26/12/07 MOSTRA FOTOGRAFICA “VUELVO AL SUR _ VOLTI DAL LATINO AMERICA” DI CHIARA CHIOSTERGI + APERITIVO
by csamezzacanaja on Dec.15, 2007, under Serate e Dibattiti

26/12/07 CENA SOCIALE : AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
by csamezzacanaja on Dec.15, 2007, under Serate e Dibattiti
PER PRENOTAZIONI TEL 333 1295984 ENTRO IL 23 DICEMBRE
22/12/07 DA ROMA : VILLA ADA SOUND
by csamezzacanaja on Dec.15, 2007, under Feste

20/12/07 PRESENTAZIONE LIBRO: MAMADOU VA A MORIRE AMBASCIATA DEI DIRITTI
by csamezzacanaja on Dec.15, 2007, under Ambasciata dei diritti
GIOVEDI
20 DICEMBRE
ALLE
ORE 21:30
presenta il libro:
MAMADOU
VA A MORIRE
La
strage dei clandestini nel Mediterraneo
di e con Gabriele Del Grande
Un
viaggio affascinante sulle rotte dell’immigrazione, attraverso le
storie di chi ce l’ha fatta e di chi purtroppo è perito, per
un sogno chiamato Europa
Dopo
un fine settimana caratterizzato da sette sbarchi nella sola isola di
Lampedusa e dall’arrivo di oltre 400
migranti clandestini, si
ripropone con forza all’opinione pubblica e alla stampa nazionali
la questione dei
disperati in fuga dai loro Paesi
alla ricerca di un futuro migliore.
Infinito
edizioni propone questo incredibile reportage, scritto seguendo, per
più di 18.000
chilometri,
le rotte dei migranti clandestini.
Mamadou
va a morire racconta le vittime dell’immigrazione clandestina,
l’invasione che non c’è e i nuovi gendarmi di un cimitero
chiamato Mediterraneo.
Dal
1988 almeno 10.000 giovani sono morti tentando di espugnare la
fortezza Europa. Vittime dei naufragi, ma anche del Sahara, degli
incidenti di tir carichi di uomini, delle nevi sui valichi, dei campi
minati e degli spari della polizia.
Mamadou
va a morire è il racconto coraggioso di un giovane
giornalista che ha seguito per tre mesi le rotte dei suoi coetanei
lungo tutto il Mediterraneo, dalla Turchia al Maghreb e fino al
Senegal, nello sforzo di custodire i nomi e la memoria di una
generazione vittima di una mappa. Il suo è anche un grido
d’allarme su una tragedia negata, che chiama in causa l’Europa, i
governi africani e le società civili delle due sponde del Mare
di Mezzo.
"Dimenticare,
rimuovere, rassegnarsi alla normalità delle tragedie
dell’immigrazione descritte in questo libro, sarebbe come lasciare
morire ancora una volta le persone vittime dell’immigrazione
irregolare. Ancora peggio sarebbe ritenere, come pure qualcuno sembra
fare, che queste tragiche storie possano avere un effetto pedagogico
sui “candidati” all’emigrazione clandestina"
(dall’introduzione di Fulvio Vassallo Paleologo)
15/12/07 UNITI DIETRO LO STRISCIONE DEL NO DAL MOLIN : PARTENZA DA SENIGALLIA
by csamezzacanaja on Dec.11, 2007, under Comunicati e Manifestazioni
SI ORGANIZZA LA PARTENZA DA SENIGALLIA IN AUTOBUS
ORE 08:30 NEL PARCHEGGIO DEL CITYPER
PER INFO E PRENOTAZIONI :
333 1295984 mezzacanaja@yahoo.it
08/12/07 HOTTA FAYA SOUND PRESENT: LION D LS WADADA SOUND
by csamezzacanaja on Nov.28, 2007, under Feste

24/11/07 MAD KID LS ALWAYS LOVING JAH LS RUDE MASSIVE
by csamezzacanaja on Nov.19, 2007, under Feste

