Arvultùra
16/05/12 DA SENIGALLIA A FRANCOFORTE – ASSEDIAMO LA BCE
by csamezzacanaja on May.17, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni
DA SENIGALLIA A FRANCOFORTE – ASSEDIAMO LA BCE
Contro la dittatura finanziaria. Per l’Europa dei diritti.
Dal 16 al 19 maggio la città di Francoforte sarà al centro di una grande mobilitazione internazionale, un appuntamento in cui realtà, reti e movimenti sociali provenienti da tutta Europa si incontreranno per manifestare contro le politiche di austerity nel cuore della capitale della finanza europea.
La rete dei Centri Sociali delle Marche aderisce alla coalizione sociale R.I.S.E. UP! (Rising Italy for Social Europe) che dall’Italia ha organizzato la costruzione della tre giorni di iniziative Blockupy Frankfurt. Da Senigallia sono partiti alcuni attivisti dello Spazio Comune Autogestito Arvultùra, che sono già nella città di Francoforte.
Le manifestazioni avranno luogo nel cuore del quartiere finanziario, che ospita le sedi della Banca Centrale Europea, delle grandi banche e corporations che si servono della crisi per fare speculazioni e profitti. L’obiettivo è quello di assediare il centro europeo del capitalismo globale ed epicentro delle politiche economiche e finanziarie attraverso le quali viene imposta ladittatura dei mercati e l’impoverimento di milioni di persone. “Saremo a Francoforte per reclamare – scrivono i promotori in un comunicato – contro l’Europa dell’Austerity, l’Europa della democrazia; contro l’Europa dell’abbassamento dei salari edell’abolizione dei diritti, l’Europa di un nuovo welfare universalista e del reddito; contro l’Europa dell’espropriazione e delle privatizzazioni, l’Europa dei beni comuni!”
Notizie e aggiornamenti in tempo reale dalle manifestazioni di Francoforte saranno disponibili sul sito di Global Project www.globalproject.info e mercoledì 30 maggio – ore 21:30 – presso lo Spazio Comune Autogestito Arvultùra, si terrà un’incontro pubblico sui movimenti europei, dove parteciperanno Augusto Illuminati (autore del libro “Tumulti” e professore di Filosofia Politica presso l’Università di Urbino) e gli attivisti senigalliesi presenti alle mobilitazioni di Francoforte contro le politiche di austerità, con racconti, filmati e foto.
Spazio Comune Autogestito Arvultùra
19/05/12 DANCEHALL ALL’ARVULTùRA
by csamezzacanaja on May.14, 2012, under Arvultùra, Feste
09/05/12 ROBERTO PARADISI E LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA
by csamezzacanaja on May.09, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni
ROBERTO PARADISI E LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA
A seguito del comunicato del consigliere comunale Paradisi, nel quale si afferma che il Mezza Canaja avrebbe richiesto e ottenuto finanziamenti pubblici per la ristrutturazione dei locali dell’Arvùltura, ci sembra opportuno fare alcune precisazioni.
Il Mezza Canaja, dall’inizio della sua esperienza ad oggi, non ha mai né chiesto né conseguentemente ottenuto, alcun tipo di sovvenzione pubblica, avendo sempre fatto leva sul principio dell’autofinanziamento come dato di caratterizzazione politica.
Quanto fin qui scritto non è opinabile ed è altrettanto chiaro come, alla prova dei fatti, anni di calunnie, falsità e strumentalizzazioni da parte del consigliere Paradisi si siano rivelate infondate. Ricordiamo molto bene la campagna sui costi per la collettività dell’occupazione delle ex colonie Enel, risoltasi poi nel nulla!
A differenza di tanti altri gruppi politici con cui il sig. Paradisi non ha avuto problemi a coalizzarsi, il Mezza Canaja ha sempre agito alla luce del sole, lontano dall’ipocrisia dei “vizi privati e virtù pubbliche”; le pratiche poste in essere sono sempre state pubblicamente rivendicate. Si possono condividere o meno, ma iniziamo ad essere stanchi delle menzogne di chi sembra essere capace di fare politica solo parassitando le attività degli altri per ritagliarsi una visibilità effimera, senza mai scendere sul piano dei contenuti.
Per gli stessi motivi poi l’Arvùltura, che così si chiama perché è un’esperienza diversa dal Mezza Canaja e non uno stratagemma, e più in particolare l’associazione “Giuliano Rosa” (titolare del contratto di concessione dei locali in cui si svolgono le attività) non hanno chiesto. né ricevuto neanche un euro. I locali di Via Abbagnano sono infatti stati dati non per “privilegio”, o per fare un “favore” ai “figli di papà” (chi poi, di preciso?), ma secondo un regolare atto pubblico, disciplinato in base ad una precisa delibera del Consiglio Comunale (la n.113 del 27/10/2010) con cui TUTTE le altre Associazioni senza scopo di lucro di Senigallia hanno avuto e avranno in concessione beni immobili per l’esercizio delle loro attività. Non a caso infatti, come tutte le altre associazioni, anche la nostra paga un canone.
Le spese di cui parla il sig. Paradisi non sono altro allora che la “manutenzione” – e proprio così le chiama la delibera n.65 del 2012 – che il Comune ha affrontato, a favore di qualsiasi associazione concessionaria di Senigallia, per rendere i locali concessi agibili e sicuri: e nel nostro caso specifico affinché l’associazione “Bubamara” e il CAG potessero continuare in autonomia, attraverso la divisione dei locali, le loro attività e il loro lavoro negli orari più consoni. Niente di più naturale, dunque, nel momento in cui più associazioni si ritrovano in uno stesso spazio.
