CSOAMezzaCanaja

Serate e Dibattiti

VIDEO DEL LABORATORIO VAGANTE DEL 28/11/08 DEGLI ARTISTI DELLO STUDIO ZELIG AL CSOA MEZZA CANAJA

by on May.05, 2009, under Serate e Dibattiti

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REGISTRAZIONE SERATA DIBATTITO CON GIOVANNI LOMBARDI SULL’AFGHANISTAN

by on Apr.09, 2009, under Serate e Dibattiti

IO, SENIGALLIESE INFERMIERE IN AFGHANISTAN – REGISTRAZIONE DEL DIBATTITO CON GIOVANNI LOMBARDI E SERGIO BOCCIA, VOLONTARI DI EMERGENCY A KABUL, AL CSOA MEZZA CANAJA IL 9 APRILE ’09

 

L’introduzione di Nicola Mancini
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Fonte: www.viveresenigallia.it

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09/04/09 IO, SENIGALLIESE INFERMIERE IN AFGHANISTAN – FOTO E PAROLE CON GIOVANNI LOMBARDI

by on Apr.07, 2009, under Serate e Dibattiti

 
PER APPROFONDIRE
- Leggi il blog di G. Lombardi a Kabul
- Sentiamo parlare di guerra | di G. Lombardi
  
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INTERVENTO AL CONSIGLIO GRANDE SULLA RIFORMA SCOLASTICA

by on Mar.01, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit, Comunicati e Manifestazioni, Serate e Dibattiti

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CONSIGLIO
GRANDE SULLA RIFORMA SCOLASTICA

Quattro
proposte per difendere la
nostra scuola

Quattro
proposte per non pagare la crisi

Abbiamo scelto in questa sede di non entrare nel merito
delle questioni politiche, culturali e sociali della Riforma Gelmini; questo
perchè le nostre posizioni in merito sono ampiamente conosciute ed inoltre sottoscriviamo
completamente ciò che è stato detto dagli insegnanti, dai genitori e dagli
studenti del Coordinamento Difesa Scuola Pubblica. Siamo d’accordo con il Vicesindaco
Ceresoni quando dice che lo scopo del Governo Berlusconi è di spostare il
conflitto nei territori, lasciando alle singole amministrazioni “l’onere” di
dover supplire agli inevitabili disservizi che colpiranno il sistema scolastico
come logica conseguenza dei tagli economici. Lo scenario che si profila è quello
di uno scontro interno tra genitori, insegnanti, studenti, dirigenti scolastici
e amministrazione locale. Una guerra di tutti contro tutti, dove l’unica vincitrice
sarà la Gelmini.
Questa prospettiva è da evitare e per quanto ci riguarda, lo
scontro non è tra parti del territorio, ma tra territorio e Governo centrale.

La nostra presenza al Consiglio Grande mira infatti ad
avanzare quattro proposte – ognuna valutabile a sé – che hanno lo scopo di indicare
all’Amministrazione dove poter reperire i fondi economici necessari al
mantenimento degli attuali standard qualitativi e quantitativi del sistema
scolastico locale, che possano andare oltre quei due anni scarsi che il
Vicesindaco Ceresoni ha affermato di riuscire a garantire.

         
A
seguito della manovra finanziaria del 2007, per i comuni come quello di Senigallia
è possibile applicare una tassa di 1 o 2 euro di soggiorno presso le strutture
alberghiere. Questa tassa, già applicata a Venezia e Firenze, è conosciuta come
“Tassa turistica” o “ Di scopo “ e nasce dall’esigenza di compensare i costi
aggiuntivi provocati dai grandi flussi turistici soprattutto nel ramo dei
trasporti e in quello della raccolta dei rifiuti. Considerato il successo degli
eventi delle ultime stagioni estive – plauditi anche dalla Confesercenti – uno
o due euro al giorno sono una cifra irrisoria che non crediamo possa
compromettere il turismo.  Le entrate
provenienti da questa tassa potrebbero essere utilizzate per il mantenimento
della scuola pubblica, delle sue infrastrutture e dei suoi servizi. Considerato
che l’offerta turistica – con tutto il suo indotto di infrastrutture ad hoc – è
essenzialmente finanziata dalle tasse di noi tutti, non riteniamo di cattivo
gusto chiedere un contributo irrisorio a coloro che vengono in questa città a
passare le vacanze. Anzi, per il turista rappresenterebbe un gesto nobile per
una nobile causa e per il comune un incentivo per la buona riuscita della
stagione turistica. Per quanto ci riguarda, invece che turistica o di scopo,
preferiamo denominarla “ Tassa sul lusso ”, in quanto non dev’essere applicata
ad ogni forma di turismo, ma solo ed esclusivamente verso quello più facoltoso:
grandi eventi, strutture alberghiere con più di tre stelle, futuri poli di
lusso (ex-sacelit, ex-enel, ex liceo scientifico ecc …) ed affitti estivi. In
quest’ultimo caso, si otterrebbe anche un ottimo strumento per il monitoraggio
dei fitti in nero.

