21/09/08 CRITICAL MASS CONTRO LA COMPLANARE ORE 17:00 PIAZZA ROMA
by csamezzacanaja on Sep.15, 2008, under Comunicati e Manifestazioni

04/10/08 PUNK HC FEST: CENA A CURA DEL VASCELLO VEGANO, POI CONCERTO: THE EU’S ARSE – IMPACT – CRUEL STORM – HUMUS
by csamezzacanaja on Sep.15, 2008, under Feste

13/09/08 MANIFESTAZIONE: VICENZA NON SI ARRENDE. VICENZA SI DIFENDE.
by csamezzacanaja on Sep.10, 2008, under Comunicati e Manifestazioni

13/09/08 DANCEHALL NIGHT: KILLACAT + HOTTA FAYA FAMILY + ALWAYS LOVING JA
by csamezzacanaja on Sep.02, 2008, under Feste

14/08/08 PLAGE SAUVAGE III – VIDEO: OCCUPAZIONE ASSESSORATO ALL’URBANISTICA E CORTEO IN CITTA’
by csamezzacanaja on Sep.01, 2008, under Plage Sauvage
SULLA BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 AGOSTO 2008
by csamezzacanaja on Aug.27, 2008, under Comunicati e Manifestazioni
BAGARRE
IN CONSIGLIO COMUNALE:
“ORA
BASTA, LA VIOLENZA NON PUÒ PIÙ ESSERE TOLLERATA”
La
gestione del Consiglio
Comunale diventa un’emergenza politica che desta preoccupazione e
sconcerto all’interno del Mezza Canaja.
Quanto
accaduto è inaccettabile e non siamo disposti a passarci sopra
– sbottano alcuni giovani del Mezza – e ci riferiamo in primo luogo
all’aggressione avvenuta a Cicconi Massi e Roberto Mancini e che, per
come ci è stata riferita, ha visto coinvolti anche Mangialardi
e i Vigili, ai quali abbiamo subito chiesto di preparare una
relazione sui fatti accaduti. Da parte nostra abbiamo inviato subito
i fascicoli in procura. Va tutta la nostra solidarietà a
coloro che hanno dovuto subire tutto questo per difendere e tutelare
la legalità e la democrazia. E’ ora che le regole siano
rispettate! Non è più possibile vedere il Consiglio
Comunale in mano a questi facinorosi. Alla prossima assemblea del
Centro Sociale affronteremo l’argomento.
Riteniamo
che il dialogo sia fondamentale come lo sono però il rispetto
delle regole e delle istituzioni. I consiglieri comunali devono
cambiare atteggiamento ed adeguarsi alle regole del vivere civile
come tutti. La città non può più permettersi di
mantenere questi politici, che con il loro modo di fare e agire
esprimono un pensiero, talvolta anche condivisibile, ma danneggiano
l’immagine turistica della città e oscurano il lavoro fatto
dal Mezza Canaja, dalle associazioni degli albergatori e dei
bagnini, e da tutte quelle persone che si adoperano per rendere
Senigallia ospitale e accogliente. Riconosciamo purtroppo che questi
ultrà del Consiglio Comunale rappresentano solo la
conseguenza dell’atteggiamento lassista, compiacente, protettivo e
addirittura simpatizzante del Mezza Canaja nei confronti
dell’estremismo violento espresso dalla maggior parte di questi
vecchi politici. Siamo davanti ad attività che pregiudicano
l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana e devono perciò
essere contrastate senza più alcun atteggiamento tollerante e
compiacente.
E’
vero, a Senigallia esiste un´area del radicalismo sociale e
politico, rappresentato da chi siede nei banchi del Consiglio
Comunale che si contraddistingue, sin dalla nascita, per politiche
urbanistiche sul filo della legalità. Avremmo sinceramente
preferito che il tutto si fosse svolto nell’insegna del dialogo e
della pacatezza, nel rispetto di tutte le posizioni. Avremmo
preferito che invece del megafono – strumento classicamente violento
e prevaricante – l’opposizione avesse protestato sotto voce, meglio
ancora testimoniando in silenzio il proprio dissenso, con le mani
alzate ed una foto di Gandhi e di Madre Teresa di Calcutta. D’altra
parte chi applica pratiche di disobbedienza civile – come affermato
da Cicconi Massi – al limite della legalità e della protesta
pacifica deve avere il coraggio e la responsabilità di
affrontarne le relative conseguenze sul piano giudiziario.
