CSOAMezzaCanaja

Collettivo Studentesco Zenit

22/09/10 L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA METTE SOTTO SEQUESTRO IL CSOA MEZZA CANAJA

by on Sep.22, 2010, under Ambasciata dei diritti, Cirko Canaja, Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni, Drugstore - bottega antipro, Femme Canaja, Feste, General, Serate e Dibattiti

L’autorità giudiziaria mette sotto sequestro il csoa mezza canaja

IL GIUDICE, IL SINDACO E LO SPAZIO DELLA POLITICA

Sequestro mezza canaja

Nella mattina di mercoledì 22 settembre l’autorità giudiziaria di Ancona ha posto sotto sequestro la fabbrica ex-ragno che il Mezza Canaja occupa da dieci mesi.

La messa dei sigilli è la conclusione di un’articolata operazione giudiziaria che è cominciata lo scorso 24 giugno con la notifica a tredici attivisti del centro sociale di altrettante denunce con l’accusa di occupazione, scasso e istigazione a delinquere. In verità, compare anche un altro denunciato, ovvero il direttore responsabile del Corriere Adriatico per aver pubblicato le motivazioni dell’occupazione. Altro che bavaglio, questa è intimidazione bella e buona verso chi svolge il proprio lavoro.

Le denunce firmate dal Procuratore della Repubblica Giovanna Lebboroni hanno fornito su un piatto d’argento al Giudice per le Indagini Preliminari la motivazione per mettere sotto sequestro lo spazio. Ricordiamo, uno spazio abbandonato da circa vent’anni, di proprietà della società “SO. DE. CO. REAL ESTATE S.R.L.”, una delle scatole cinesi della “Unione Fiduciaria s.p.a.”. In pratica, uno stabile in mano alla grande rendita finanziaria e speculativa.

La pratica della messa dei sigilli, del sequestro preventivo, per sgomberare gli spazi occupati è ormai un dispositivo repressivo da anni ampiamente usato in tutta Italia. L’azione giudiziaria occupa lo spazio della politica, si sostituisce a essa, eliminando di fatto ogni possibilità di mediazione, di trattativa, d’incontro, di confronto, di dialogo e di dialettica tra la dimensione sociale dei movimenti e quella politica delle istituzioni.

L’azione giudiziaria si dà quindi come atto di violenza pura.

La strategia politica della seconda Amministrazione Angeloni – quella con i Verdi al governo – verso il Mezza Canaja è stata essenzialmente quella di aprire una trattativa che avesse, di fatto, come unico obiettivo la demolizione delle ex-colonie Enel, utilizzando il ricatto della penale per evitare ogni tipo di resistenza. La strategia dell’Amministrazione Mangialardi – quella con i Verdi, PdCI e SEL al governo – è stata invece quella di ignorare pubblicamente il problema, di far finta di niente.

Nonostante sei anni di precarietà, tre occupazioni e continue tensioni, il Mezza Canaja – piaccia o non piaccia – si è però radicato nel tessuto sociale di questa città, assumendo, di fatto, il ruolo di un’organizzazione politica riconosciuta e partecipe alla vita civica e pubblica di Senigallia.

E’ ora che chi governa questa città si assuma la responsabilità politica di dire a tutti i suoi cittadini se il Mezza Canaja è una risorsa – un bene comune – per Senigallia o se invece è un problema. Il primo caso implica una gestione politica, il secondo una da ordine pubblico. Scorciatoie burocratico-amministrative fondate sul dare un colpo al cerchio – far star calmi noi – e uno alla botte – non fare scelte politiche pubbliche – non sono più praticabili. Oggi, o la politica ha la volontà di trovare una soluzione pubblica, credibile e stabile, partendo da un accordo condiviso tra parti diverse e con diversi interessi, oppure, accetta la criminalizzazione dei movimenti, perché questo è ciò che nemmeno troppo sottotraccia, emerge dall’azione giudiziaria.

Lunedì 27 settembre incontreremo il Sindaco Maurizio Mangialardi per proporgli una “soluzione politica”. Soltanto una volta ascoltate e pesate le sue parole, decideremo se e come reagire allo sgombero, se è il tempo del confronto o dello scontro.

