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24/09/09 APARTHEID A SENIGALLIA?

by on Sep.28, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni

APARTHEID A SENIGALLIA?

 

Il Coordinamento migranti "Terza Italia"
fotografa un cartello con su scritto "Cercasi operai italiani".

L’attuale crisi economica
produce man mano che si radicalizza seri problemi di carattere sociale, fra i
più gravi, quello del razzismo. Nonostante la maggior parte dei senigalliesi
combatta il razzismo, il fenomeno non accenna ad arretrare, inglobando uffici
che erogano servizi, come le agenzie per la casa, del lavoro, nemmeno gli
uffici pubblici si salvano. Fino ad adesso il "razzismo" a Senigallia
è sempre rimasto circoscritto e ogni volta che una forza politica (Forza Nuova)
ha cercato di seminarlo, hanno sempre trovato come ostacolo la popolazione
civile, che con assemblee pubbliche e manifestazioni hanno espresso il loro
vivo dissenso.

Con l’alleanza del Pdl con
la Lega Nord
l’attuale maggioranza ha iniziato una nuova fase di razzismo, questa volta di
stampo politica, seminato dalle stesse mani che reggone le redini del paese
(Vedere Pacchetto Sicurezza). L’amministrazione comunale di Senigallia dal
canto suo ha contribuito alla crescita di questo fenomeno, rapportandosi con le
associazioni di immigrati solo di nome e ghettizzando chi li rappresenta
realmente, come Coord. migranti "Terza Italia". Gli stessi programmi
di questa giunta contengono elementi di stampo razzista, come i continui
controlli agli esercizi commerciali degli immigrati e le continue perquisizioni
corporee a cui sono sottoposti. I consiglieri aggiunti (due comunali, uno
provincia) non assolvono minimamente alle loro responsabilità, al contrario
sono completamente estranei alla politica per gli immigrati.

L’ultimo esempio di questo
degrado della dignità, è rappresentato dalla vetreria "Misa" s.r.l.
in Via Veronese 36, che ha appeso un cartello in bella vista all’ingresso con
su scritto "Cercasi operai solo ITALIANI", senza rispetto per i
diritti degli immigrati, propri degli uomini. Il contenuto del cartello è
sintomatico del razzismo diffuso. Se il proprietario della vetreria avesse
voluto assumere solo italiani avrebbe potuto scartare gli immigrati al
colloquio, come avviene nella maggioranza dei casi, l’aver ostentato questo
cartello rimanda al clima di Apartheid, dove le città erano tappezzate di
cartelli di questo stampo.

Abdellah
Manyani

 


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