24/05/08 FESTA PUNK HC
by csamezzacanaja on May.20, 2008, under Feste

22/05/08 PROIEZIONE: CAMICIE VERDI – BRUCIARE IL TRICOLORE DI CLAUDIO LAZZARO
by csamezzacanaja on May.15, 2008, under Serate e Dibattiti

10/05/08 VERONA > SENIGALLIA: FOTO E PAROLE DAL SIT-IN
by csamezzacanaja on May.14, 2008, under Comunicati e Manifestazioni
10 maggio abbiamo fatto un sit-in nella piazza centrale della nostra
città – Piazza Roma – per denunciare la barbarie avvenuta a Verona.


non era un migrante, non era meridionale, non era comunista, non era
un’attivista dei centri sociali. Nicola era una persona normale, figlio
di operai con un lavoro normale. Eppure un gruppo di naziskin lo ha
ritenuto insopportabilmente diverso. Nicola aveva il codino e questo è
bastato per ammazzarlo nella maniera più crudele e vigliacca possibile.
che è accaduto a Verona smentisce radicalmente che gli episodi di
intolleranza sono indirizzati solo ed esclusivamente verso alcuni
gruppi ben identificati. A Verona è stata colpita una persona normale e
proprio per questo, può (ri)capitare a tutti.
la concezione nazi-fascista la violenza e l’omicidio non sono delle
degenerazioni del pensiero né dei mezzi estremi per raggiungere dei
fini. Violenza e omicidio sono parte integrante, fondante e intrinseca
del pensiero nazi-fascista, sono mezzo e fine, con una peculiarità
però, violenza e omicidio sono sempre e solo indirizzati verso chi è
ritenuto debole e in qualche modo ”diverso”.
paradossalmente, la responsabilità di questi “non-uomini” è quella
minore, sono sempre e spesso a loro insaputa, “utili idioti” per il
tornaconto di qualcun altro.
sono i politici e i partiti di destra e di sinistra che hanno sdoganato
i neofascisti, equiparando chi ha difeso l’Italia e la libertà – i
partigiani – con chi ha venduto la patria ai tedeschi e massacrato i
propri connazionali, i repubblichini.
sono tutti coloro che in questi anni hanno inteso la democrazia come la
“casa delle libertà”. Non è vero e non lo è mai stato che tutti possono
esprimersi. La libertà, la parola, l’azione, non possono essere
concesse a chi le utilizza con il fine di negarle a tutti gli altri.
tempo e spazio per organizzarsi e crescere.
sono tutti coloro per i quali la sicurezza non serve per garantire
tutti, ma per escludere alcuni. Sicurezza come difesa dal diverso poi
se si muore al lavoro, se si è picchiati o stuprati in famiglia, se si
è disoccupati, se si hanno bassi salari e non si riesce a pagare un
affitto, chi se ne frega!!!
sono tutti coloro che hanno costruito il proprio successo economico,
sociale e politico sulla pelle degli altri, per poi accomodarsi nei
salotti televisivi. Abbandonando i giovani – ma non solo –
all’ignoranza ed al degrado culturale.
ci stringiamo intorno alla famiglia ed agli amici di Nicola. Oggi siamo
qui per affermare che razzismo, xenofobia, omofobia e fascismo non
hanno cittadinanza nei nostri territori.
La questione antifascista:
http://www.globalproject.info/print-15993.html
http://planbbureau.splinder.com/post/17083261
OPEN THE GARDEN OPEN YOUR MIND
by csamezzacanaja on May.14, 2008, under Feste

02/05/08 CARO AFFITTI, CARO VITA, SALARI BASSI, SFRATTI : FUORI DA CASA NOSTRA!
by csamezzacanaja on May.06, 2008, under Comunicati e Manifestazioni
Caro-affitti,
caro-vita, salari bassi, sfratti:
FUORI
DA CASA NOSTRA!