Mezza Canaja

RADIO ONDA D’URTO – Intervista a Nicola Mancini
http://www.radiondadurto.org/agenzia/2010-09-22-14-42_red_nicola-mezza-canaja.mp3

TG3 – Servizio
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dd6088d8-c60f-4678-8768-fa55293e44d2-popup.html

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11/04/10 VIDEO: SPRING FLAT FIGHT! CONTEST DI SKATE IN FLAT!

by on Apr.23, 2010, under Collettivo Studentesco Zenit, Serate e Dibattiti

http://www.youtube.com/watch?v=EC1fFeGnxgw
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10/12/09 COPENHAGEN – ORMAI…CI SIAMO – APPROFONDIMENTI E CRONACA

by on Dec.10, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

COPENHAGEN – ORMAI …CI SIAMO

(da www.globalproject.info 10 / 12 / 2009)

La Conferenza mondiale sul clima ha preso avvio a Copenhagen,
confermando già in questi primi giorni la totale arretratezza istituzionale
nell’approccio alla crisi globale che stiamo tutti subendo.

Tatticismi della diplomazia, esternazioni di capi di stato
e spamming disinformativo degli uffici delle grandi corporations del carbone e
del petrolio, tolgono letteralmente l’aria ad un vero dibattito pubblico che
voglia affrontare il nodo della precarietà ambientale legato al modello di
sviluppo dominante.

E’ in questo quadro che migliaia di attivisti stanno
confluendo a Copenhagen, e tra questi anche la rete “see you in Copenhagen”. Il
primo obiettivo era per noi raccogliere adesioni all’andata collettiva nella
capitale danese, attorno a chiare posizioni politiche sintetizzate nel nostro
primo documento: oggi possiamo dire che oltre duecento attivisti italiani della
rete saranno a Copenhagen per partecipare in molte forme alle mobilitazioni e
al dibattito. Il secondo obiettivo era riuscire ad autorganizzare ed
autogestire la nostra presenza creando un luogo collettivo e condiviso, dove
affrontare insieme non solo i problemi logistici legati alla nostra permanenza
per tutte le giornate di iniziativa, ma anche dove poter impostare un confronto
continuo tra di noi e un luogo, l’assemblea degli aderenti alla rete, dove
discutere e scegliere quotidianamente come muoverci e perché. Anche questo è
stato raggiunto e oggi possiamo annunciare che la rete “see you in Copenhagen”
autogestirà uno spazio proprio, che si aggiunge quindi ai tanti spazi di realtà
europee e mondiali creati in questi giorni.

Annunciamo per Venerdì 11 dicembre la prima assemblea
generale della rete che si terrà all’interno di questo luogo condiviso ed
autogestito ( per info 004525326245). La rete “see you in Copenhagen” ha
inoltre autoprodotto un proprio foglio di comunicazione in inglese che
sintetizza il dibattito che ha costituito questa realtà collettiva, e il tipo
di approccio con cui stiamo a Copenhagen.

Un modo di essere presenti e di partecipare il nostro, che
fa da presupposto ad ogni azione che compiremo: vogliamo con umiltà essere
parte, dal dibattito delle ong al Clima Forum fino alle iniziative del CJA,
senza rinunciare alla necessità di valutare, di vedere con i nostri occhi, di
stare ad ascoltare e di conoscere e capire. Questo per noi vale in ogni
situazione, dagli incontri di discussione alle azioni di piazza. Crediamo che
sia profondamente necessario intraprendere una nuova, grande battaglia globale
sulla crisi climatica ed ambientale, che per noi è così centrale da
rappresentare ogni livello di crisi, dalla finanza al lavoro, dalle migrazioni
alle guerre, che il sistema capitalistico sta producendo, ma proprio per questo
non ci interessano ne tattiche né rituali, né affermazioni identitarie
precostituite né posizioni ideologiche che hanno già la risposta per tutto. Per
quanto riguarda le azioni di lotta, cercheremo di partecipare a tutto ciò che è
capace di indicare, anche radicalmente, la necessità di un mondo migliore, e
invece cercheremo di non essere parte di ciò che esprime solo frustrazione e
autorappresentazione.

