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13/08/09 APRIAMO SPAZI D’INTEGRAZIONE. CHIUDIAMO SPAZI ALLA PAURA. NASCE LA CASA DEL MIGRANTE.

by on Aug.13, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni, Plage Sauvage

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APRIAMO SPAZI D’INTEGRAZIONE.

CHIUDIAMO SPAZI ALLA PAURA.

Terza
tappa della riqualificazione dal basso della città: una città per abitanti e
non per utenti.

Dopo
l’occupazione delle case e la “messa in sicurezza” del territorio dalla
complanare, oggi – giovedì 13 agosto – un corteo di trecento persone composto
da italiani e migranti, ha liberato dal degrado e dall’incuria una casa
abbandonata nel Rione Porto, per riconvertirla a sede del Coordinamento
Migranti Terza Italia e dell’Ambasciata dei Diritti.

Terza
Italia è l’unica organizzazione gestita in maniera completamente autonoma dai
migranti, segno di un cambio netto dalla politica assistenziale e caritatevole
della sinistra catto-comunista in parlamento e non. Non più una politica per i
migranti, ma dei e con i migranti, agita in prima persona da chi ogni giorno
vive sulla propria pelle umiliazione, sfruttamento e razzismo.

A maggio
sono state inviate delle lettere al Assessore Volpini, al Sindaco ed al
vicesindaco Ceresoni che chiedevano una sede e la riapertura del Centro di
Accoglienza. Dopo mesi di trattative conclusesi con tante promesse e buone
intenzioni ma nella sostanza nulla di fatto, ancora una volta si è passati
all’azione diretta: a praticare un diritto.

Oggi nasce
la “Casa del migrante”, un progetto che vuole essere uno spazio fisico di
socialità, incontro, scambio di culture, ma anche e soprattutto un progetto
capace di poter fornire servizi, come le consulenze legali gratuite sul lavoro
e sui permessi di soggiorno, corsi di lingua italiana e araba. L’idea più
ambiziosa ma più necessaria, è la costruzione di un “asilo” multietnico per
bambini italiani e migranti, rivolto a tutte quelle famiglie impossibilitate a
sostenere i costi di asili o di assistenza privata.

Recuperare
un edifico abbandonato per farlo diventare un luogo di aggregazione vuol dire
sottrarre un altro pezzo della nostra città alla paura, alla xenofobia e all’insicurezza.
Vuol anche dire fornire un’alternativa reale a tutti coloro che per difficoltà
economiche vengono catturati dalle maglie del lavoro nero e dello sfruttamento.
La Casa del
Migrante sarà uno spazio libero da spaccio, prostituzione e criminalità. Alla
sicurezza della paura e del controllo contrapponiamo la sicurezza dei diritti e
della dignità.

Terza
Italia ha già avviato le pratiche per costituirsi come associazione legalmente
riconosciuta, per questo chiediamo che lo spazio occupato sia regolarizzato e
concesso come sede.

Chiediamo
la stipulazione di un contratto e la possibilità di pagarne l’affitto.

Chiediamo
che l’Amministrazione Comunale intervenga, riconoscendo la legittimità di Terza
Italia e la possibilità di avere una sede e quindi di poter avere una
progettualità.

Siamo
assolutamente disponibili per valutare soluzioni alternative, ma lo facciamo da
dentro uno spazio occupato perché quando si tratta, si tratta alla pari,
altrimenti ogni trattativa è solamente la mediazione a ribasso sulla volontà
del più forte. E questo vale anche per le occupazioni delle case!

Coordinamento
Migranti TERZA ITALIA

Ambasciata dei
Diritti Senigallia

CSOA Mezza Canaja

 

– FOTO

 

 


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