Quella
di Tamara è una storia normale fatta di spese per il divorzio,
spese per la caldaia, un lavoro con contratto a tempo indeterminato,
un affitto da pagare e due figlie minorenni da far crescere. Una
storia comune che però nell’Italia del 2008 diventa una
storia complicata. Basta, infatti, che le ore di lavoro da sette
diventino cinque, per entrare in una seria crisi economica, fino a
rischiarci la casa. Se
poi a tutto ciò aggiungiamo i tortuosi sentieri della
burocrazia e la ruvidità umana, sociale e politica di alcune
persone che la rappresentano, il quadro è completo. Una
storia comune, dunque, e non una storia italiana, perché la
condizione di Tamara è simile a quella di molti italiani come
a quella di molti migranti. La storia di chi ogni giorno si scontra
con affitti troppo alti e salari bassi, incapaci di garantire un
reale potere d’acquisto, d’accedere ai consumi, anche quelli più
elementari. Una storia che è paradigmatica della condizione di
immiserimento che ha colpito i cittadini di questo paese e che
rischia di generalizzarsi vista l’annunciata crisi economica, la
più dura del dopoguerra. Quella
di Tamara, però, è anche una storia di dignità e
di coraggio. Dignità
e coraggio nel denunciare pubblicamente le difficoltà
economiche in cui versa. Dignità
e coraggio nell’individuare la controparte in chi affitta case a
prezzi esorbitanti e nelle lacune dei servizi sociali, invece, di
prendersela con chi sta peggio, migrante o italiano che sia. Dignità
e coraggio nel aver scelto di lottare pubblicamente per un suo
diritto, senza cercare facili e comode scorciatoie nelle soluzioni
“all’italiana”, fatte di telefonate private e conoscenze nei
posti giusti, che non fanno altro che rendere sempre più
“clientelare” il rapporto tra le istituzioni ed i cittadini.
Venerdì
2 maggio, abbiamo fatto un sit-in/conferenza stampa a casa di Tamara
in cui abbiamo avanzato quattro semplici richieste: 1) Essere
informati sullo stato reale delle pratiche inerenti al contributo
affitti ed allo sgravio delle spese. 2) Se un affitto a canone
concordato di 479euro mensili è plausibile per un appartamento
di 43mq. 3) Se l’abitazione corrisponda realmente al modello
abitativo A2/A7 (tipo civile/villette, quello con l’affitto più
caro in quanto generalmente attribuibile ai centri storici). 4)
L’intervento immediato dell’Assessorato ai Servizi Sociali come
mediatore e garante tra l’inquilino ed il proprietario e nel caso
in cui quest’ultimo voglia comunque formalizzare lo sfratto,
l’attivazione di un percorso che conduca all’individuazione di
un’altra casa per Tamara e le sue figlie.

Lunedì
5 maggio, con Tamara, abbiamo incontrato l’Assessore Volpini ed il
Dirigente Comunale Mandolini. L’incontro ha avuto, per ora, una
conclusione parzialmente positiva in quanto la famigerata pratica per
il contributo affitti non è stata persa (evidentemente era
stata una leggerezza verbale di chi aveva parlato con Tamara,
leggerezza molto grave in quanto mina la credibilità di
un’istituzione fatta per erogare servizi), anzi, ha tutte le carte
in regola per essere accettata così come lo sgravio per le
spese. Vista l’emergenza della situazione il Comune ha deciso di
anticipare i soldi del contributo per l’affitto in modo da
scongiurare l’attivazione del procedimento di sfratto.
Contemporaneamente,
si procederà ad una verifica sulla correttezza del contratto
sia in merito all’affitto – a canone concordato! – estremamente
oneroso per le dimensioni dell’appartamento, sia sulla scelta della
tipologia del modello abitativo. Parzialmente
positiva, appunto, perché restano comunque delle incognite che
negato alla radice i titoli tranquillizzanti e vittoriosi che oggi
occupano i quotidiani. Il
contributo del Comune ammonta a 1200euro, utile solo ed
esclusivamente a risolvere i tre mesi di morosità, ma da
maggio chi pagherà l’affitto? Si rischia di riitornare al
punto di partenza.