Facciamo
notare ai senigalliesi che per il Piano Cervellati dovranno sborsare
i soldi ancora una volta i cittadini, ormai stanchi delle bravate di
questi figli di papà mantenuti e prezzolati da lobby di
costruttori e proprietari terrieri, per giunta senza senso della
responsabilità. Esiste un’emergenza democratica che deve
trovare assolutamente una soluzione con un passo indietro da parte
di tutti e un ritorno alla responsabilità civile; altrimenti,
ci vedremmo costretti a chiedere l’intervento immediato della forza
pubblica supportata dall’esercito per sgomberare i locali del
Consiglio Comunale e ripristinare la legalità.
…quando
le parole ti si ritorcono contro…
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PS: Ci
teniamo ad affermare che il comunicato stampa da noi scritto è assolutamente
satirico ed ironico. Una presa in giro che mira a ridicolizzare e rovesciare
l’ordine del discorso fatto contro di noi in seguito alla occupazione della
ex-GIL. Di conseguenza smentiamo l’articolo uscito ieri su "Il Resto del
Carlino" che pubblicava pezzi del nostro comunicato come se fosse serio.
Non lo è! Una risata lì seppellirà!
PLAGE SAUVAGE ‘008 LE LORO E LE NOSTRE PAROLE
by csamezzacanaja on Aug.25, 2008, under Plage Sauvage
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Plage Sauvage ‘008
La verità ti fa male … lo sai!
Io so. Io so perché la terza edizione di un
campeggio completamente autorganizzato, autofinanziato, autogestito che da la
possibilità a più di 580 persone – donne, uomini, ragazzi e ragazze, famiglie
con bambini – di passare le vacanze nella città più cara delle Marche è visto
dall’Amministrazione Comunale come un potenziale pericolo. Io so perché uno
spazio come la Plage
Sauvage che offre cultura, socialità, informazione,
aggregazione, politica, sottraendo tutto ciò al business del divertimento e del
profitto privato è percepito come un problema di ordine pubblico.
Io so che tutto ciò che non è disciplinato e
controllato impedisce a chi governa e alle sue agenzie di intrattenimento di
lucrare sui desideri e sulle frustrazioni delle persone: io so che la sicurezza
è un business!
Io so. Io so cos’è accaduto dentro l’ex-GIL.
I Vigili Urbani sotto mandato dell’Amministrazione
Comunale, sono intervenuti ad occupazione già avviata. Uno di loro ha
insultato, minacciato e aggredito uno di noi per impedirgli di portare al piano
superiore una banale macchina fotografica: una chiara provocazione per trasformare
un’iniziativa assolutamente tranquilla in violenta. Non ci sono riusciti.
Io so che non spetta ai Vigili gestire l’ordine
pubblico e che la celere – ampiamente schierata – non è intervenuta. Io so che
ognuno si assume le conseguenze delle proprie azioni.
Io so che Mangialardi ha stigmatizzato l’intervento
dei Vigili, ammettendo che la nostra occupazione era pacifica e priva di ogni
volontà di recare danno a persone o cose. Alla stampa ha riferito l’esatto
contrario.
Io so. Io so che la provocazione dei Vigili è
servita ai Politici per spostare l’asse della discussione dal problema della
casa a spicciole questioni di ordine pubblico. Io so che lor signori l’hanno
fatto perché non hanno argomentazioni da spendere: non possono spenderle, le
loro clientele non glielo permettono. Io so che chi utilizza la menzogna per
nascondere la propria incapacità politica si merita solo vergogna.
Io so. Io so chi Governa veramente la città: so che
la Giunta Angeloni
è allo stesso tempo succube e complice dei gradi potentati economici. Io so che
tra i Consiglieri Comunali seduti tra i banchi del PD ed eletti in collegi
blindati vi sono i rappresentanti d’interessi privati. Io so cos’è la politica
clientelare.
Il Piano Cervellati che procurerà l’espulsione
definitiva di tutti i ceti popolari dal centro storico.
I borghi e le periferie sempre più privi di servizi
e infrastrutture.
