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03/11/09 SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO – COLLETTIVO STUDENTESCO ZENIT

by on Nov.03, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

SIAMO TUTTI SULLO STESSO TETTO

Abbiamo deciso
quest’anno di continuare nel segno dello scorso anno per arrivare fino alla
vittoria contro le politiche di taglio del governo causate dalla crisi.
Pensavamo e ora ne siamo sempre più convinti che queste politiche, nel segno
della crisi, non riguardano solo la scuola, ma tutto il mondo dell’istruzione,
dell’università e del lavoro.

Non parliamo
solo di scuola perché sarebbe riduttivo nei confronti di chi (studente medio) quest’estate
si è spaccato il culo 4, 6, 8 ore al giorno per cercare di arrotondare i conti
a casa o di avere qualche soldo da godersi per se stesso, o di chi (studente
universitario) lavora tutti i giorni con uno stipendio da cani per pagarsi la
retta, l’affitto e da vivere.

Sarebbe riduttivo parlare solo di scuola perché da quest’estate i
lavoratori di tutta Italia lottano contro la crisi mettendo in campo forme di
protesta vittoriose, come è successo alla Innse a Milano dove gli operai non
sono scesi dai tetti e dalle gru della fabbrica finché non hanno avuto la
certezza di continuare ad avere un lavoro, e così tutta Italia segue l’esempio
vincente, dalla Manuli (Ascoli), alla Cobrim (Pesaro), alla Cim, alla Lasme,
alla Cnh, alla Esab, alla Ercole Marelli Power, alla Lares, alla Metalli Preziosi,
alla Disco Verde e a molte altre.

Di scuola, e non solo,  perché i
precari pur di poter insegnare in una scuola, se possono, fanno più di 200 km al giorno,ma spesso
non possono e si devono per forza rivolgere a call center e ad altri lavori
totalmente instabili per arrivare a fine mese.

Da oggi la scuola è più instabile che mai e anche i precari che un tempo
erano sotto costante minaccia e quindi non potevano muovere un dito, se ne sono
accorti e hanno intrapreso una mobilitazione forte e determinata scendendo in
piazza e salendo sui tetti di scuole e provveditorati.

Il mondo della scuola ha molto da imparare da queste lotte che a loro volta
hanno in molti aspetti imparato dalle lotte dello scorso anno portate avanti
dall’Onda. Il mondo della scuola comprende il mondo del lavoro e le nostre
lotte sono le stesse che fanno gli operai e gli impiegati, le nostre lotte
sono per un futuro fuori dalla crisi,
che non è stata prodotta da noi ma
che  inevitabilmente ricade su di noi.

Le casse integrazione, i licenziamenti, la mobilità elevata e i tagli
all’istruzione da quest’anno sono reali, e l’Onda ha avuto il grande merito di
preannunciarli e di costruire insieme un forte movimento nazionale di reale
opposizione che però ancora non è riuscito a vincere su tutti i fronti; è
quindi questo il momento di continuare a lottare per il futuro di tutti noi.

L’Onda, intesa come l’insieme di tutti i soggetti sociali che lottano
contro la crisi (studenti,insegnanti,operai,precari,impiegati,ATA, ecc.) , ha
il dovere di continuare la lotta.         

Per il nostro futuro e di tutti quelli che verranno dopo di noi. Per la
vita delle persone che non arrivano a fine mese e che perdono ogni giorno il
lavoro. Per una scuola che sappia crescere realmente le persone, che sappia
garantire un insegnamento adeguato e che sia studiata per chi la vive ogni
giorno e non solo per risparmiare soldi.

Pensiamo sia questo il momento di incidere realmente sulle scelte del
governo. Pensiamo anche che una città come Senigallia che ha dimostrato la sua
contrarietà ai provvedimenti presi l’anno scorso dal governo abbia ora la forza
reale di decidere e che si arrivata l’ora di dimostrarlo e crediamo che lo
stesso discorso valga per l’intero paese!
 

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO, E’ GIUNTA L’ORA PER FARVELA PAGARE !

 

 

Collettivo Studentesco Zenit


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