La situazione che viviamo è indice di un cambio epocale,
dell’affermazione di una situazione globale e geopolitica completamente mutata,
e anche solo per capire chi comanda, al di là di un generico “capitale”,
bisogna abbandonare gli schemi e saper guardare alla realtà.

Riteniamo interessante poter seguire in qualche forma il
dibattito e lo scontro tra diverse posizioni che avviene all’interno della
conferenza ufficiale, non per gli esiti di quest’ultima, ma per le implicazioni
e per costruire nuove chiavi di lettura sulla crisi. Come è importante per noi
poter ascoltare alcuni incontri del Clima Forum proposti da varie ong. Ed
infine partecipare alle forme di mobilitazione e discussione del CJA, già
previste o decise in loco.

Il 12 dicembre parteciperemo alla grande manifestazione di
apertura della settimana di mobilitazione, all’interno dello spezzone del CJA, raccogliemdo
l’appello che questa realtà ha rivolto a tutti. Ogni giornata per noi si
concluderà con la nostra assemblea nel nostro spazio autogestito.

 

DALL’ITALIA A COPENAGHEN:
APPROFONDIMENTI

         
Ci
vediamo a Copenhagen! | Comunicato di adesione e articoli

 

CLIMATE JUSTICE NOW –
CRONACHE DA COPENHAGEN

         
10/12/09 Proteste dentro Cop15

         
09/12/09 Copenhagen 9 dicembre. Mentre
arrivano attivisti da tutta Europa la polizia sequestra i materiali per la
disobbedienza civile

         
08/12/09 Copenhagen 8 dicembre: al via il
vertice sul clima

 

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06/12/09 SKATE RIOT DAY

by on Dec.08, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

SKATE RIOT
DAY

 

Ieri,
domenica 6 dicembre, si è svolto a Senigallia un importante momento di
socialità e sport in cui decine di skaters si 
sono radunati in Piazza del Duca per manifestare il loro disagio nei
confronti della chiusura dello skatepark di Senigallia.

L’evento,
organizzato dalla T.N.T Crew (i ragazzi, skaters e non, che vivono ogni giorno
lo skatepark)  e dal Collettivo
Studentesco Zenit, è iniziato alle ore 16.00 ed ha da subito cominciato ad
attrarre un gran numero di persone, interessate dalle acrobazie degli skaters.

Per cercare
di rovinare l’evento non è tardato l’arrivo di due pattuglie di polizia e una
di vigili urbani che hanno intimato di lasciare la piazza e di sequestrare
rampe ed il resto dell’attrezzatura portata e montata dai ragazzi dello
skatepark. Alla risposta negativa dei manifestanti la polizia si è limitata a
prendere nomi e a fare foto per identificare gli skaters e gli altri
organizzatori, per poi, infine, andarsene, lasciando così una piazza che nel
frattempo era riuscita a radunare centinaia e centinaia di ragazzi, famiglie
con bambini ed anziani, incuriositi da un evento insolito e alternativo in una
città come Senigallia.

Lo “show”
sportivo è andato avanti fino alle 19.30 accompagnato da musica e interventi
che hanno ribadito, come già scritto a più riprese, la mancanza di spazi
pubblici dedicati all’aggregazione e più in generale alla vita della
collettività, in una città in mano alla speculazione e agli interessi privati.

La
chiusura dello skatepark, uno spazio che da cinque anni è diventato un punto di
riferimento per decine di ragazzi al di là dello sport specifico e
l’atteggiamento di esplicito disinteresse dell’assessore Mangialardi, candidato
sindaco alle prossime elezioni, stridono con le dichiarazioni piene di interesse
per il mondo giovanile. La logica è sempre la stessa, le politiche giovanili
non consistono nell’ascolto e nell’attenzione ai bisogni e alle istanze dei
giovani, ma in ciò che gli assessori e la politica ritiene sia giusto e
necessario per loro.

Le 500
firme di senigalliesi raccolte in tre ore ieri pomeriggio (indice della forte
partecipazione e consenso) rappresentano un importante punto di partenza per
proseguire la lotta in difesa dello skatepark e di tutti gli spazi sociali, in
una città ormai a misura di utente e non di cittadino.

