CSOAMezzaCanaja

14/03/08 DA VIA VICO A VIA MARCHE: DIRITTO ALL’ABITARE PER TUTTI!

by on Mar.14, 2008, under Comunicati e Manifestazioni

Da
Via Vico a Via Marche

DIRITTO
ALL’ABITARE PER TUTTI!

La
strada che ci ha condotti da Via Vico a Via Marche l’abbiamo
percorsa in tre settimane, quelle stabilite tra noi, la famiglia di
Djiallo, il proprietario e l’Amministrazione Comunale.Durante
il percorso è emerso anche il caso di Leye e della sua
famiglia, abitante sempre in Via Vico; stesso condominio, stesso
proprietario … stesse condizioni di sfratto.Ieri,
chiavi e casa sono state riconsegnate in cambio di altre chiavi e di
altre due case, entrambi in Via Marche. Case belle, accoglienti,
rispettose delle norme igienico/sanitarie e delle norme di sicurezza.
Case in cui i figli di entrambe le famiglie avranno la possibilità
di crescere in condizioni più che dignitose, senza che
l’umidità ne minacci la salute.

Per
quanto ci riguarda quello che si è ottenuto non è una
semplice vittoria – benché importante – ma il passaggio da
azioni di protesta essenzialmente di denuncia e di testimonianza,
all’affermazione pratica di un diritto. Il passaggio – per una
volta – da un piano simbolico ad uno squisitamente materiale, capace
d’incidere qualitativamente nella vita di due famiglie. In termini
più politici, la capacità di incidere nella realtà
e di trasformarla.Questo
è stato possibile perché Djaillo ha reso pubblico il
suo problema, dandoci la possibilità di attivare
tempestivamente le forme di lotta adeguate alla situazione.Il
picchetto è stato un atto illegale necessario a ristabilire la
legalità; il diritto all’abitare … alla casa.Il
picchetto ha imposto alle parti di trattare ed ha fornito la
possibilità all’AmministrazioneComunale
di porsi come mediatore e garante della trattativa.Abbiamo
spesso criticato anche aspramente e radicalmente, le politiche di chi
governa questa città e continueremo a farlo, ma questa volta
dobbiamo dare atto che l’Assessorato ai Servizi Sociali e
soprattutto il dirigente comunale Maurizio Mandolini, hanno avuto in
queste settimane un comportamento serio, tempestivo, efficace e
rispettoso degli impegni pubblicamente presi.

Eppure,
paradossalmente, è nella soluzione stessa che si annida il
problema. L’emergenza abitativa di Djiallo e Leye – e di altre
famiglie – è stata risolta dal comune affittando degli
appartamenti da un privato di Roma per poi al medesimo costo –
500euro – riaffittarlo alle famiglie sotto sfratto. Bene, finché
si tratta di emergenze, ma male, molto male, se l’emergenza diventa
la normalità e le politiche abitative delle soluzioni per
tamponare le continue crisi.

Ogni
azione legislativa che Regione, Provincia e Comune attuano per
sostenere chi si trova in difficoltà abitative (sostegno
economico per mutui o affitti troppo alti, edilizia popolare o
concordata, cooperative di autocostruzione, ecc) è cosa buona
e giusta – oltre che un loro dovere – in quanto oltre ad aiutare le
persone più indigenti, funge anche da calmiere per il mercato
immobiliare. Il problema però, è che per affermare in
maniera compiuta, sistematica, capillare e strutturale il diritto
all’abitare – alla casa – è necessaria una radicale
inversione di tendenza delle politiche abitative ed urbanistiche,
capace, in primis, di smettere di considerare la casa una merce alle
complete dipendenze di proprietari privati, immobiliaristi,
speculatori, costruttori e dei loro lucri.

A
Senigallia come in tutta Italia, serve un piano di edilizia pubblica
e popolare, che dia la possibilità ad ogni singola persona –
operaio, studente, precario, migrante, famiglie e coppie di fatto –
di potersi permettere un’abitazione dignitosa, senza doversi
indebitare con le banche, senza trovare un “terzo soggetto” che
medi con il proprietario per calmierare l’affitto o senza fare ore
ed ore di straordinari al lavoro, magari rischiando anche la vita. Un
piano di edilizia pubblica e popolare vuol dire affermare una volontà
tutta politica che miri a rovesciare i rapporti di forza per ora
saldamente in mano al mercato immobiliare ed ai suoi commensali.

Per
quanto ci riguarda – nel nostro piccolo – continueremo a portare
avanti le lotte contro gli sfratti e per il diritto alla casa.

CSOA
Mezza Canaja

Ambasciata
Dei Diritti Senigallia


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