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14/02/09 IO AMO LA SCUOLA PUBBLICA! COMUNICATO DEL COLLETTIVO ZENIT

by on Feb.16, 2009, under Collettivo Studentesco Zenit

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SABATO 14
FEBBRAIO

 IO AMO LA SCUOLA PUBBLICA!

Il tempo
passa e, come tutti ci aspettavamo, le contraddizioni e le lacune della legge
Gelmini stanno venendo a galla.

Le scuole
si smobilitano e sembra che intorno a questi decreti che frantumano le nostre
scuole sia sceso un passivo e tacito assenso dato da chi ormai crede di non
poter fare più nulla.

Inaccettabile
è legare il voto in condotta non solo al comportamento ma al rendimento
scolastico nelle materie, quindi alla media, inoltre nei criteri di valutazione,
vengono presi in considerazione gli scioperi studenteschi e tutto ciò che non è
allineato alla volontà suprema dei governanti, rendendo così gli studenti una
categoria sempre più ricattabile e impossibilitata a partecipare e a decidere
della propria vita e del proprio futuro.

I criteri,
ridicoli nella parvenza di serietà che si è cercato di dargli, tentano di
schematizzare gli studenti nelle sei categorie umane che vanno dal 5 al 10 del
voto in condotta, senza considerare che ogni individuo è diverso e unico nelle
sue mille sfaccettature, e che il loro becero tentativo di omologazione e
schematizzazione ci è molto chiaro e non abbiamo la minima intenzione di
lasciarci prendere in giro e far finta di niente.

Con questi
criteri  discriminanti  viene dato il diritto ai professori (perché,
siamo sinceri, per quanto contrari alla norma e solidali nei nostri confronti,
quando si parla di fare qualcosa di concreto per boicottarlo questo
regolamento, in pochi hanno il coraggio di prendersi le proprie responsabilità
e dire “IO  DISOBBEDISCO REALMENTE! Con i
fatti e non con le parole”) di giudicare aspetti della vita delle persone che
non possono conoscere, fregandosene di analizzare le diversità dei propri
studenti e inserendoli nelle famose sei categorie che in teoria dovrebbero
delineare il tuo carattere e la tua persona, associando così un individuo ad un
numero: quello studente vale 10 (probabilmente è un santo), quello 8
(abbastanza comune e mediocre) e quel altro ancora 5 (probabilmente diventerà
un ricettatore, ladro, stupratore e assassino!).

Per non
parlare poi della brillante novità dei corsi di recupero, istituita solo lo
scorso anno
dall’ex ministro dell’Istruzione Fioroni, che si è rivelata, più presto del
previsto, assolutamente inattuabile (soprattutto dopo i tagli del successore, ministro
Gelmini mani di forbice).

Le famose
15 ore di corsi di recupero per recuperare il proprio debito non sono più
garantite, finora il ministero infatti non ha scucito nemmeno un centesimo per
garantire i corsi, che probabilmente saranno al massimo di 6 ore. Alcune scuole
hanno deciso di utilizzare le risorse del Fondo
d’Istituto (normalmente a disposizione dei progetti scolastici che incrementano
l’offerta formativa), ma per le scuole che se la passano meno bene ancora non
ci sono indicazioni sul da farsi.

Naturalmente
questo vuoto che viene lasciato dall’istruzione pubblica farà si che chi può
pagare confluirà nel mare di guadagni delle Cepu varie e dei professori privati
(e tutto quel mondo di bei soldini in nero!) e chi non può bocciato!

…E pensare
che ci parlano ancora di pari opportunità!

Per questo
e per molto altro ieri venerdì 13 febbraio abbiamo fatto un blitz all’uscita
delle scuole al campus studentesco. Inoltre invitiamo a partecipare al
consiglio comunale grande  chiunque sia
interessato, mercoledì 18 alle ore 17:30 nella sala del consiglio comunale.

E quando ci dicono “non ci resta
che piangere” noi rispondiamo “non ci resta che surfare!”

“E chi crumiro sarà,
per sempre schiavo resterà!!”

Collettivo Studentesco
Zenit

 


GALLERIA FOTOGRAFICA


CRONACA DELLE MOBILITAZIONE DEL 13 E DEL 14 FEBBRAIO

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Manifesto
iscrizioni scolastiche 2009/2010
| Volantino distribuito sab.14 in piazza
 

 

 


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