Affianco
ai grandi lavori di riqualificazione della città non si è mai voluta prestare
attenzione ad un luogo, lo skatepark che sarebbe dovuto essere oggetto di opere
di manutenzione periodica (con una cifra naturalmente irrisoria) in quanto è
fatto in legno. Gli unici lavori che sono stati fatti sono partiti per la buona
volontà di coloro che lo vivono ogni giorno, con il proprio denaro e la propria
fatica, ed ora che è diventato insicuro ed inutilizzabile l’unica soluzione è
la chiusura? Per una ristrutturazione servono 50.000 euro e l’assessore
Mangialardi afferma che non se ne parlerà prima di marzo, quando si farà il
bilancio annuale, tutto questo per voler mantenere la struttura in legno
(soggetta all’umidità e alla pioggia in una città di mare), invece che in
cemento, perché come osservato dal sindaco Angeloni non è il caso di “aggiungere
un altro blocco di cemento” in una città che, da questa giunta, già si aspetta
le cementificazioni derivanti dalla complanare e dalle sue lottizzazioni, dal
piano Cervellati, dall’ Ex Sacelit, dalle ex Colonie Enel e dai terreni
sottratti al parco della Cesanella. Per lo skatepark, non ci sono in ballo gli
interessi di privati e costruttori, ma solo quelli di normali cittadini e per
lo più molti non votanti!

Di fronte
al totale disinteresse  dell’Amministrazione
Comunale la T.N.T
Crew ed il Collettivo Studentesco Zenit continueranno una volta al mese a
riempire Piazza del Duca, per sensibilizzare la cittadinanza e per offrire uno
spettacolo ed un momento di buono sport alternativo.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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06/12/09 MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELLO SKATE E DEI LUOGHI PUBBLICI ORE 16 PIAZZA DEL DUCA | COLLETTIVO ZENIT E T.N.T. CREW

by on Dec.01, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

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21/11/09 ANCORA UNA VOLTA NESSUNA AGIBILITA’ ALLA LEGA!

by on Nov.23, 2009, under Ambasciata dei diritti, Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni

ANCORA UNA VOLTA NESSUNA AGIBILITA’ ALLA LEGA

Ancora una volta la Lega Nord e il suo tentativo di
radicarsi in città è stato bloccato.

Sabato 21 novembre – mentre il Coordinamento Difesa
Scuola Pubblica raccoglieva le firme per la messa in sicurezza delle aule
scolastiche – un improvvisato banchetto dei leghisti che, invece, voleva
raccogliere le firme per il crocefisso nelle scuole, ha trovato la pronta
risposta di una sessantina di studenti e migranti che con i loro corpi hanno
contestato e oscurato il banchetto dei “padani de noatri”. 

Nessuna tregua verso chi specula su paure e
insicurezze. Senigallia non è Padania.

 

LEGA NO GRAZIE: CARICHE A SENIGALLIA

COMUNICATO E VIDEO SCONTRI

 

 

 

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06/11/09 VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE DEL COLLETTIVO ZENIT: RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE SCUOLE

by on Nov.11, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

        
CRONACA DEL CORTEO

        
SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO |
COMUNICATO

 

 

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06/11/09 MANIFESTAZIONE DEL COLLETTIVO ZENIT: IN 400 AL CORTEO STUDENTESCO

by on Nov.06, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

IN 400 AL
CORTEO DEL COLLETTIVO ZENIT

Oggi
venerdì 6 novembre, a Senigallia si è svolto un lungo e partecipato corteo studentesco,
organizzato dal Collettivo Zenit.

Circa 400
persone si sono ritrovate questa mattina davanti al campus scolastico per
manifestare la propria contrarietà alla legge Gelmini, che da questo anno ha
iniziato il suo percorso di distruzione all’interno della Scuola Pubblica.

Alle 8 e
15 il corteo è partito e si è poi snodato per le principali vie cittadine,
attraversando il centro storico, fino ad arrivare al liceo classico Perticari.

Lì due
studenti sono riusciti ad entrare all’interno dell’istituto blindato per
consegnare una lettera, firmata da gran parte degli studenti dell’istituto, al
Dirigente Scolastico.

