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10/01/12 NESSUNA AGIBILITà A CHI ISTIGA E PROMUOVE L’ODIO RAZZIALE

by on Jan.10, 2012, under Arvultùra, Comunicati e Manifestazioni

NESSUNA AGIBILITà A CHI ISTIGA E PROMUOVE L’ODIO RAZZIALE
NO ALLA LEGA NORD. NO ALLA GUERRA TRA POVERI

La crisi produce impoverimento e l’impoverimento porta molte persone ad accettare qualsiasi lavoro pur di arrivare alla fine del mese o in alcuni casi alla fine della giornata.

Alcuni di questi lavori entrano in collisione con la vita quotidiana di molte persone. Ci s’innervosisce quando il telefono squilla di continuo per venderci la nuova promozione, quando siamo in fila dentro i supermercati e gli agenti di vendita ci placcano per proporci l’affare di turno, quando si cammina di fretta lungo il corso e improbabili associati di altrettante improbabili cooperative sociali ti chiedono firma e obolo e infine, quando si parcheggia con concitazione perché si è in ritardo e i venditori migranti ci presentano l’accendino, i calzini o s’improvvisano parcheggiatori.

La concitazione e la frenesia della vita a volte ci rendono sgarbati verso tutte queste tipologie di lavoratori, malgrado si sappia benissimo che costoro non sono altro che precari che nella gara di chi arriva alla fine del mese, hanno trovato il posto di lavoro meno accomodante per loro e per gli altri.

L’essere sgarbati, quando si tratta di migranti a volte tracima in intolleranza, cioè nell’anticamera della xenofobia e del razzismo. E’, purtroppo, normale che ciò accada, dopo che per anni il Governo Berlusconi con le sue agenzie comunicative ha letteralmente bombardato l’immaginario collettivo con l’equazione migrante uguale criminale.

Il migrante è l’uomo nero, l’appestato, il capro espiatorio contro di cui dirigere la rabbia e la frustrazione per il peggioramento della qualità della vita dovuta alla crisi economica.

Il partito della Lega Nord è il principale fomentatore di questa guerra tra poveri. La lega infatti ha da sempre lucrato dal punto di vista elettorale sulle angosce e sulle paure degli italiani, predicando sia l’odio etnico-razziale verso i migranti, sia l’odio geografico tra nord e sud Italia.

Ora che sono tornati all’opposizione, eccoli di nuovo aggrapparsi a questioni minime come quella dei parcheggiatori abusivi, pur di essere sotto i riflettori e soprattutto pur di distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri responsabili della crisi economica ovvero le banche e il Governo Berlusconi di cui hanno solidamente e attivamente fatto parte.

Pensiamo che la xenofobia, il razzismo, l’istigazione all’odio razziale non debbano avere cittadinanza e che vada negata ogni agibilità politica a coloro che se ne fanno portatori.

Per questo diciamo e invitiamo tutta la Senigallia democratica a scendere in piazza nel caso che i leghisti decidano di passare dalla parole ai fatti. Che sia il numero dei nostri corpi – come già è avvenuto – ad oscurare i portatori di odio razziale e quindi d’insicurezza sociale.

Contrastare la Lega in piazza è doveroso, ma non sufficiente. Il buon senso ci dice che la repressione verso i parcheggiatori abusivi sposterebbe solo il problema in un’altra piazza della città o peggio, potrebbe portare alcuni a pensare di sopravvivere tramite furti o spaccio. Affermare questo però non può mai voler dire accettare il male minore. Spesso dietro gli appelli alla solidarietà, alla tolleranza, o a dei vaghi e astratti diritti umani si cela l’incapacità di proporre soluzioni reali e quindi si accetta lo status quo. Ed è con il mantenimento di certe situazioni di frizione quotidiana che si alimenta il razzismo e si offre agli sciacalli di turno la possibilità per ingrassare le proprie fila.

Non vi è nessuna dignità né dell’essere umano né del lavoratore nel gestire abusivamente dei parcheggi. Questo non è lavoro è sfruttamento, e in quanto tale, non può essere tollerato. Per questo riteniamo interessante la proposta che fa SEL sulla costituzione di una cooperativa, come ce ne sono già altre nella nostra città. Una cooperativa risolverebbe il problema e soprattutto offrirebbe un lavoro a chi oggi – italiani e migranti – fa difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

Forse è solo una suggestione, ma è l’unica prospettiva che si oppone sia alle soluzioni razziste e repressive, sia alle non-soluzioni della sinistra buonista e benpensante. Ora sta a chi governa questa città, a chi siede nella maggioranza passare dalle parole ai fatti.

Spazio Comune Autogestito Arvultùra


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