1-2/12/07 CORSO DI GIOCOLERIA DI GRUPPO – CIRCO CANAJA
by csamezzacanaja on Nov.19, 2007, under Cirko Canaja
CIRKO CANAJA
PALESTRA POPOLARE
CORSO
DI GIOCOLERIA DI GRUPPO
SABATO 1 DICEMBRE DALLE ORE 15
DOMENICA 2 DICEMBRE
DALLE ORE 16
Quota di partecipazione offerta
libera per autofinanziamento della palestra
Info e iscrizioni: 334 1446506
(Diego) mezzacanaja@yahoo.it
PROSSIMAMENTE: CORSO DI TRAMPOLI
15/11/07 PROIEZIONE DOCUMENTARIO “OP : L’ORDINE PUBBLICO DURANTE IL G8”
by csamezzacanaja on Nov.14, 2007, under Serate e Dibattiti
Comments Off on 15/11/07 PROIEZIONE DOCUMENTARIO “OP : L’ORDINE PUBBLICO DURANTE IL G8” more...17/11/07 DA SENIGALLIA VERSO IL CORTEO DEL 17 NOVEMBRE : TORNARE A GENOVA
by csamezzacanaja on Nov.12, 2007, under Comunicati e Manifestazioni
Le Comunità Resistenti organizzano la partecipazione dalle Marche in autobus.
Info e prenotazioni: tel 333/1295984 – mail mezzacanaja@yahoo.it
Da Senigallia verso il corteo del 17 novembre
Proiezione del documentario "OP: L’ordine pubblico durante il G8".
Ci
rivolgiamo a tutti quelli che oggi lottano contro le guerre e la
precarietà, contro la devastazione del territorio e dei beni comuni.
A
chi si batte nell’università , sui posti di lavoro e nei quartieri
contro lo sfruttamento. A chi combatte l’aberrazione dei centri di
detenzione per migranti. A chi non ha mai rinunciato a sognare un mondo
diverso.
I PM Canepa e Canciani hanno richiesto 224 anni di carcere
per i 25 manifestanti la cui unica colpa è quella di essere stati a
Genova a contestare il G8 in quei giorni. Questa richiesta getta la
maschera su che tipo di giustizia si vorrebbe imporre. Quella che
assolve sempre il potere per i suoi crimini, e colpisce con la
violenza, con l’omicidio come nel caso di Carlo Giuliani, con il
carcere chi osa disobbedire e ribellarsi.
Questa
vergognosa richiesta è semplicemente inaccettabile. L’obiettivo vero di
questo processo è riscrivere la storia, stravolgendola, perché essa
mette in difficoltà il potere.
Ci parla, la nostra storia, di coraggio nello sfidare tutti insieme i potenti del G8 che decidono guerre e massacri.
Ci
parla di disobbedienza alle leggi ingiuste, ai divieti ad esprimere il
dissenso, come quando Genova fu trasformata in una enorme zona
militarizzata e sottratta alla democrazia.
Ci parla, la storia che
questi PM vorrebbero seppellire con due secoli di carcere a chi
manifestava, delle torture a Bolzaneto, delle cariche e dei pestaggi
nelle strade, del massacro della Diaz compiti dalle forze dell’ordine.
Dell’unico
capo della polizia, che comandava tutte le operazioni di Genova, mai
promosso nella storia di questo paese, direttamente a membro di
governo.
Ci rivolgiamo a tutti perché il vero obiettivo di
questo processo è quello di colpire i movimenti di oggi e quelli di
domani. La vendetta di stato che rischia di abbattersi sui 25 imputati,
è anche il tentativo di chiudere definitivamente in questo paese lo
spazio del dissenso e della democrazia diretta che si contrappone
spesso a quella fasulla di palazzo.
Noi, primi firmatari dell’appello "Noi, quelli di via Tolemaide", (in allegato) proponiamo a tutti, di tornare a Genova il prossimo 17 novembre, per ribadire insieme che la verità non si cancella, né con la violenza, né con il carcere.
Per
gridare insieme che vogliamo la libertà di coloro che stanno pagando
per una colpa che tutti abbiamo, quella di esserci ribellati
all’ingiustizia. Chiediamo a tutti di mobilitarsi, di riempire quelle
strade che il potere teme così tanto da ricorrere al terrore per
tentare di tenerle vuote e mute. Chiediamo anche a quelli che allora
non c’erano di venire, perché il futuro è ciò che ci costruiamo ora.
A
chi era a Genova e ora siedein cariche istituzionali o di partito,
chiediamo di farsi garante pubblicamente perché siano garantiti i treni
per chi vuole manifestare, e le stazioni non siano militarizzate come
accade sempre più spesso. Invitiamo tutti alla grande manifestazione
che ribadirà che disobbedire è giusto di fronte ad un mondo come
questo, che il diritto a resistere esercitato a Genova è stato
sacrosanto e naturale, che tutti gli imputati devono essere liberati
dalla spada di damocle dei processi politici condotti contro i
movimenti.