Il liceo
Perticari si trova infatti in una forte situazione di crisi, con un debito di
centinaia di migliaia di euro, ma all’interno dell’istituto è adottata una
politica “oscurantista”, in cui il Dirigente Scolastico e il DSGA (Dirigente
Servizi Generali e Amministrativi) tentano di nascondere questa situazione a studenti
e genitori, credendo forse che questo stato così critico non ci riguardi
direttamente.

Per questo
gli studenti del Perticari hanno compilato una lettera in cui si chiede al
preside trasparenza su questa situazione di crisi, invitandolo a rispondere su
tre punti che riguardano direttamente gli studenti: i corsi di recupero, il POF
e le gite (lettera in allegato).

Dalla sede
del liceo Classico Perticari gli studenti si sono spostati al liceo
Psicopedagogico e Scienze del Linguaggio Perticari al campus scolastico, dove,
in solidarietà ai precari  di tutta
Italia, al grido di “siamo tutti sullo stesso tetto” sono saliti sul tetto
dell’istituto, per poi volantinare a tutti gli studenti rimasti a  scuola.

Nel
frattempo la scuola è stata letteralmente blindata: polizia e digos a
controllare su tutto, ogni porta di accesso chiusa con catene (comprese quelle
di sicurezza) e infine la decisione del preside di non far uscire, nemmeno durante
l’intervallo, gli studenti che non avevano scioperato. In seguito alle forti
pressioni ricevute, agli studenti – che si sono poi offerti di volantinare
all’interno dell’istituto – è stato concesso di uscire in piccoli gruppi.

Rimasti
all’interno del giardino dell’istituto, i manifestanti hanno deciso di
abbattere per la seconda volta le reti che, per presunti motivi di sicurezza,
separano il liceo Perticari dall’Istituto Tecnico Corinaldesi, limitando così
lo spostamento degli studenti all’interno del campus scolastico, rendendolo
simile ad una prigione, controllato da telecamere e reti e cancelli in
successione, invece che un luogo di incontro per gli studenti.

 

Collettivo
Studentesco Zenit

 

         
GUARDA LE FOTO – PARTE 1
/ PARTE 2

         
VOLANTINO DISTRIBUITO
DURANTE LA
MANIFESTAZIONE

         
LETTERA CONSEGNATA AL
DIRIGENTE SCOLASTICO DEL PERTICARI

         
COMUNICATO DI INDIZIONE
DEL CORTEO

 

 

 

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06/11/09 MANIFESTAZIONE STUDENTESCA: RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE SCUOLE! COLLETTIVO STUDENTESCO ZENIT

by on Nov.03, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

Venerdì 6
novembre ci sarà il primo corteo studentesco di quest’anno scolastico. Con
l’avvio dei tagli all’istruzione in questo primo di tre anni devastanti per la
scuola pubblica, continuiamo anche noi quello che abbiamo iniziato l’anno
scorso.

Da quest’anno ci saranno migliaia di licenziamenti, personale e
professori non pagati, un taglio drastico alle attività scolastiche, comprese
le gite d’istruzione, le attività pomeridiane e i corsi di recupero. Anche a
Senigallia si iniziano a vedere i primi segni della “devastazione Gelmini”:
Professori non pagati da mesi, lavori di riparazione fatti per il risparmio e
non per la qualità della vita all’interno degli istituti, licenziamenti e
trasferimenti a centinaia di km di distanza, scuole con centinaia di migliaia
di euro di debito e quindi, di conseguenza ,con gite a rischio, attività
pomeridiane annullate e corsi di recupero, per persone che rischiano di essere
bocciate con un solo debito, non garantiti ne alla fine del primo ne del
secondo quadrimestre.

Pensavamo e ora ne siamo sempre più convinti che queste
politiche, nel segno della crisi, non riguardano solo la scuola, ma tutto il
mondo dell’istruzione, dell’università e del lavoro.

Torniamo in strada per
riprenderci le nostre scuole contro norme securitarie e repressive che ci
opprimono ogni giorno della nostra vita! Torniamo in strada per salire in tanti
sui tetti delle scuole, delle fabbriche e dei provveditorati! Torniamo in
strada, in una città che si è schierata dalla parte giusta e che deve
continuare a farlo!