La costruzione di un albergo di lusso all’ex-Sacelit:
un altro spazio pubblico sottratto alla città.
La Complanare come merce di scambio
con la Società
Autostrade.
La soffiata sull’approvazione della variante
arceviese, fatta agli amici degli amici, per poter vendere o comprare prima dell’abbassamento
degli indici di edificabilità; i nove secondi concessi alle controdeduzioni. Io
so che lungo la strada della Marina di Scapezzano abita il Consigliere Comunale
Belardinelli. Io so che la variante corinaldese è già pronta e che le promesse
per cambiare le destinazioni d’uso dei terreni in cambio di voti sono già state
fatte. Io so come si specula in edilizia.
Io so che l’ex-GIL è pignorata, che i responsabili
hanno stipulato polizze assicurative con i soldi pubblici e sempre con
quest’ultimi sono stati pagati i viaggi di Campanile a Napoli – multe comprese
-, le telefonate di Mangialardi, le maxiretribuzioni dei dirigenti tra cui
quella del capo dei Vigili Brunaccioni.
Io so che Assessore si diventa per equilibri di
partito e spartizione di poltrone, e non per capacità e competenze. Io so che
Campanile quando parla di edilizia pubblica confonde canone sociale,
concordato, contributo affitti, bonus casa ed autocostruzione. Io so che
Campanile non sa nulla di politiche abitative altrimenti le sue risposte
sarebbero puntuali e circoscritte e non vaghe e generiche.
Io non so se Scattolini sia del PD o di “Liberi per
Senigallia”, ma so che non sa usare i congiuntivi.
Io so che vi è una lotta per l’egemonia interna al PD
tra la fazione ex-comunista e quella ex-democristiana e che quando il Sindaco è
assente i topi ballano.
Io so che Roberto Pardisi si candiderà sindaco e che
il Corriere Adriatico gli fa campagna elettorale. Io so che il primo articolo
sull’occupazione dell’ex-GIL scritto da M. Pagliari faceva informazione e poi
quelli scritti dalla Marinelli diffamazione.
Io so. Io so che Senigallia sarà trasformata in una
città ad uso e consumo del mercato turistico, soprattutto di lusso. I cittadini
saranno solo degli arredi e lo spazio pubblico sarà riqualificato, in altre
parole privatizzato.
Io so che il Mezza Canaja rappresenta l’anomalia e
per questo va normalizzato o eliminato. Io so che se ci porranno davanti a
questo bivio, tracceremo un’altra strada. Io so che le giunte cambiano ma i
centri sociali restano e che la legalità non è altro che la forma per imporre e
consolidare l’illegalità del potere.
Io so perché cerco di “seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive,
di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche
lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammenti di un intero
coerente quadro politico”. (P.P. Pasolini – “Il Romanzo delle Stragi”).
CSOA Mezza Canaja
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Vedi
anche:
– 14
agosto 2008 – Occupazione Assessorato all’Urbanistica – cronaca e foto.
Rassegna stampa:
– Da 60019.it del 20 agosto 2008 | Plage
Sauvage 2008 un successo con 580 campeggianti da tutta Italia
– Da Viveresenigallia.it del 20
agosto 2008 | Plage
Sauvage chiude i battenti, da settembre la sfida è per la casa.
– Da ilMessaggero del 21 agosto
2008 | I
noglobal: Richiamiamo i turisti come il Summer
– Dal Corriere adriatico del 21
agosto 2008 | Blitz
e vigili aggrediti, allarme no-global
– Dal Corriere adriatico del 21
agosto 2008 | La
difesa del Mezza Canaja “Siamo stati provocati”
– Da Viveresenigallia.it del 21
agosto 2008 | Il
Comune contro il Mezza Canaja: inaccettabile l’occupazione della ex Gil
– Da Viveresenigallia.it del 22
agosto 2008 | Verdi
ai no global: le ronde non ci piacciono, meglio il dialogo.