         
L’articolo
23bis della Legge 133/08
prevede la privatizzazione delle reti idriche. L’acqua, come l’istruzione, sono
dei beni comuni e vanno difesi. Per questo motivo proponiamo che il Comune di
Senigallia promuova insieme agli altri comuni serviti da Gorgovivo, la municipalizzazione
del servizio idrico. Essendo la nostra città la seconda azionista con una quota
di partecipazione del 16,87% (9.390.880 azioni paria a 9.390.880,00 euro), chiediamo
che i profitti ricavati siano destinati come risorsa strategica per le
strutture e infrastrutture scolastiche del nostro territorio. Inoltre la
municipalizzazione permetterebbe la stabilizzazione del prezzo dell’acqua,
limitando eventuali azioni speculative. Un meccanismo virtuoso dove i beni
comuni si difendono e si sostengono tra loro. Tale iniziativa sarà intrapresa
dal comune di Parigi prima della fine del 2009. Sulla stessa esperienza si
stanno muovendo anche i comuni di Bordeaux, Lione, Tolosa e Saint-Dizier.

         
Considerato
che i possibili accorpamenti delle scuole avranno come logica conseguenza una
maggiore congestione del traffico urbano, in modo particolare dalle frazioni
dell’entroterra verso il centro, riteniamo che la complanare essendo progettata
per l’attraversamento della città da nord a sud, non inciderà minimamente per
lo smaltimento di questa nuova morsa di traffico. Infatti, nella malaugurata
ipotesi in cui gli accorpamenti previsti dal decreto Gelmini vengano attuati
negli edifici scolastici delle frazioni di Sant’Angelo e Scapezzano, i
cittadini lì residenti si vedranno costretti ad usufruire necessariamente del trasporto
su gomma sia pubblico che privato, affinché i propri figli possano accedere
alla scuola pubblica più vicina. Ci troveremo di fronte ad un ennesimo,
incontrollato e imprevisto mutamento della mobilità urbana. Infatti, facendo
un’ipotesi, gli abitanti di Scapezzano si troveranno costretti a raggiungere la
scuola elementare statale alla Cesanella oppure l’Aldo Moro presso Borgo
Ribeca, mentre chi risiede a Sant’Angelo si vedrà costretto a raggiungere la
“vicina” scuola elementare Giacomo Leopardi in via Marche. Andranno dunque a
crearsi nuovi recettori di traffico completamente non serviti dagli svincoli
della complanare. In più, la scuola elementare Aldo Moro di Borgo Ribeca,
rientrando per ubicazione geografica nella “prima fascia” rispetto alla futura
strada della complanare (la distanza che le separerà sarà di soli 30 metri), non
rispetterebbe i parametri di sicurezza previsti nel decreto di edilizia
scolastica del 18 dicembre 1975. Infatti, il punto 1.1.4. del suddetto decreto
prevede che per quanto riguarda le condizioni ambientali, la scuola dovrà
essere ubicata: 1) In località aperta, possibilmente alberata e ricca di verde,
che consenta il massimo soleggiamento o che sia comunque, una delle migliori in
rapporto al luogo. 2) Lontana da depositi e da scoli di materie di rifiuto, da
acque stagnanti, da strade di grande traffico, da strade ferrate e da aeroporti
con intenso traffico, da industrie rumorose e dalle quali provengono esalazioni
moleste e nocive, da cimiteri e da tutte quelle attrezzature urbane che possono
comunque arrecare danno o disagio alle attività della scuola stessa. 3) In
località non esposta a venti fastidiosi e non situata sottovento a zone da cui
possono provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli. Paradossalmente,
l’Aldo Moro non rientra tra i recettori sensibili sottoposti a verifica
acustica e ambientale. Ancora più grave è il fatto che nella valutazione
d’impatto ambientale il problema della scuola venga semplicemente liquidato
come “altra destinazione”. Preso atto di tutto ciò, chiediamo che gli eventuali
soldi pubblici che verranno spesi per realizzare la complanare, vengano
congelati e destinati al mantenimento dei servizi scolastici, come ad esempio
le mense o gli insegnati di sostegno.

