CSOAMezzaCanaja

08/08/09 CASE SENZA GENTE. GENTE SENZA CASE. OCCUPARE E’ GIUSTO!

by on Aug.08, 2009, under Ambasciata dei diritti, Comunicati e Manifestazioni, Plage Sauvage

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CASE SENZA GENTE. GENTE SENZA CASE.

OCCUPARE É GIUSTO!

Nella città
ad alta tensione abitativa, con gli affitti più cari delle Marche e con circa
8.344 abitazioni vuote, oggi – sabato 8 agosto – sono state occupate due case. É
la prima volta che accade a Senigallia.

Due anni
fa abbiamo denunciato la mala urbanistica cittadina e la collusione tra il
potere politico e quello economico/finanziario mentre lo scorso anno abbiamo presentato
un “Piano per la ricostruzione di un patrimonio di edilizia pubblica cittadina
e per il diritto all’abitare a Senigallia”. In questi due anni abbiamo bloccato
sfratti, fatto consulenza legale gratuita, denunciato gli affitti in nero e
siamo sempre puntualmente intervenuti nella discussione urbanistica cittadina.

Nessuno ci
ha mai risposto e chi amministra si è voltato dall’altra parte, affrontando
l’emergenza abitativa in forme caritatevoli, assistenziali, parziali ed
emergenziali.

A
Senigallia è in atto una riqualificazione urbana che mira a cementificare e
privatizzare spazi pubblici. Basti pensare ai poli di lusso all’ex-Sacelit o
alle ex-Colonie Enel, al Piano Cervellati e a Palazzo Gherardi, alla Complanare
ed alle speculazioni sull’arceviese e la corinaldese. Il risultato sarà
l’aumento generale dei fitti, l’espulsione dei ceti popolari dal centro storico
e la migrazione dei giovani nelle frazioni. Una città per utenti e non per
abitanti.

Oggi il
tempo delle parole è finito. Oggi siamo passati all’azione diretta.

Abbiamo
occupato due case di proprietà della Curia, una delle più grandi proprietarie d’immobili
sfitti di Senigallia. Abbiamo occupato per un ragazzo di Senigallia, operaio con
contratto a tempo determinato senza possibilità di rinnovo e con una paga che
rende impossibile permettersi un affitto.

Abbiamo
occupato per una famiglia di migranti, residenti in Italia da 26 anni,
lavoratori ambulanti regolari, ma senza la possibilità di garantirsi una
stabilità abitativa.

Pensiamo
che la città sia dei cittadini, di quanti contribuiscono alla crescita
economica, culturale, sociale e solidale di un territorio e per questo ha
diritto di deciderne lo sviluppo. Abbiamo cominciato una riqualificazione dal
basso e l’occupazione di oggi è solo la prima tappa. Una riqualificazione che
mira a recuperare ad uso comune – pubblico e sociale – gli spazi sfitti e
abbandonati della nostra città. Recuperare e non cementificare, ristrutturare e
non costruire, non allontanare ma includere i ceti popolari e precari, decidere
e non essere soggetti passivi delle decisioni altrui, sicurezza come garanzia
di reddito e casa e non come paura e militarizzazione. Oggi, abbiamo cominciato
la costruzione di una città per abitanti e non per utenti.

La casa è
un diritto inalienabile, è affermazione di dignità e sicurezza per ogni
persona.

Italiani e
migranti vivono una comune condizione di abuso e di sfruttamento. Comune è la
precarietà, i salari bassi e gli affitti alti. Comune è l’impossibilità di
potersi costruire una vita, un futuro. Comune dunque è la lotta. La guerra tra
poveri fa comodo solo ai leghisti ed a coloro i quali si arricchiscono sulla
pelle e sul lavoro altrui.

Chiediamo
l’apertura di una trattativa tra gli occupanti, la Curia e l’Amministrazione
Comunale, che porti alla regolarizzazione delle occupazioni con un affitto
mensile a canone sociale o l’individuazione di altre unità abitative. “In tempi di crisi per un affitto popolare
50 euro al mese possono bastare!”.

Chiediamo
che la Curia e
l’Amministrazione Comunale arrivino ad un accordo per affittare le case sfitte
di proprietà della Chiesa a prezzi popolari.

Non è
stato tolto nulla a nessuno, le case erano sfitte da anni e nessuno è in attesa
di entrarvi. É stato solo praticato un diritto. Proprio per questo diffidiamo
chi di dovere, dal gestire le occupazioni come un problema d’ordine pubblico, ignorando
quello che sono realmente, l’espressione di un problema politico e sociale. La
casa è un diritto e lo difenderemo.

 

CSOA Mezza Canaja

Coord. Migranti TERZA
ITALIA

Ambasciata dei
Diritti Senigallia

 

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