– Da Viveresenigallia.it del 22
agosto 2008 | Scattolini
(Pd): urge una soluzione per il Mezza Canaja
– Da Senigallia.org del 22 agosto
2008 | "Ora
basta: la violenza non può più essere tollerata"
– Dal Corriere adriatico del 22
agosto 2008 | La
polizia muncipale “vogliamo sicurezza”
– Dal Corriere adriatico del 22
agosto 2008 | Rapporto
inviato alla procura
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14/08/08 OCCUPAZIONE ASSESSORATO ALL’URBANISTICA E CORTEO IN CITTÀ – PIANO PUBBLICO E POPOLARE: PER LA RICOSTRUZIONE DI UN PATRIMONIO DI EDILIZIA PUBBLICA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE A SENIGALLIA
by csamezzacanaja on Aug.15, 2008, under Comunicati e Manifestazioni, Plage Sauvage
La Plage Sauvage ha percorso con un corteo di
circa trecento persone il centro storico per far conoscere a tutta la
cittadinanza la nostra proposta per la ricostruzione di un patrimonio di
edilizia pubblica/popolare in città e per il diritto all’abitare a Senigallia.
Abbiamo cominciato occupando l’Ex-GIL, attuale sede dell’Assessorato
all’Urbanistica, per consegnare all’Assessore Mangialardi il muro in cui
mattone per mattone, vi è scritta la nostra proposta. L’abbiamo occupato in
quanto riteniamo che la qualità del vivere e quindi anche dell’abitare, sia una
diretta conseguenza delle politiche urbanistiche e di come queste organizzano e
gestiscono il territorio. Ridicola e
controproducente per gli stessi agenti, il tentativo della Polizia Municipale
di improvvisarsi dei “Rambo de noatri” e provocarci fisicamente. Ad azione è
corrisposta la legittima reazione. Dopo la costruzione del muro dentro
l’assessorato e la conferenza stampa, abbiamo attraversato in corteo le
principali strade e piazze del Mercato Popolare cittadino, facendo conoscere
alla popolazione senigalliese la crisi abitativa in cui versa la nostra città e
le soluzioni da noi proposte. Più di mille volantini sono passati di mano in
mano mentre molti cittadini applaudivano, esprimendoci il loro consenso alle
nostre parole ed alle nostre azioni. Infine esprimiamo la nostra solidarietà ai
compagni del collettivo sottotetto di Reggio Emilia sgomberati ieri mattina
dalle loro case.
SENIGALLIA – L’ANNO DELLA CASA
PIANO PUBBLICO E POPOLARE: PER LA RICOSTRUZIONE DI
UN PATRIMONIO D’EDILIZIA PUBBLICA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE A SENIGALLIA
“Il 2008 è l’anno della casa”. Frase
trionfalistica con cui si concludeva un’intervista all’Ass. Campanile sul
Corriere Adriatico dello scorso 3 maggio. Stranamente sa di cosa parla,
stranamente ha ragione. Nel 2008 Senigallia ha vinto la gara come località con
gli affitti estivi più cari delle Marche e tra i più cari d’Italia (Ricerca Tecnocasa,
pubblicata il 5/8/’08). 3.000 euro mensili per un bilocale con 4 posti letto
nel mese di Agosto: lo stesso costo di una vacanza a Taormina o ad Amalfi, di
più che a Riccione, Gallipoli, Numana o Cattolica. Risultato: si affitta sempre
meno e, conseguentemente, aumentano gli annunci di case in vendita, soprattutto
vicino al lungomare.
Non ci resta quindi che complimentarci sinceramente con Campanile e tutta
l’Amministrazione, sicuri che ci stupiranno ancora nei rimanenti quattro mesi.
Dobbiamo però
ammettere che diversi segnali stavano lì a farci presagire che quest’anno
sarebbe stato decisivo per il diritto alla casa. Ad esempio la costruzione di
circa settanta case popolari in Via Piave, Via Guercino e al Cesano.