         
Chiediamo
che l’Amministrazione Comunale faccia proprio l’appello lanciato dal settimanale
Carta nell’articolo “E noi disobbediamo
di Gianluca Carmosino, dove s’invitano le Amministrazioni locali ad una
disobbedienza civile che sia in grado di bloccare o rendere difficile l’applicazione
della riforma nei territori. Sarà poi compito del Sindaco e dei suoi Assessori
trovare le forme più idonee, in modo che la contrarietà alla Legge Gelmini non
si fermi a dei semplici enunciati, ma assuma in pieno quel “principio responsabilità”
necessario alla difesa della scuola pubblica, mettendo in conto il rischio di commissariamento.
A questa campagna hanno già aderito il Presidente della Regione Puglia Niki
Vendola, che ha proposto una legge regionale contro il maestro unico ed una
serie di provvedimenti volti a ridurre i costi del trasposto pubblico per
favorire la mobilità degli studenti. Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia
di Roma, che ha promesso di non toccare le scuole della propria provincia a
costo di rischiare il commissariamento. Massimo Rossi, Presidente della Provincia
di Ascoli Piceno, che ha proposto l’utilizzo di fondi UE, consigli comunali e
provinciali aperti e soprattutto la non approvazione di tutti gli atti che
riguardano la
riforma. Silvia Facchini, Assessore della Provincia di
Modena, che ha affermato: “Fare bene gli amministratori, ad esempio non
abbandonando le scuole come chiede la Costituzione, significa disobbedire”. Altre
adesioni da Giulia Rodano, Assessore alla cultura della Regione Lazio, Franco
Zunino, Assessore all’ambiente della Regione Liguria e Cinzia Bottene
consigliere comunale di Vicenza. Per non dimenticare che anche la Regione Marche
aveva in principio esplicitato il rifiuto di applicare la riforma.

Sono quattro semplici proposte, le
prime tre pratiche e realizzabili, quindi dipendenti esclusivamente dalla
volontà politica, e l’ultima forse più simbolica, ma sicuramente di alto
contenuto morale. Quattro proposte che permettono all’Amministrazione sia di
dare sostanza e credibilità alle proprie dichiarazioni, ma soprattutto di
reperire ulteriori risorse economiche per sostenere degnamente quel gioiello
che è la scuola pubblica nella nostra città. Se istruzione, cultura e
formazione sono valori condivisi e quindi beni comuni, allora, è necessario che
ognuno secondo le proprie competenze ed attitudini, faccia il proprio ruolo per
difenderli, affinché non siano i cittadini senigalliesi – soprattutto i bambini
– a pagare la crisi.

CSOA Mezza Canaja

 

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22/01/09 AUDIO CONTROFORUM COMPLANARE PROF. MONTANARI

by on Jan.23, 2009, under No complanare, Serate e Dibattiti

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PER
APPROFONDIRE:

         
Volantino
del primo incontro del contro forum

         
20/01/09
Blitz del Comitato Versus Complanare

         
Il
monopoli della “pubblica utilità”
| Comunicato del comitato (27/12/08)

 

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23/01/09 ASSEMBLEA PUBBLICA: ISTRUZIONI SCOLASTICHE ISTRUZIONI PER L’USO. ORE 21 CENTRO SOCIALE SALINE COORDINAMENTO DIFESA SCUOLA PUBBLICA

by on Jan.22, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit, Serate e Dibattiti

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05/01/09 INAUGURAZIONE MOSTRA “MARMISTA IN FUGA” DI D. BELENCHIA + CENA SOCIALE + CONCERTO JAZZ PIANETA DROP

by on Jan.03, 2009, under Serate e Dibattiti

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13/12/08 TEATRO: LA CASA DEGLI E(O)RRORI :: L’ISOLA DI FALCONARA

by on Dec.13, 2008, under Serate e Dibattiti

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10/12/08 LA SCUOLA AI TEMPI DELLA CRISI – DIBATTITO ORGANIZZATO DAL COORDINAMENTO DIFESA SCUOLA PUBBLICA SENIGALLIA

by on Dec.09, 2008, under Collettivo Studentesco Zenit, Serate e Dibattiti

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