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18/02/08 LA CASA NON E’ UN LUSSO! BLOCCARE GLI SFRATTI SI PUO’!

by on Feb.18, 2008, under Comunicati e Manifestazioni

LA
CASA NON E’ UN LUSSO!

Bloccare
gli sfratti si può!

Oggi,
è stato impedito uno sfratto. Oggi, una famiglia ha ancora una
casa.

Partiamo
da qui, dato semplice ed elementare, una buona notizia – cosa rara
– oltre che un importante risultato politico.

Non
è cosa di tutti i giorni, e non lo è perché
spesso ad essere sfrattati sono gli ultimi – italiani e non – e
gli ultimi non hanno voce. Oggi, è accaduto il contrario,
perché un uomo ci ha contattato ed ha avuto il coraggio di
denunciare il proprio dramma. Noi ci siamo limitati ad esserne
megafono.

Altri
sfratti potranno essere impediti se e solo se chi subisce questi
soprusi avrà il coraggio di renderli pubblici. Noi saremo di
nuovo pronti a sostenerne la voce ed a lottare a loro fianco.
Affianco di tutti, italiani e migranti, perché la casa è
un diritto e non un lusso e la guerra tra poveri sono solo un favore
fatto agli strozzini di turno.

Veniamo
ai fatti. Dyjallo, senegalese, da 20 anni in Italia con regolare
permesso di soggiorno, lavoratore (a cui la fabbrica ha lasciato in
“dono” il 46% d’invalidità) e padre di due figli, uno di
dieci mesi ed un altro in arrivo tra quattro mesi; dal marzo 2000
abitante a Senigallia, in Via Vico.

Di
fronte all’esecuzione di sfratto attesa per lunedì 18
febbraio, ha contatto l’Ambasciata dei Diritti, mettendoci al
corrente dell’ennesimo abuso attuato da un proprietario verso un
inquilino. Grazie all’aiuto determinante del sindacato “Unione
Inquilini”, ci siamo immediatamente attivati per impedire che una
famiglia si trovasse senza un tetto.

Sabato
16 febbraio con un sit-in in Via Vico abbiamo reso pubblico l’abuso
che si stava per compiere, denunciando ancora una volta la mancanza
di una politica lungimirante, organica e popolare per la casa. Una
politica che da sempre a Senigallia ha privilegiato gli interessi dei
costruttori, dei proprietari ed il business delle agenzie
immobiliari, come dalla Plage Sauvage del 2007 abbiamo più
volte avuto modo di ribadire.

In
seguito alla proposta arrivata domenica da parte dell’amministrazione
comunale di eseguire le sfratto e contemporaneamente far ospitare la
famiglia in un residance, abbiamo deciso di effettuare un picchetto
antisfratto. Di comune accordo con la famiglia sotto sfratto e con
l’Unione Inquini, abbiamo rifiutato la proposta in quanto pensiamo
che le lacune delle politiche pubbliche non possono essere risolte
con soluzioni pietiste, che né affermano diritti e né
risolvono problemi. Ancora meno ci sembra accettabile che le falle
del sistema pubblico vadano ad arricchire i proprietari alberghieri.

Lunedì
18 febbraio, dopo quasi tre ore picchetto in cui è stato
impedito all’Ufficiale Giudiziario di compiere lo sgombero, siamo
riusciti ad ottenere la sospensione dello sfratto, e tre settimane di
tempo entro cui l’Assessorato ai Servizi Sociali si è
impegnato a trovare un alloggio che sia dignitoso per una famiglia.

Quella
d’oggi è stata una piccola/grande vittoria politica, non
solo per Dyjallo e la sua famiglia o per noi, ma per tutta
Senigallia; per tutti coloro che sono sotto sfratto, coloro che sono
inseriti dentro interminabili liste d’attesa o che una casa non ce
l’hanno … e perché la lotta paga!

Ci
chiediamo quanti sfratti sono avvenuti ed avverranno nel silenzio
generale senza che nessuno se n’accorga o che alzi la voce per
impedirlo, perché senza il coraggio di rendere pubblica
l’ingiustizia che si subisce non è possibile venirne a
conoscenza, e quindi attivare le necessarie forme di lotta e di
solidarietà.

Per
questo attiviamo un numero antisfratto a cui tutti –
italiani e migranti – possono rivolgersi: 340/7137543


CSOA
Mezza Canaja – Ambasciata dei Diritti


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