Considerando che nell’ultima graduatoria per l’assegnazione delle case popolari
(settembre 2007) comparivano 260 domande, di queste ne restano disattese circa
200. E’ corretto precisare che in queste settanta nuove case (se e quando
saranno pronte) andranno a stare temporaneamente i residenti di Villa Aosta –
Tribù dei piedi neri – nel momento in cui cominceranno i lavori di
riqualificazione delle loro case. In più, immaginiamo che in un anno la crisi
abitativa si sarà aggravata e quindi al prossimo bando aumenteranno le
richieste. Risultato: gli alloggi agevolati saranno appannaggio per pochi,
anzi, pochissimi. Sul fronte del canone concordato le cose non vanno molto
meglio. Le case ad “edilizia sovvenzionata” saranno 22 in Via Guercino (inizio
dei lavori ad ottobre), 18 in
Via Maratea (Marzocca), 18 in
Via Capri (Marzocca, inizio lavori 2010), 10 in Via Cimarosa, 16 nell’area ex-Veco
(progettazione in corso) ed una trentina al Cesano. Il problema non è solo che
la maggior parte non sono pronte, ma che – per quanto ne sappiamo – non esiste
né un criterio né una graduatoria pubblica per l’assegnazione e fino ad oggi,
il canone concordato ha oscillato tra i 400 ed i 600 euro al mese. A questo
punto meglio farsi un mutuo che pagare la casa due volte!
Altre case – ancora da progettare – sono previste a Borgo Bicchia e alle
Bettolelle: canone sociale o concordato? Mistero!
Un altro
segnale dell’efficacia delle politiche abitative lo abbiamo potuto sperimentare
nel consumo di suolo cittadino per l’edilizia abitativa. Nonostante la
popolazione non sia sostanzialmente aumentata, si costruisce ovunque, prime, ma
soprattutto seconde e terze case. A questo punto ci poniamo una domanda: Perché
così tante case vuote ma la nostra città è definita ad “alta tensione
abitativa”? Perché ci sono case vuote e persone senza casa o in “disagio
abitativo”? Per chi sono tutte queste
case? Noi una risposta l’abbiamo abbozzata: Forse per i turisti e forse anche a
causa di un “patto d’acciaio” tra costruttori ed Ente Pubblico. Intanto, i
costi salati di affitti e mutui hanno spinto molti senigalliesi – soprattutto
giovani – nei paesi limitrofi. In dieci anni gli abitanti di Ripe sono
raddoppiati, e la stessa cosa sta accadendo al Brugnetto, a Mondolfo, a Ponte
Rio ed a Pongelli. Come migranti, i nostri concittadini sono stati espulsi dal
mercato immobiliare di Senigallia e dalla sua politica abitativa. Per
permettersi una casa sono dovuti andare a 20km dalla città in cui lavorano. E
poi ci si lamenta del traffico!
Il segnale
determinate che però ci ha fatto convinto che questo sarebbe stato l’anno della
casa, è stato l’ingresso nella direzione delle politiche urbanistiche non di
Mangialardi (sic!), ma del Grosso Commercio, che insieme alla solita “banda del
mattone” governa il nostro territorio, disegnandolo a loro immagine e
somiglianza. Guardate i centri commerciali di Senigallia: Casualmente sono
tutti lungo l’asse della futura Complanare, addirittura l’imbocco è al Cityper
e l’uscita all’IperCoop. Oppure pensiamo al Piano Cervellati: In aperta
contraddizione con tutti i principi di interventi conservativi dei centri
storici, ecco la previsione di un centro commerciale in quello che fu il cinema
all’aperto Arena Italia. Alla faccia della riqualificazione urbanistica!
Per non parlare, infine, della ondata di speculazioni edilizie che vi sarà una
volta che alla Complanare si saranno aggiunte le varianti arceviese e
corinaldese.
La politica
della Giunta Angeloni è quella delle grandi infrastrutture e dei grandi eventi:
una città-spettacolo fatta su misura per il turista e non per i cittadini.
Notti bianche e grandi arterie stradali, il centro storico come una bomboniera
e i “quartieri-mostro” al Cesano, folklore e menù etnici al posto
dell’integrazione, polizia e finanza rispettivamente a caccia di ragazzini in
battigia e degli ambulanti abusivi, mentre si chiudono gli occhi su chi affitta
in nero. Una politica “pattizia”, fondata sulla contrattazione fra poteri, la
mediazione fra emergenze ed il coinvolgimento delle maestranze politiche,
invece che su un’alleanza fra ceti sociali, classi e territori. Una politica
che aumenta il PIL della città, ma non lo ridistribuisce, sempre più slegata
dalla stessa base sociale da cui una parte consistente del PD proviene. Una politica
molto simile a quella agita a Roma da Veltroni. Sappiamo com’è finita: pollice
verso!
