategia dell’Amministrazione Mangialardi – quella con i Verdi, PdCI e SEL al governo – è stata invece quella di ignorare pubblicamente il problema, di far finta di niente.

Nonostante sei anni di precarietà, tre occupazioni e continue tensioni, il Mezza Canaja – piaccia o non piaccia – si è però radicato nel tessuto sociale di questa città, assumendo, di fatto, il ruolo di un’organizzazione politica riconosciuta e partecipe alla vita civica e pubblica di Senigallia.

E’ ora che chi governa questa città si assuma la responsabilità politica di dire a tutti i suoi cittadini se il Mezza Canaja è una risorsa – un bene comune – per Senigallia o se invece è un problema. Il primo caso implica una gestione politica, il secondo una da ordine pubblico. Scorciatoie burocratico-amministrative fondate sul dare un colpo al cerchio – far star calmi noi – e uno alla botte – non fare scelte politiche pubbliche – non sono più praticabili. Oggi, o la politica ha la volontà di trovare una soluzione pubblica, credibile e stabile, partendo da un accordo condiviso tra parti diverse e con diversi interessi, oppure, accetta la criminalizzazione dei movimenti, perché questo è ciò che nemmeno troppo sottotraccia, emerge dall’azione giudiziaria.

Lunedì 27 settembre incontreremo il Sindaco Maurizio Mangialardi per proporgli una “soluzione politica”. Soltanto una volta ascoltate e pesate le sue parole, decideremo se e come reagire allo sgombero, se è il tempo del confronto o dello scontro.

Mezza Canaja

RADIO ONDA D’URTO – Intervista a Nicola Mancini
http://www.radiondadurto.org/agenzia/2010-09-22-14-42_red_nicola-mezza-canaja.mp3

TG3 – Servizio
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dd6088d8-c60f-4678-8768-fa55293e44d2-popup.html

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14/08/10 BIG TRASH NIGHT – STESSA SPIAGGIA STESSO MARE – DJ NESTOR DJ DEMPIR

by on Jul.29, 2010, under Feste, Serate e Dibattiti

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21/07/2010 AUDIO DIBATTITO SU REDDITO E DIRITTO ALL’ABITARE CON BASCETTA E SOTGIA

by on Jul.27, 2010, under Serate e Dibattiti

 

Circa cinquanta persone –  nonostante l’afa di un mercoledì di fine luglio – hanno partecipato all’incontro pubblico tenutosi al CSOA Mezza Canaja, sul tema “Reddito e diritto all’abitare” che ha visto come relatori Marco Bascetta (Editore della Manifestolibri) e Antonello Sotgia(Architetto).

Intervento Marco Bascetta 

Intervento Antonello Sotgia  

L’abitare è una condizione determinante del vivere urbano. La casa è un diritto fondamentale in quanto da dignità all’essere umano.
Il mercato immobiliare con l’esplosione dei mutui "subprime" negli USA è stato uno dei detonatori della crisi economica globale. Affitti alle stelle, mutui strangolanti, insieme alla crisi occupazionale fatta di salari bassi e della perdita del potere d’acquisto, ha reso sempre più difficile la possibilità – soprattutto per i giovani – di poter accedere ad una casa o di mantenersi quella che si ha, se non a costo di un radicale abbassamento della qualità della vita.

La precarietà, intesa come condizione esistenziale e non solo lavorativa, erode sempre di più il diritto alla casa – i fatti di Via Marche nella nostra città ne sono l’evidenza – e in generale la possibilità per ognuno di poter progettare in maniera libera ed autonoma la propria vita.

Le politiche del mattone hanno trasformato l’abitare urbano in una mera speculazione economica che mira al profitto di costruttori, palazzinari e dei poteri politici a essi legati. Ciò che muove il continuo costruire case non è la risposta ad un diritto e ad una emergenza sociale, ma è la rendita immobiliare.
Le politiche pubbliche dell’abitare sono ormai veicolate come "servizi sociali" ed hanno una forma essenzialmente assistenzialista.

Una nuova politica dell’abitare deve saper garantire l’accesso alla casa nella"società della fine del posto fisso", della mobilità e della flessibilità, ponendo fine all’illusione del "tutti proprietari" che ha legato con nodo scorsoio intere famiglie ai propri mutui. E’ l’abitante e non più il cittadino il nuovo soggetto dello spazio urbano.

Il Reddito Minimo Garantito è l’unica forma di welfare possibile adatta alle attuali forme della produzione. Quando si parla di Reddito, non si parla solo dell’erogazione di una liquidità economica sganciata dalla prestazione lavorativa e quindi capace di fornire al singolo individuo sia la capacità contrattuale necessaria per affrontare il mondo del lavoro, sia quell’autonomia- sicurezza – di poter progettare una vita – una vita degna – ma si parla anche di "reddito indiretto" e quindi di una maggiore qualità e accessibilità ai servizi.
Il Reddito Minimo Garantito – sia in forma diretta che indiretta – è propedeutico ed essenziale per poter affermare una nuova politica dell’abitare e quindi per garantire a tutte e tutti il diritto alla casa.

CSOA Mezza Canaja

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21/07/10 REDDITO E DIRITTO ALLA CASA: INCONTRO PUBBLICO CON MARCO BASCETTA E ANTONELLO SOTGIA

by on Jul.17, 2010, under Serate e Dibattiti

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