Infine, le conseguenze delle nostre azioni non sono impunite, ma ben incardinate nelle aule di tribunale, a seguito delle denunce ricevute per esserci spesi sempre in prima persone nelle lotte in cui crediamo. Motivo per cui, tra l’altro, ad un nostro compagno è oggi ingiustamente proibito di recarsi ad Ancona, in quanto raggiunto da un foglio di via obbligatorio dalla città.
Tutte queste informazioni, un avvocato accorto e scrupoloso come il sig. Paradisi dovrebbe saperle; per questo motivo il suo comportamento è grave, perché mente sapendo di mentire.
Certo,ci sarebbe da ridere sonoramente nel constatare fino a che livello di populismo la destra italiana è disposta a scendere per racimolare un misero pugno di voti. Purtroppo però questa tecnica, fin troppo nota, ha un carattere palesemente diffamatorio: non conta quanto c’è di vero in quello che si sostiene o che le accuse vengano sonoramente smentite, ma solo che esca il caso mediatico per poter poi cavalcare il malcontento costruito ad arte.
Malgrado tutto siamo però ottimisti: le bugie hanno le gambe corte, consigliere, tanto quanto il tuo nauseante e meschino populismo.
Spazio Comune Autogestito “ARVULTùRA”
11/05/12 PRESENTAZIONE LIBRO DI E CON MARIA VITTORIA PICHI: COME UNA LAMA
by csamezzacanaja on May.08, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
05/05/12 STUDENT’S NIGHT
by csamezzacanaja on May.01, 2012, under Arvultùra, Collettivo Studentesco Zenit, Feste
12/04/12 ARVULTURA: SERATA CON RENATO CURCIO – FOTO E VIDEO INTEGRALE
by csamezzacanaja on Apr.19, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
LA GABBIA DELLA PRECARIETA’
SERATA CON RENATO CURCIO

– FOTO E VIDEO INTEGRALE –
Si è svolto giovedì 12 aprile alle ore 21.30 presso l’Arvultùra un incontro pubblico con RENATO CURCIO (Ricercatore socio analitico – Direttore editoriale della casa editrice “Sensibili alle Foglie”) :“LA GABBIA DELLA PRECARIETA -contratti precari, aumento della povertà, dispositivi aziendali per disciplinare il lavoratore‘”.
VIDEO INCONTRO:
19/04/12 PROIEZIONE: ROMANZO DI UNA STRAGE – ARVULTURA
by csamezzacanaja on Apr.16, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
12/04/12 LA GABBIA DELLA PRECARIETA’ – INCONTRO CON RENATO CURCIO
by csamezzacanaja on Apr.10, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
06/04/12 CENA SOCIALE IN SOSTEGNO AD ARVULTURA
by csamezzacanaja on Mar.28, 2012, under Arvultùra, Serate e Dibattiti
24/03/12 SENIGALLIA: GRAVI PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI
by csamezzacanaja on Mar.28, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni
SENIGALLIA: GRAVI PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI
LA LIBERTA’, UN DOVEROSO PERICOLO, IN VERITA’
“Potendosi desumere dalla recidività delle sue condotte orientate finalisticamente alla consumazione di delitti pluriaggravati contro il patrimonio e dalla violazione delle norme che regolano l’ordine pubblico, ciò che gli permette di vivere, almeno in parte, con i proventi di attività delittuose, dalle quali si deve ritenere che tragga i mezzi di sussistenza considerando che il prevenendo risulta nelle banche dati econometriche avere comunicato nominalmente un reddito imponibile irrisorio.”
Questa è la tesi che la Questura d’Ancona utilizza per giustificare i provvedimenti giudiziari notificati nella mattina di sabato 24 marzo a un militante dello “Spazio Comune Autogestito Arvultùra” di Senigallia. Nello specifico si tratta della notifica del foglio di via obbligatorio dalla città di Ancona per la durata di tre anni e della comunicazione d’avvio del procedimento volto all’irrogazione delle misure di prevenzione connesse alla pericolosità sociale.
Riteniamo questi provvedimenti un fatto gravissimo non solo perché ledono la libera iniziativa politica e la libertà di movimento personale, ma soprattutto perché questi provvedimenti si fondano sul teorema che vuole l’attività politica come una copertura per svolgere condotte illegali al fine di trarne un profitto privato, dedotto dal reddito irrisorio dichiarato. Il problema è proprio questo: il nostro compagno lavora con un contratto a progetto e questo suo essere precario, che è comune ad una fetta crescente della popolazione italiana, lo rende potenzialmente un delinquente.
A questo si deve aggiungere che tali conclusioni non sono sostenute da un impianto accusatorio coerente poiché non vengono contestati reati dai quali è possibile trarre proventi. Che proventi si possono trarre da reati penalmente minori come resistenza a pubblico ufficiale, occupazione o manifestazione non autorizzata? Nessuno, appunto! Senza considerare il fatto, che non ci troviamo di fronte a nessuna condanna definitiva.
La realtà è che all’aggravarsi della crisi economica corrisponde sempre di più una crescita del dissenso, che viene gestito dal governo presunto tecnico come un mero problema di ordine pubblico, che si traduce in un uso tutto politico del codice penale e delle misure di prevenzione.
In ultimo, non è un caso che questi provvedimenti giudiziari arrivino dopo la settimana di mobilitazione nazionale in difesa della Val di Susa. Settimana che ha visto anche nella città di Ancona delle azioni in solidarietà ai No Tav, una delle quali avvenuta il primo marzo 2012 che ha visto la polizia caricare brutalmente i manifestanti davanti alla stazione di Ancona.
Dalla Val di Susa alle Marche, la paura non è di casa.
CENTRI SOCIALI DELLE MARCHE