La politica
urbanistica determina la politica abitativa e quindi la qualità del vivere. A
Senigallia scellerate scelte urbanistiche insieme ad una sfavorevole congiuntura
economica nazionale, hanno determinato un forte aumento del “disagio
abitativo”. Le facce del disagio sono molte: affitti alti, mutui insostenibili,
giovani coppie costrette a vivere coi genitori, lavori precari e salari bassi
che costringono i “bamboccioni” a restare in famiglia e i migranti a vivere in
condizioni di ricattabilità, di sovraffollamento e scarsa igiene, anziani e
mamme con figli minorenni sotto sfratto, lavori stagionali sfiancanti, senza
diritti e mal pagati, affitti in nero allegramente tollerati.
Per combattere
duramente e radicalmente tutto ciò, abbiamo elaborato un “Piano per la
ricostruzione di un patrimonio di edilizia pubblica cittadina e per il diritto
all’abitare a Senigallia”. Lo proponiamo ad ogni forza politica rappresentata
in Consiglio Comunale, ad ogni singolo Consigliere Comunale e soprattutto alla
Giunta Angeloni ed alla sua Maggioranza.
Cambiare la politica abitativa è possibile. Vediamo se c’è la volontà politica
di farlo o se prevarranno le solite ingerenze interessate.
CSOA Mezza
Canaja … in Plage Sauvage ‘008
PIANO PUBBLICO E POPOLARE: PER LA RICOSTRUZIONE DI
UN PATRIMONIO D’EDILIZIA PUBBLICA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE A SENIGALLIA
Poniamo alcuni
prerequisiti:
Senigallia è
composta da 44.100 abitanti: 18.159 nuclei familiari, 17.834 abitazioni
utilizzate e 8.344 vuote, di quest’ultime più di 3.000 in centro storico.
(Dati del 2007).
Il PRG prevede un’espansione demografica della città per il doppio degli attuali
abitanti, di conseguenza la possibilità di poter costruire liberamente le
seconde o terze case per poi lasciarle vuote gran parte dell’anno. Il 92% del
Bilancio Comunale è costituito dagli oneri urbani.
L’abolizione dell’ICI effettuata dal Governo Berlusconi, ha drasticamente
ridotto una delle principali fonti di finanziamento dei Comuni italiani.
A Senigallia vige un’urbanistica contrattata fondata su patti tra potere
politico e potere economico. L’azione urbanistica avviene essenzialmente
tramite varianti al piano regolatore.
Dati i
prerequisiti, la nostra proposta per l’attivazione di un piano pubblico e
popolare per il “DIRITTO ALL’ABITARE”, pensata su un tempo d’attuazione di
medio/lungo periodo, è valida per i motivi sopra citati solo per Senigallia, il
suo territorio, la sua popolazione e la sua Amministrazione Comunale.
1) LE
VARIANTI, IL LORO UTILIZZO E LE AREE PEEP
Chiediamo che ogni qual volta si vadano a prevedere ed attuare delle varianti
al piano regolatore (strumento da rifare daccapo) con lo scopo di cambiare la
destinazione d’uso dei terreni privati, l’Amministrazione Comunale e l’Ass.
all’Urbanistica debbano inserire un’area PEEP (case popolari/canone sociale).
2) RICOSTRUIRE
UN PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO
La fine della GESCAL ha determinato la fine di una politica sociale per la casa
e della costruzione di un patrimonio di edilizia pubblica. A livello comunale è
possibile ricostruire questo patrimonio tramite le fondazioni bancarie.
L’Amministrazione Comunale può far acquistare da queste fondazioni dei terreni
privati per poi costruirci degli appartamenti da affittare a canone Tramite gli
affitti, le banche avranno recuperato i soldi spesi nella costruzione, a questo
punto le case diventano patrimonio comunale e possono essere vendute o affittate
a canone sociale. La politica necessità di lungimiranza, 25 anni sono lunghi,
ma se non si comincia mai non ricostituirà mai un patrimonio di edilizia
pubblica.
3) LA FINANZIARIA E LE
SPECULAZIONI POSSIBILI
L’ultima finanziaria approvata dal Governo Prodi al comma 8, prevede la
possibilità per i Comuni di utilizzare il 50% dei soldi destinati agli oneri di
urbanizzazione anche per coprire le spese correnti (stipendi dei dipendenti,
debiti, pignoramenti, ecc). Chiediamo che l’Amministrazione Comunale faccia una
scelta pubblica, etica e politica di non utilizzare questo comma in quanto si
rischia di entrare in un circolo vizioso dove per pagare le spese e buffi si
favorisce la speculazione edilizia e in più si rischia di lasciare le case
senza infrastrutture e servizi, come è avvenuto per Borgo Passera.