Concentramento ore 08 – Campus Studentesco

CONTRO LA CRISI!  RIPRENDIAMOCI LE SCUOLE E IL FUTURO!

Collettivo Studentesco Zenit

 


SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO – Comunicato approfondito

 

 

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03/11/09 SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO – COLLETTIVO STUDENTESCO ZENIT

by on Nov.03, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO

Abbiamo deciso
quest’anno di continuare nel segno dello scorso anno per arrivare fino alla
vittoria contro le politiche di taglio del governo causate dalla crisi.
Pensavamo e ora ne siamo sempre più convinti che queste politiche, nel segno
della crisi, non riguardano solo la scuola, ma tutto il mondo dell’istruzione,
dell’università e del lavoro.

Non parliamo
solo di scuola perché sarebbe riduttivo nei confronti di chi (studente medio) quest’estate
si è spaccato il culo 4, 6, 8 ore al giorno per cercare di arrotondare i conti
a casa o di avere qualche soldo da godersi per se stesso, o di chi (studente
universitario) lavora tutti i giorni con uno stipendio da cani per pagarsi la
retta, l’affitto e da vivere.

Sarebbe riduttivo parlare solo di scuola perché da quest’estate i
lavoratori di tutta Italia lottano contro la crisi mettendo in campo forme di
protesta vittoriose, come è successo alla Innse a Milano dove gli operai non
sono scesi dai tetti e dalle gru della fabbrica finché non hanno avuto la
certezza di continuare ad avere un lavoro, e così tutta Italia segue l’esempio
vincente, dalla Manuli (Ascoli), alla Cobrim (Pesaro), alla Cim, alla Lasme,
alla Cnh, alla Esab, alla Ercole Marelli Power, alla Lares, alla Metalli Preziosi,
alla Disco Verde e a molte altre.

Di scuola, e non solo,  perché i
precari pur di poter insegnare in una scuola, se possono, fanno più di 200 km al giorno,ma spesso
non possono e si devono per forza rivolgere a call center e ad altri lavori
totalmente instabili per arrivare a fine mese.

Da oggi la scuola è più instabile che mai e anche i precari che un tempo
erano sotto costante minaccia e quindi non potevano muovere un dito, se ne sono
accorti e hanno intrapreso una mobilitazione forte e determinata scendendo in
piazza e salendo sui tetti di scuole e provveditorati.

Il mondo della scuola ha molto da imparare da queste lotte che a loro volta
hanno in molti aspetti imparato dalle lotte dello scorso anno portate avanti
dall’Onda. Il mondo della scuola comprende il mondo del lavoro e le nostre
lotte sono le stesse che fanno gli operai e gli impiegati, le nostre lotte
sono per un futuro fuori dalla crisi,
che non è stata prodotta da noi ma
che  inevitabilmente ricade su di noi.

Le casse integrazione, i licenziamenti, la mobilità elevata e i tagli
all’istruzione da quest’anno sono reali, e l’Onda ha avuto il grande merito di
preannunciarli e di costruire insieme un forte movimento nazionale di reale
opposizione che però ancora non è riuscito a vincere su tutti i fronti; è
quindi questo il momento di continuare a lottare per il futuro di tutti noi.

L’Onda, intesa come l’insieme di tutti i soggetti sociali che lottano
contro la crisi (studenti,insegnanti,operai,precari,impiegati,ATA, ecc.) , ha
il dovere di continuare la lotta.         

Per il nostro futuro e di tutti quelli che verranno dopo di noi. Per la
vita delle persone che non arrivano a fine mese e che perdono ogni giorno il
lavoro. Per una scuola che sappia crescere realmente le persone, che sappia
garantire un insegnamento adeguato e che sia studiata per chi la vive ogni
giorno e non solo per risparmiare soldi.

Pensiamo sia questo il momento di incidere realmente sulle scelte del
governo. Pensiamo anche che una città come Senigallia che ha dimostrato la sua
contrarietà ai provvedimenti presi l’anno scorso dal governo abbia ora la forza
reale di decidere e che si arrivata l’ora di dimostrarlo e crediamo che lo
stesso discorso valga per l’intero paese!
 

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO, E’ GIUNTA L’ORA PER FARVELA PAGARE !

 

 

Collettivo Studentesco Zenit

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