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31/03/08 BORGO PASSERA: LA QUALITÀ DELL’ABITARE FRA FANGO E POLVERE

by on Mar.31, 2008, under Comunicati e Manifestazioni

BORGO
PASSERA:

La
qualità dell’abitare … tra fango e polvere!

Sono
anni che ciclicamente il problema dell’assenza delle infrastrutture
di Borgo Passera ed i conseguenti disagi creati agli abitanti,
vengono a galla. Lo
hanno fatto per primi i residenti della nostrana borgata, lo ha fatto
di velluto", e il 6 agosto del 2007 lo abbiamo fatto
anche noi; portando i giornalisti a documentare lo scempio
urbanistico ed a raccogliere le legittime rimostranze dei residenti. Il
30 gennaio su Viveresenigallia, alcuni abitanti di Borgo Passera
hanno nuovamente denunciato la situazione di abbandono e di degrado
in cui vivono a causa della mancata realizzazione delle opere di
urbanizzazione. Oggi, 1°aprile, leggiamo un nuovo accorato
appello dei cittadini del Borgo, ma continuiamo a non sentire (e
vedere) le risposte dovute. Così,
vediamo di rinfrescare a chi di dovere la memoria, e visto che ci
siamo, citiamo anche alcune cifre ed alcuni nomi dei politici che
hanno trasformato un borgo – al dire degli stessi abitanti
– nella barzelletta della città. E’
stato l’allora Assessore all’Urbanistica Stefanelli ad indicare
tramite il semplice passaggio in Commissione Edilizia, e senza mai
passare per il Consiglio Comunale – cosa gravissima – Borgo Passera
come "area di completamento". Tramite la procedura del
completamento, è stato possibile integrare l’edilizia
preesistente e moltiplicarla con fabbricati di nuova costruzione fino
al raggiungimento di un indice di cubatura pari a per ogni metro
quadrato di superficie di lottizzazione (mc/mq), tramite una semplice
richiesta del "permesso di costruire". L’indice di cubatura
0,86 mc/mq produce un effetto di "tutto pieno", in quanto
nei lotti liberi le volumetrie finiscono con l’addossarsi
pesantemente tra loro. Nel
caso di Borgo Passera, il passaggio da un indice di 0,86 mc/mq, ha
prodotto la nascita di circa 100 nuovi appartamenti su un’area di
circa 8000 mq accanto alle piccole case preesistenti del Borgo. Si
è così sviluppata una zona fortemente congestionata,
disarmonica, squilibrata e per molti aspetti invivibile. La tendenza
alla saturazione e all’utilizzo della massima cubatura consentita ha
provocato la sottrazione dello spazio riservato alle cosiddette AUS
(aree di urbanizzazione secondaria) ovvero la quantità
percentuale di superficie necessaria per la realizzazione di strade,
marciapiedi, parcheggi e spazi comuni, per la quale si è
consentito l’antico meccanismo della "monetizzazione"
(quello della colata di cemento sul lungomare nord), che prevede
soldi in cambio dell’obbligatoria cessione di aree (soldi che, come
vedremo, il Comune non incasserà mai). Ma
la cattiva pianificazione, lo sfruttamento del territorio e la
cementificazione selvaggia non sono sufficienti per spiegare perchè
a distanza di tre anni non sono ancora state realizzate le opere di
urbanizzazione secondaria (strade, marciapiedi e parcheggi) e che,
cosa ancor più grave, non siano nemmeno state adeguate allo
spropositato aumento dei residenti le opere di urbanizzazione
primaria come la rete fognaria (rimasta invariata rispetto alla
precedente configurazione) e le relative reti di adduzione di acqua
sanitaria. Risale
al 24 maggio 2007 l’approvazione da parte della Giunta Comunale
dell’appalto da 227000 euro per la realizzazione delle opere
sopracitate, "
affidate
– citiamo testualmente dal comunicato stampa del Comune di Senigallia
alle
imprese operanti nella zona, Villa Torlonia s.r.l. e .M.A.
Costruzioni s.r.l., le quali si sono appunto impegnate a realizzare
tali opere, ciascuna per la propria quota di competenza, a titolo di
scomputo degli oneri di urbanizzazione e della monetizzazione A.U.S.
(i
soldi che, appunto, il Comune avrebbe dovuto incassare)

relativa alla costruzione di alcuni edifici residenziali"

(Maurizio Magialardi). Nello
stesso comunicato si legge che per la costruzione delle
infrastrutture "è stata votata anche l’immediata
eseguibilità".

Dall’immediata
eseguibilità ad oggi, sono passati quasi undici mesi ed ancora
– come scrivono gli stessi abitanti – polvere e fango si alternano
nelle strade del borgo. Quindi, niente aree A.U.S., niente soldi
della monetizzazione di dette aree, e niente opere a scomputo:
semplicemente niente per il pubblico, tutto per i costruttori che, a
belle cifre, hanno ceduto gli appartamenti ad – a volte –
inconsapevoli compratori in buona fede. La
vicenda di Borgo Passera riguarda tutti, perchè ci mostra come
a Senigallia noi cittadini siamo in balia degli sfizi, degli egoismi
e dei profitti dei costruttori e di come l’Amministrazione Comunale
con soldi pubblici, deleghi la qualità dell’abitare a soggetti
privati. Pensiamo
che su questa vicenda l’Assessore Campanile debba a tutti i
senigalliesi – in primis a chi a Borgo Passera ci vive – delle chiare
e pubbliche spiegazioni.

E
siccome non siamo sedotti da nessuna "vocazione maggioritaria",
concediamo, come tempo di replica, all’Assessore
finto-dimissionario, più dei 9 secondi cui è stata
relegata la democrazia in Consiglio Comunale.


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