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27/01/10 STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO. DIBATTITO A SAN ROCCO CON DOMENICO FINIGUERRA

by on Jan.25, 2010, under No complanare, Serate e Dibattiti

 

Dal rapporto Istat,cosìcome dal rapporto del Consumo del Suolo a cura del Politecnico di Milanoemergono dati inquietanti e spaventosi. Dal 1995 al 2006 la somma del consumodi suolo ad uso residenziale, produttivo ed infrastrutturale è stato, in Italia,di quasi 70 mila

ettari/anno. Significache, in poco più di un decennio, è stato coperta di cemento ed asfalto unasuperficie grande quanto le Regione Umbria e che ogni anno sparisce unasuperficie grande come l’intero comune di Ravenna. Un piccolo paese, Cassinettadi Lugagnano in Provincia di Milano, si è posto recentemente all’attenzione perla drastica inversione di tendenza, sia nella dotazione della strumentazione

urbanistica (il Piano diGoverno del Territorio a Crescita Zero), sia nel modo di amministrare che sibasa sul coinvolgimento nelle scelte decisionali e nella condivisione deicittadini alle procedure innovative. Si potrebbe obiettare che è facilemantenere intatto il territorio quando le dimensioni sono quelle che sono, gliabitanti raggiungono appena le 1.800 unità, e le grandi attivitàproduttivecommerciali non insistono sul territorio comunale. Ma non è propriocosì se il piccolo comune si trova a ridosso della Grande Città Metropolitanache preme ai confini e spinge sui terreni rimasti ancora liberi per scaricarela propria “incontinenza edilizia “- come dice il Sindaco Domenico Finiguerra.Terreni tanto più appetibili se rientrano “nella mezzaluna fertile” dellapianura lombarda, tanto più se i terreni sono così pregiati da essere statidichiarati Riserva della Biosfera dall’Unesco e tanto più se si trovano lungola direttrice per l’aeroporto di Malpensa e su cui grava l’ipotesi di unaautostrada a qua tro corsie con tutta la fanfara della “cattura di valore”commerciale del contorno e con tutto il corredo di lottizzazioni, centricommerciali, capannoni industriali che di solito si attaccanoall’infrastruttura come il Paguro al Pesce Pilota. Tanto più che sono proprio ipiccoli comuni a dover fare i conti con le risorse economiche, con la finanzalocale strozzata e con il problema del reperimento delle risorse per far frontealla spesa corrente. E ed è per questo che sono proprio i piccoli comuni quellimaggiormente esposti alle pressioni della “res edificatoria” e quindi piùesposti alla monetizzazione del

territorio e a dirottaresulle spese correnti gli oneri di urbanizzazione, piuttosto che sullarealizzazione dei servizi collettivi ed il verde. Il successo di Cassinetta diLugagnano si fonda su di un programma chiaro da parte del Sindaco e sullapartecipazione e coinvolgimento dei cittadini sin dalla fase preparatoria. Icittadini, attraverso riunioni ed assemblee, sono stati messi subito di frontead una scelta precisa: se finanziare la spesa corrente con nuove lottizzazionie relativi oneri di urbanizzazione oppure investire sulla finanza locale. Lascelta dei cittadini è stata netta ovvero

quella di evitare “lasvendita” del territorio per fare cassa, accettando anche un aumento di tasse elavorando piuttosto sul taglio delle spese comunali di rappresentanza, solosobrietà e rigore amministrativo. I cittadini hanno scelto l’interesse comune ela responsabilità verso il futuro. Oggi il Comune di Cassinetta è al centrodell’attenzione delle più grandi testate giornalistiche nazionali e dei servizitelevisivi di grande ascolto (Report [vedi video], Ambiente Italia , RaiParlamento ) e anche della maggiore testata giapponese Asahi Shimbun chegli ha dedicato un articolo [originale] [traduzione]. Il Sindaco DomenicoFiniguerra ha voluto rispondere e cortesemente accettare il nostro invitoall’Incontro-Dibattito del prossimo 27 Gennaio. Come Comitato ne siamo felici…..e anche un po’ orgogliosi.
 

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