Per
quanto ci riguarda continueremo a monitorare quotidianamente
l’evolversi della vicenda, in modo che una volta calati i
riflettori, nessuno possa sentirsi libero di affermare ad una madre
con due figlie minorenni a carico: “Rimboccati
le maniche e trovati un secondo lavoro”.
Una frase del genere se fosse pronunciata, sarebbe la negazione di
ogni forma di stato e servizio sociale. Per
quanto ci riguarda saremo sempre al fianco di Tamara per portare
avanti una battaglia pubblica sul diritto alla casa, scegliendone
insieme le forme, senza escludere un salto qualitativo nelle pratiche
di lotta nel momento in cui, comunemente, lo dovessimo ritenere
necessario ed efficace.
CSOA
Mezza Canaja
Per conoscere o approfondire la cronaca degli eventi consigliamo i seguenti link:
Piaga di Velluto
http://lapiagadivelluto.splinder.com/post/16963010/Tutti+a+casa+di+Tamara%0A%0AIl+Mez
Quillyland:
http://quilly.splinder.com/post/16961999#more-16961999
Caro avvocato, stai a parlà de tutto e de niente!
Effettivamente c’eravamo preoccupati, come mai un puffo vanitoso come il nostro principe del foro ancora non era intervenuto?!
Pensavamo
fosse impegnato a spiegare l’urbanistica a Cervellati, oppure a
festeggiare la vittoria elettorale nel suo Circolo della libertà e
contemporaneamente a piangere la sonora sconfitta per la moratoria
contro l’aborto. Lo immaginavamo fare un’arringa contro l’istallazione
dell’antenna telefonica, incatenato a Palazzo Gherardi o a verificare
le attrezzature in dotazione alla Polizia Municipale. Speravamo che
svolgesse la sua seria e meticolosa attività di ragioniere del Mezza
Canaja o che magari avesse la febbre!
Ora
ci sentiamo più tranquilli, però non possiamo nascondere la delusione
per l’assoluta inopportunità del suo intervento sia perché ha reso
pubblica la vita privata di una persona, fino a raccontarne le anomalie
cromatiche delle mattonelle del bagno, ma anche perché esula
completamente dal problema politico che abbiamo posto.
Forse il frontman
della destra senigalliese non si è accorto che abbiamo parlato di
diritto alla casa e non di diritto alla caldaia. Che la seconda parte
del nostro comunicato afferma chiaramente che la situazione di Tamara
non era affatto felicemente conclusa.
Soprattutto
se fosse meno egocentrico avrebbe notato che né lui né il proprietario
della casa non sono mai stati nominati, tanto meno attaccati. Manie di
protagonismo o coda di paglia? Mah!
Certo,
abbiamo posto la questione tutta morale e politica se un appartamento
così piccolo potesse avere un affitto a canone concordato così alto. Ci
sembra una domanda legittima ed anche quando ci sarà data la conferma –
attualmente al vaglio dei sindacati degli inquilini – che il rapporto
tra la metratura quadrata e l’affitto è corretto, continueremo a
pensare che sia comunque un’ingiustizia, anche se legalizzata.
In
ogni caso, ci sembra doveroso rispondere a quanto scritto dall’avv.
Paradisi, soprattutto per evitare la sovrapposizione di problemi tra di
loro non collegati e sui quali non siamo mai entrati. Proprio per il
fatto di non aver mai lamentato chissà quale comportamento da parte del
proprietario, né denunciato alcun atteggiamento improprio di
quest’ultimo, ci domandiamo chi sia continuamente alla ricerca dei
riflettori e della sterile polemica ai confini tra la banalità e la
verità preconfezionata.
Non
ci siamo mai interessati delle vicende interne tra la signora Tamara
Gregoretti e il proprietario non concernenti lo sfratto. Questo per il
semplice motivo che l’azione politica da noi promossa riguarda una
tematica sociale precisa, quella della casa, che lungi dall’essere
affrontata con spirito di pietà e animo caritatevole, esula dagli altri
normali e comprensibili contrasti conseguenti alla stipulazione di un
contratto, accertabili nelle apposite sedi legali.