4) GLI AFFITTI
ESTIVI
E’ il volano turistico delle seconde case che droga il mercato immobiliare e fa
impennare gli affitti, soprattutto d’estate. Ad esserne colpiti è sia il
turista che vuole affittare solo per qualche mese, ma soprattutto i
senigalliesi che affittano per tutto l’anno o per più anni e che invece si
trovano spesso costretti ad abbandonare la casa a maggio per poi rientrarvi a
settembre. E’ necessario un tavolo di concertazione tra tutte le parti in causa
(Amministrazione, operatori economici ed associazioni di categoria) per
stabilire definitivamente un tetto massimo – invalicabile e popolare – per gli
affitti estivi. Il fatto che la maggior parte di questi avvenga in nero e che
pochi vengano puniti per questo, denota un “disinvolto lasciar fare” degli
organi preposti al controllo, in primis la Guardia di Finanza.
5) INCHIESTA
DEMOGRAFICA E QUALITÀ DELL’ABITARE
Una delle pratiche peggiori è costruire le case senza sapere le esigenze abitative
della popolazione. Il risultato è lo sperpero di soldi pubblici e l’assenza di
rispetto verso i cittadini. E’ necessario che l’Amministrazione Comunale – in
forma diretta o indiretta – faccia un’analisi statistica dello sviluppo
demografico sul medio e lungo periodo della popolazione senigalliese, in modo
da capire il potenziale fabbisogno abitativo futuro della città. Capire se
serviranno più case per single o per coppie di fatto, oppure per famiglie
(quest’ultime ristrette o allargate? Di migranti, italiani o miste?). Capire
quali tra queste rappresenta la tendenza maggioritaria nella nostra città e poi
a seguire le altre. Conoscere il divenire della composizione degli abitanti è
fondamentale se si vuole parlare seriamente di “qualità dell’abitare”.
6) CANONE
CONCORDATO
Gli attuali affitti a canone concordato presenti a Senigallia sono una
fregatura, in quanto vanno dalle 400 ai 600 euro. In pratica un affitto
normale. Tra poco alla Cesanella, nell’ex-area Veco ed a Marzocca saranno
pronti i primi appartamenti da affittare tramite graduatoria comunale a canone
concordato. Chiediamo che le graduatorie siano trasparenti e pubbliche, che si
fissi un tetto massimo per gli affitti accessibili a chi versa in situazioni
abitative difficili ed a chi fa difficoltà ad arrivare alla fine del mese
(operai, precari, migranti ecc…). Chiediamo che gli ultimi iscritti nelle
graduatorie per la casa popolare – che quindi non potranno mai ottenerla –
siano i primi nelle graduatorie per il canone concordato o che almeno la loro
condizione costituisca in sé punteggio.
7) RECUPERO
EDILIZIO E CARTOLARIZZAZIONI
In città sono presenti numerosi edifici sfitti e abbandonati. Il maggior numero
di case sfitte sono di proprietà della Curia e proprio per questo è necessario
che il Comune apra un tavolo di trattativa con la stessa per essere in grado di
dare risposte immediate a situazioni di emergenza abitativa (sfratti per
morosità o per finita locazione). L’Amministrazione Comunale deve prevedere la
destinazione abitativa per tutto il patrimonio pubblico sfitto acquisendolo,
ristrutturandolo, riqualificandolo, soprattutto ex-uffici e strutture del
Ministero della Difesa e dell’Interno. Per i beni cartolarizzati – come la Caserma del reparto Mobile
in Via delle Caserme – il Comune, sempre tramite variante, deve bloccare ogni
possibile trasformazione della destinazione d’uso in modo che, a
cartolarizzazione conclusa, l’Amministrazione si possa trovare con un maggiore
potere contrattuale rispetto al privato. Questo permetto di destinare la Caserma ad uso abitativo
con vincolo alla locazione a canone concordato. In poche parole, il privato
tiene l’immobile e il Comune ne decide la destinazione d’uso.