Lo
sfratto al contrario, entra prorompente all’interno delle dinamiche
pubbliche e conflittuali di una comunità e nelle susseguenti
riflessioni, le quali, questo è il punto, sorgono dalla comprensione di
una realtà sociale che vede sempre più poveri, italiani ed
extracomunitari, stritolati dai salari più bassi d’Europa, da affitti
spropositati, opportunità di lavoro unicamente ricondotte nell’ambito
dei contratti a termine.
Non
possiamo lamentare ogni giorno le quotidiane ingiustizie e sofferenze
che si consumano nelle città, le immagini dei nostri anziani rovistare
alla sera nei vicoli dei mercati rionali, le giovani coppie
impossibilitate a progettare un futuro, gli operai cadere nei posti di
lavoro e poi avere sempre un buon motivo per lasciar perdere e
criticare chi con coraggio (Tamara e non il Mezza Canaja) ha reso
pubblica la sua condizione, aprendo uno spiraglio a tanti altri nelle
medesime condizioni.
L’intera
storia delle conquiste sociali, politiche e civili sono state
accompagnate dallo spettro/minaccia di catastrofiche conseguenze.
Non
sarà certo la resistenza agli sfratti a bloccare un mercato come quello
immobiliare e degli affitti, ma piuttosto permetterà una più compiuta
giustizia sociale, riconoscendo le responsabilità profonde delle
istituzioni e della politica, lontane ai problemi della gente comune e
indifferenti alla necessità di riforme profonde.
Senigallia
è una città ad alta tensione abitativa, non si possono non considerare
le responsabilità delle varie giunte che si sono alternate, la mancanza
d’interventi mirati al riutilizzo del patrimonio di case sfitte,
l’insufficiente edilizia popolare.
In
questo contesto organizzarsi contro gli sfratti per trovare soluzioni
che impediscano a famiglie di lavoratori di finire per strada, chiedere
più case popolari e canone sociale, monitorare l’andamento degli
affitti, senza dubbio provocherà disagi ma allo stesso tempo, senza
dubbio, per alcuni vorrà dire vita.
Infine,
per onor di cronaca, Tamara ha fatto il bonifico in banca, entro
venerdì la transazione sarà conclusa e l’affitto sarà pagato. La
pazienza è la virtù dei santi … e non di chi ambisce a candidarsi
sindaco.
CSOA Mezza Canaja
TE LO FACCIO VEDERE IO : RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
by csamezzacanaja on May.05, 2008, under Serate e Dibattiti

03/05/08 ONE LOVE HI POWA + HOTTA FAYA + POLLEGGIO SOUND
by csamezzacanaja on May.03, 2008, under Feste
02/05/08 PRESENTAZIONE DELL’INCHIESTA FIOM: GLI OPERAI IN ITALIA CON ELIANA COMO
by csamezzacanaja on Apr.28, 2008, under Serate e Dibattiti
SCARICA
L’INCHIESTA:
http://www.fiom.cgil.it/inchiesta/sintesi_stampa.pdf
http://www.fiom.cgil.it/inchiesta/libro_sintesi.pdf
23/04/08 CIVITANOVA MARCHE : SOTTO SEQUESTRO L’EX LICEO OCCUPATO
by csamezzacanaja on Apr.23, 2008, under Comunicati e Manifestazioni
CIVITANOVA MARCHE
: GRAVISSIMO IL SEQUESTRO DELL’EX LICEO OCCUPATO
Questa
mattina, su indicazione della magistratura maceratese, sono stati
posti sotto sequestro
giudiziario
i locali dell’ex-liceo scientifico, occupato
da quasi due mesi. Un’iniziativa
gravissima e senza precedenti, assunta nel momento in cui era stato
raggiunto l’accordo con l’amministrazione provinciale per
l’assegnazione degli spazi agli occupanti.
La rete delle
Comunità Resistenti lancia una prima giornata di
mobilitazione per giovedì 1° maggio.
20/04/08 PRANZO SOCIALE 4 ANNI MEZZA CANAJA + MOSTRA FOTOGRAFICA “I COLORI DELLA RESISTENZA”
by csamezzacanaja on Apr.19, 2008, under Serate e Dibattiti