CSOA Mezza
Canaja
13/08/08 CORTEO NO COMPLANARE
by csamezzacanaja on Aug.13, 2008, under No complanare
























PLAGE SAUVAGE ‘008 IL PRECARIATO SI PRENDE LA VACANZA
by csamezzacanaja on Aug.11, 2008, under Plage Sauvage
PLAGE
SAUVAGE ‘008
Il
precariato si prende la vacanza!
Dal
12 al 17 Agosto – CAMPEGGIO
al CSOA Mezza Canaja – Senigallia
(AN)
Parte
la terza edizione della Plage Sauvage!
Cinque
giorni di campeggio attrezzato (bagni, docce, spazio tenda,
cucina, internet point wireless, palestra) all’interno del giardino del CSOA
Mezza Canaja, di fronte al mare con spiaggia libera/liberata.
Cinque
giorni di eventi, incontri, socialità, feste, cultura, teatro,
mostre fotografiche, dibattitti, musica ed azioni di riappropriazione
dei beni comuni.
Cinque giorni per tessere reti, esperienze
e lotte.
Cinque giorni per affermare forme di vita
autonome dentro e contro la Metropoli Diffusa Marche.
Relax,
revolution just begun!
SPOT LONG PLAGE SAUVAGE 2008 (RADIO KAIROS)
http://www.youtube.com/watch?v=i1zkRClRAMU
Info
sul film:
http://www.movieplayer.it/film/15759/biutiful-cauntri/
Una
giornata dedicata alla lotta esplosa in Campania contro la
devastazione ambientale e politica che vede contrapposte da una parte
le forme autorganizzate della popolazione campana e dall’altro le
oligarchie economiche e politiche del nostro paese. Un viaggio fatto
di parole, foto, immagini video, che ci raccontano dello scontro tra
Democrazia e Stato.
Giovedì
14 Agosto:
TRASH
NIGHT ON THE BEACH!
>
h. 23:00 – Spiaggia
Occupata con DJ Nestor
& DJ Dempir
(Open:
(Leta)Maio
DJ
+ Massi&Vesco
DJ)
…
un’istituzione più che una festa!!!
–
Venerdì 15 Agosto:
TEATRO:
“ANSIE DEL NOVECENTO”
>
h. 22:00 – "Qualcosa sugli ultimi quarant’anni".
Cooperativa
Culturale Jesina.
In
ricordo di Armando e Luigi Angeloni, Vincenzo Carboni, Francecso
Cecchi, Calogero Grasceffo, Alfredo Santinelli, Mario Saveri uccisi
dai nazifascisti a Jesi il 20 giugno 1944.
Uno
spettacolo teatrale il cui scopo è quello di ricordare gli anni del
secondo dopoguerra, gli anni del boom economico, del terrorismo,
delle stragi contrapposte alle battaglie popolari per la “democrazia,
la giustizia e la libertà”. Un esempio di teatro-documento che
parla dell’Italia cercando di far cadere l’attenzione su alcuni
dei misfatti che, calpestando i diritti del popolo, hanno cercato di
svilire ed annullare le conquiste ottenute con la Resistenza. E’
il lungo percorso della strategia della tensione raccontato tra
teatro, poesia e storia.
Testo
e regia di Gianfranco Frelli. Con: Simone Marani, Luigi Bini,
Emanuele Cerioni, Margherita Anibaldi, Silvia Sbarbati, Silvia
Sassaroli, Luce Merli, Manola Carbini, Milena Gregori, Gioia
Tangherlini, Maria Costanza Boldrini, Federica Rossetti, Giorgia
Mazzarini, Chiara Pirani, Daniel Falappa, Jacopo Mancini.
–
Sabato 16 Agosto:
DANCEHALL
NIGHT: Sir.
David Rodigan (UK)
>
h. 23:00 – Direttamente da Londra il dj reggae/dancehall n° 1 al
mondo, al 30° anno di carriera!
Feat:
Always
Loving Jah
(MC) + Majorani
Sound (NA)
–
Domenica 17 Agosto:
…
v’ de’ vujaltr’ co’ vulè fà!
PS:
E
la zizza? Chi verrà, vedrà … !!!